1) ɪʟ ʀɪsᴠᴇɢʟɪᴏ

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7/11

Buio.
E poi luce.
Questo vedeva Minghao.

Voci, grida, pianti.
E silenzi disperati.
Questo è quello che riusciva a sentire Xu Minghao.

Cosa potrà mai essere successo al ragazzo cinese proprio al giorno del suo compleanno?

Cosa mai potrebbe essere successo al ventunesimo compleanno di un uomo impegnatosi tanto per portare i propri sogni nella realtà?

Leggere per scoprire.

• 

7.12

-Bip Bip Bip- uno strano rumore sveglió Minghao.

'Una sveglia? No no' si disse.

La sveglia era molto più rumorosa e fastidiosa.

Non gli restò che aprire gli occhi per scoprirlo.

Aprendo i suoi grandi occhioni scuri, il bianco lo avvolse da tutti i lati.

'Bianco?' si chiedeva lui confuso.

'Il soffitto è bianco e...- continuò i suoi pensieri girando il capo verso le sue braccia -una flebo? Sono in un ospedale?'

Scavò nella sua mente per cercare un nome da chiamare, un ricordo a cui aggrapparsi, ma non ne aveva.

Se non un nome.

'Chi è Wen Junhui? E perché ricordo solo il suo nome?'

Il suo petto si appesantì.

Non si ricordava niente.

Il suo cervello si stava sforzando nel ricordare nomi, persone o luoghi che Minghao non si accorse neanche dell'arrivo dei dottori chiamati dall'accelerazione dei battiti cardiaci.

"Xu! Xu Minghao!"

Confuso da quei richiami, parole casuali lasciarono le sue labbra secche e disidratate.

"Chi è Wen Junhui?"

I dottori si fermarono, chi a metà della stanza, chi vicino al letto del ragazzo, perché rimasti increduli di quella domanda.

Nell'ospedale Junhui era in un certo senso "famoso".

Tutti lo conoscevano, come tutti conoscevano Minghao.

Una donna spalancó la porta con tale forza e disperazione che fece sobbalzare i medici.

"Minghao! Minghao figliolo mio!"

Scoppiando in lacrime la donna si avvicinó maldestramente al lettino dove giaceva la sua prole.

'Mi ha chiamato figliolo? Sono suo figlio?' nella testa di Minghao continue domande si susseguirono senza però riuscire ad uscire dalla gola secca.

Aveva paura di deludere la donna che diceva essere sua madre.

Ma quando l'ultima gli prese la mano chiedendo se ricordasse il suo volto o il suo nome, Minghao scosse la testa negativamente.

La donna strinse gli occhi arrossati.

"Minghao, che cosa ti ricordi?"

Il nominato esitò un attimo nel rispondere.

Che cosa si ricordava?

Niente, se non questo strano nome, Wen Junhui.

'Junhui, Wen Junhui...ma chi è?'

"I-io ricordo solo un nome...Wen Junhui. Sapete chi sia?"

La donna la guardò affranta.

Wen Junhui.

La donna se lo ricordava.

Lo ricordava troppo bene.

Eppure nascose quel suo volto malinconico.

"Minghao, non lo conosco ma, tu conosci me? Io sono tua madre!" continuò speranzosa.

Osservandone bene il volto, poté ammettere finalmente a se stesso che quella donna l'aveva già vista.

E pensando a lei, i ricordi assieme diventarono sempre meno sbiaditi.

"Mamma? Io-io ti ricordo..."

"Che cosa ti ricordi bimbo mio, che cosa?"

La donna era emozionata.

Emozionata che il figlio la riconoscesse.

"Solo il tuo volto..."

Minghao sembrava deluso dalla sua stessa risposta.

Senza esitare lo avvolse in un caldo abbraccio che il figlio non ricambió, restando immobile, immerso in una sensazione di disagio.

Ma due domande gli passarono per la mente in quell'esatto momento.

Come c'era finito in quell'ospedale?

E...chi era Wen Junhui?

Spazio Autrice:

Che dire, spero vi piaccia!

Anche se questo capitolo non sarà molto chiaro, l'ho dovuto scrivere per dare un'idea della situazione di Minghao.

Ma già dal capitolo quattro si capirà molto di più.

Quindi addio.

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