•Old Generation• ~H.S.~

Third Chapter.

Monday, 07:05am
Mi svegliai ancora assonnata, l'idea di svegliarmi cosi presto non mi rallegrava per niente la giornata, mi sentivo così stanca dovevo ammettere però che ero davvero agitata; Primo lavoro in una famiglia che probabilmente non ama la mia compagnia, sospirai andando in bagno e spogliandomi mentre entro dentro la doccia.
Mezz'ora dopo mi ritrovavo nel grande edificio, all'interno si sentiva la classica musica un po' lenta...
"Uhm...buongiorno" chiesi sperando che qualcuno potesse venire da me, ma notai il signor Styles avvicinarsi verso di me
"Buongiorno Magdalene, siete arrivata in orario" rispose sorridendo cordialmente, annuii e mi morsi il labbro, non sapevo da dove iniziare.
"Allora, Alex non è venuto vero?" continuò Harry e io non dissi nulla, dovevo ammettere che quell'uomo mi faceva sentire terribilmente a disagio. Annuii con la testa quando mi rispose in quel modo, e senza dire nient altro, mi guardai attorno non sapendo cosa dire. Harry, prendendomi alla sprovvista, portò una mano sulla mia facendomi girare verso di lui, deglutii e mi morsi il labbro.
"Ti faccio vedere un po' tutto" rispose accennando un sorriso, iniziò a farmi vedere tutte le cose che dovevo sapere e dovevo ammettere che era un bravo uomo e ci sapeva fare con le donne. Ammaliava il suo modo di fare, come portava le mani sui suoi capelli portandoli all'indietro e di come si mordeva le labbra rosee. Scossi la testa cercando di evitare ogni contatto con lui, ma era abbastanza difficile farlo, il suo sguardo ti seduceva e non potevi dire di no. Misi nel posto indicato e presi una penna con un foglio.
"Per qualunque problema sai dove trovarmi" rispose semplicemente mentre camminò lungo lo studio.
Percepivo il suo sguardo ogni volta, la porta era aperta e evitai in tutti i modi di incrociare il suo sguardo. Ero fidanzata con suo figlio, dannazione...
"Signorina" rispose avvicinandosi verso di me, lo guardai non capendo e mi morsi il labbro inferiore.
"Si?" chiesi
"Può venire un attimo con me nel mio studio?" mi propose, annuii e insieme ci incamminammo dentro, mi passai una mano sui capelli e mi sedetti nella sedia girevole, lui mi guardò attentamente.
"Cosa succede?" risposi preoccupata, lui scosse la testa
"Voglio solo parlare, sai per conoscerti meglio" mormorò avvicinandosi sempre di più, e più faceva dei passi verso di me, più volevo andarmene e non tornarmene più in quello studio.