Indossavi una camicia bianca, quasi trasparente, che metteva in risalto il tuo petto muscoloso. Mentre un paio di jeans chiari strappati, ti fasciavano le gambe atletiche.
Appena ti guardai, mi rivolsi un tenero sorriso. Mi ricordo che a quel gesto abbassai lo sguardo sui miei piedi, immersi nella sabbia dorata.
Ti avvicinasti lentamente e con due dita sotto al mento, mi alzasti il volto, solo per farmi incontare le tue iridi profonde.
《Ti va di ballare con me?》mi chiesi timidamente. Impercettibile annuii, come ipnotizzata dalla tua voce melodiosa.
Le tue mani si unirono alle mie e mi portasti nella zona della spiaggia illuminata, dove un dj si stava divertendo a mettere remix di canzoni diverse. Ballammo al ritmo di queste, finchè non partì un lento.
Ci guardammo negli occhi.
Entrambi con le gote arroste, mi circondasti con le braccia i fianchi e le mie mani si poggiarono sulle tue spalle.
Ondeggiammo sulle note languide e rilassanti di quella sintonia; che venne presto interrotta dal dj che disse 《E ora ragazzi è arrivato il momento più atteso della serata! È l'ora di baciare la vostra cotta estiva!》
Le luci colorate improvvisamente si spensero. Non te lo feci ripetere due volte e con un dolce tocco, le tue labbra si iniziarono a muovere sulle mie.
Rimasi un pò scioccata da quella mossa, tanto che per i primi istanti del bacio, rimasi ferma immobile.
Gradualmente seguii i tuoi movimenti cercando di imitarli al meglio.
Mentre le luci si riaccendevano, io cinsi il tuo collo con le braccia e ti avvicinai ancora a me, in cerca di un contatto bagnato e lussurioso.
Quando ci staccammo, entrambi affannati, poggiammo le nostre fronti l'una contra l'altra. I nostri amici cominciarono a urlare e alcuni ad applaudire, facendomi vergognare maggiormente.
Nascosi il viso nell'incavo del tuo collo e tu feci una piccola risata al mio gesto, portando una mano tra i miei capelli e successivamente me lo scompigliasti.
Con voce bassa, in modo tale che sentissi solo io, dissi al mio orecchio 《Quindi ora sei la mia ragazza?》
A quelle parole il mio cuore avvampò e balbettando risposi 《T-tu lo vuoi?》 《Altrimenti perchè te lo avrei chiesto?》
Ti riavvicinasti alle mie labbra e le feci sfiorare appena con le tue.
Chiusi gli occhi, per farti capire che volevo provare di nuovo quell'emozione, che mi piacque molto.
Le farfalle, mi riempirono lo stomaco e le guance si imporporarono, quando finalmente i tuoi boccioli, color ciliegia, si schiusero sui miei.
Tutti riniziarono a battere le mani o a fischiare, mentre altri, in un sussurro, provavano invidia.
Quella sera mi resi conti che saresti stata tu la mia persona, che stavo cercavo.
Scrissi un bigliettino. Pensavo mi dessi il tuo numero, ma ci trovai una semplice frase, con un significato profondo
"Dopotutto le anime gemelle, prima o poi si ritrovano"
Il giorno dopo, te ne andasti dall'hotel, cosa che feci pure io. Ormai le vacanze erano finite e sarei dovuta tornare alla mia monotona vita.
Da quando ti ho conosciuto, una strana sensazione si faceva sempre presente in me, che mi faceva sentire bene e agitata allo stesso tempo. È difficile da spiegare. Ma credo che questo sentimento si chiami amore... Non ne sono sicura, però di una cosa sono certa.
D'ora in poi, io ti voglio nella mia vita Jeon Jungkook.
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