II

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Apre lentamente gli occhi, le tempie pulsano e sente dolore ovunque. Il suo corpo è intorpidito e si stiracchia leggermente. Si mette seduta sul letto su cui era sdraiata e si guarda attorno intontita. Si trova in un camper.

Il letto dove siede è in fondo al veicolo e alla sua sinistra ce n'è un altro delle stesse dimensioni, sono separati da uno spazio che si prolunga in un corto e stretto corridoio.

Si alza e per un attimo ha un capogiro, chiude gli occhi resistendo all'impulso di rigettare quel poco che aveva mangiato qualche tempo prima.

Sulla sua sinistra è presente una porta che conduce ad un piccolo bagno, ci sono poi due divanetti neri separati da un tavolino di plastica. Sulla destra c'è una piccola cucina con tanto di mini frigo, di fianco sono presenti cassetti e un paio di mensole su cui sono appoggiati numerosi libri, qualche pacchetto di munizioni, delle torce e altri oggetti.

Si avvicina alla cucina e sposta leggermente la tenda grigia che copre il finestrino per vedere dove si trova.

È ancora nel bosco, in una piazzetta priva di alberi.

Davanti al fianco destro del camper sono state montate due tende grigie, sporche, separate da un piccolo falò acceso e più avanti vede un sentiero che porta ad un ponticello che attraversa un ruscello.

Alicia rimane ad osservare per un pò per assicurarsi che non ci siano vaganti nei dintorni.

Ad un certo punto, dalla sua destra spunta una ragazza dai capelli mori, questa si avvicina al falò e si china su di esso alimentandolo con alcuni legnetti che teneva fra le braccia. Indossa una felpa viola, larga e dei jeans neri, ha un cinturino legato al polpaccio destro, a questo è agganciata la fodera di un pugnale.

Alicia è indecisa sul da farsi, in fondo, non conosce le intenzioni dell'altra, senza contare che molto probabilmente non è da sola data la presenza delle due tende.

La sconosciuta potrebbe avere cattive intenzioni ma si ricorda che è stata salvata da una morte lenta e dolorosa, cosa potrebbe esserci di peggio?

Fa un respiro profondo e decide di andare a parlare con l'altra.

Apre la porta del camper ed esce, non sa cosa dire per attirare l'attenzione della mora, girata di spalle.

Vede poi una ragazza bionda con un sacco pieno di legna tra le mani spuntare da dietro un albero.

Questa, ha una giacca di pelle da motociclista, la tiene aperta lasciando visibile un'aderente canotta bianca. Indossa dei jeans neri, strappati, sulle mani ha dei guanti neri e ha due pistole agganciate alla cintura, una a destra e una a sinistra.

Alza lo sguardo dal sacco che tiene fra le mani e la vede.
La ragazza ha un paio di occhi azzurri che sembrano quasi splendere sotto la poca luce lunare che filtra dai rami dei tanti alberi presenti.

Alicia resta allerta, facendo attenzione ad ogni movimento della sconosciuta.
L'altra sogghigna divertita dall'espressione dura della castana e si avvicina all'amica.

"Ah sei arrivata, pensavo ti fossi persa" le dice la mora ancora accovacciata.

"Si beh, ho fatto un giro" lascia il sacco a terra e punta gli occhi su Alicia, sembra quasi scrutarla nel profondo dell'anima, la sta analizzando.

Poi azzurro e verde si incontrano ed entrambe sentono una sensazione strana allo stomaco, un turbine di emozioni le invade.

Per ognuna, gli occhi dell'altra sono così dannatamente familiari, ma a nessuna delle due viene in mente un loro possibile incontro passato.

Si chiedono se si fossero già viste, anche solo di sfuggita, per strada, in qualche locale.. Ma niente.
Eppure quella sensazione non sembra dar pace a nessuna delle due, qualcosa sfugge ad entrambe, e più si fissano, più aumentano i dubbi.

Alicia distoglie lo sguardo, confusa.
La bionda decide di lasciar perdere e sfodera un sorrisetto divertito.

"Certo che dormi tanto" alle sue parole, la ragazza di cui Alicia non conosce ancora il volto si gira, notando finalmente la sua presenza.

"Oh ti sei svegliata!" La sconosciuta ha gli occhi di un grigio particolare e i capelli neri, mossi, le arrivano appena sotto le spalle. Le sorride e si avvicina a lei tendendole una mano.

"Lucy Price" la castana la stringe riluttante, dopo tutto ciò che ha passato, ha imparato a non fidarsi.

"Alicia Clark" guarda verso la bionda aspettandosi una stretta di mano anche da parte sua, ma nota che quella si era messa ad aggiungere altra legna al fuoco disinteressandosi completamente di lei.

La ignora e si volta verso Lucy.

"Cos'è successo?" Chiede impaziente, l'ultima cosa che si ricorda è che stava scappando con Victor e le altre.

"A quanto ho capito sei inciampata mentre scappavi dai vaganti e hai sbattuto la testa da qualche parte, perdendo conoscenza" la informa la ragazza di fronte a lei, con le braccia incrociate.

"Ero con.. delle persone" Alicia deglutisce chiedendosi dove saranno finiti. Sono ancora vivi? La stanno cercando? Non ha intenzione di perdere anche loro.

Lucy sospira e con una mano indica la bionda dietro di lei.

"È stata lei a salvarti, io non c'ero" dice con un'alzata di spalle. Alicia le lancia un'occhiata indecisa, e la mora le sorride intuendo la sua preoccupazione.

La bionda non è mai stata una ragazza socievole e difficilmente si sforzava ad iniziare una conversazione amichevole con qualcuno, non avrebbe certo iniziato a farlo durante un'apocalisse zombie.

"Tranquilla, non morde" Lucy ridacchia prima di sparire all'interno del camper.

A quel punto, Alicia si avvicina alla ragazza di cui ancora non conosce il nome, questa è ora seduta a terra davanti al piccolo faló.

Le si siede accanto, i loro sguardi non si incontrano, sono entrambe concentrate ad osservare le fiamme danzanti.

"Grazie per avermi salvata" le dice discreta.

"Non potevo certo lasciarti li" il tono è freddo e disinteressato, sarcastico, Alicia la insulta mentalmente e alza gli occhi al cielo. Decide di non fare commenti riguardo alla maleducazione dell'altra e inspira profondamente.

"Ero con delle persone"

"Non li ho visti" la sconosciuta gira il capo verso di lei, sospettosa.

"Quando sono arrivata c'eri solo tu, eri a terra svenuta" fa una pausa e posa gli occhi su quelli di Alicia.

Sorride. "Stavi per essere mangiata".

Ad Alicia vengono i brividi, si perde per un momento in quelle iridi azzurre per poi distogliere lo sguardo, scuotendo la testa.

"Devo trovarli, riportami lì" azzarda sperando che non volessero tenerla come ostaggio in cambio di risorse.

"Cosa ti fa credere che lo faró?" la sfida l'altra con lo sguardo, divertita dalla presunzione di quella ragazzina che, dopo essere stata salvata, si era pure permessa impartire ordini.

Alicia la guarda male, mentre la paura di non poter più rivedere la madre e gli altri, cresceva sempre di più. Paura che l'altra era riuscita a scorgere con facilità.

Dato il silenzio della castana, la sconosciuta non riesce a trattenersi dal ridacchiare tra sè e sè.

"È buio, ti ci accompagno domattina, intanto riposati" il suo tono distaccato ma allo stesso tempo divertito, attira l'attenzione di Alicia che intanto si era voltata di nuovo verso di lei, guardandola incuriosita.

"Come ti chiami?" La bionda rimane in silenzio per qualche secondo, per poi lanciarle uno sguardo arrogante.

"Elyza, Elyza Lex".


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Reunited [Lexark] [Sospesa] Where stories live. Discover now