<<Se non piacciamo al moro, ce ne andiamo subito>> sbottò Louis, lasciandosi cadere sullo schienale della sua sedia.

In quel momento entrarono Zayn e Liam, leggermente confusi dall'aria tesa nella stanza e dalle parole pronunciate dal loro compagno.

<<L'Ho notato come ci squadra da quando siamo qui, non voglio rischiare soffiate>> Il più grande del gruppo continuò.
Nessuno fece troppo caso alla mano di Harry che andò velocemente a stringersi sulla sua coscia, per calmarlo.
<<Nessuno farà soffiate su nessuno>> Michelle era sicura che il suo gruppo non l'avrebbe mai tradita, e fare una soffiata agli amici di suo fratello, sotto la sua protezione, non era solo tradimento, ma boicottaggio totale <<Mi fido di loro, sono la mia famiglia>>
<<Ma non la mia>> Sbuffò Zayn, la schiena appoggiata contro il piano cottura, le braccia incrociate al petto.

Le mani della padrona di casa fremevano, sfiorando il coltello infilato nella tasca interna nascosta dei suoi pantaloni.
Adorava suo fratello, e aveva imparato ad accettare i suoi amici, ma non tollerava che si parlasse in quel modo della sua famiglia.

<<Siamo ospiti qui, di Michelle e di tutti gli altri, non abbiamo voce in capitolo, e se gli altri non si fidano hanno le loro ragioni>> Niall parlò per la prima volta, saettando lo sguardo tra il pakistano ancora in piedi e la riccia di fronte a lui, che alle sue parole si rilassò visibilmente <<Zayn, sii onesto, se non con noi almeno con te stesso>> continuò imperterrito, ormai tutti lo ascoltavano <<Siamo fuggitivi, ricercati, non ci hanno chiesto niente, ma non possiamo pretendere di essere accettati come nulla fosse>>

Harry annuí in accordo. Nonostante non si fidasse ancora al 100% dell'ultimo arrivato nel gruppo, non conoscendolo bene, questa volta si rendeva conto avesse ragione, e sentiva anche i sensi di colpa aumentare, per aver messo sua sorella nella posizione di dover fare delle scelte così importanti.

<<Se il tuo amichetto ha qualcosa da dirci, può farlo, senza usare te come intermediario, o sei la sua mammina?>> Il tono di sfida di Louis fece scattare Michelle in piedi.

Girò velocemente intorno al tavolo, scostò da sotto di esso la sedia del ragazzo e lo girò verso di se, lo spinse fino a fargli toccare una coscia con il legno della gamba del tavolo, poi si piegò contro di lui, il coltello ormai estratto puntato contro la sua gola, l'altra mano, premuta su un nervo della sua spalla, lo bloccava contro lo schienale.
Harry si alzò di colpo e fece per avvicinarsi, ma Niall lo prese per un braccio, gli altri scattarono sull'attenti, ma non si mossero.

<<Shell->> Cominciò il riccio, ma fu fermato.
<<Zitto Harry, stai zitto>> lo fulminò, per poi tornare a puntare gli occhi verdi contro quelli blu dell'inglese.

Louis quasi rise al pensiero, ma solo in quel momento si rese davvero conto di quanto somigliasse effettivamente al fratello.

<<Ascoltami bene, Louis, perché non mi piace ripetermi>> spinse il coltello ancora un po' nell'epidermide del ragazzo, che per risposta strozzò un gemito <<Io e i miei ragazzi siamo stati molto pazienti, per il bene di Harry, perché è mio fratello e darei la mia vita per lui>> il riccio quasi si sarebbe intenerito, se solo la sorella non avesse avuto una lama puntata contro il collo del suo compagno <<Ma tu non sei nulla, voi altri non siete niente>> lo sguardo della riccia che saettò su Niall alle sue stesse parole, fu captato solo da Louis, che la stava ancora guardando negli occhi <<Non voglio casini, non voglio tensioni, non voglio guai, non voglio litigi tra voi e sopratutto pretendo rispetto>> ringhiò le ultime parole fra i denti, e Louis capí che nelle ultime settimane era stato tutto fuorchè rispettoso verso coloro che gli avevano offerto un rifugio <<Non sei stupido, nessuno di voi lo è, sapete quanto gli equilibri possano essere fragili nel nostro mondo, e sapete anche bene quale sarebbe la mia decisione se un giorno mi chiedessero di scegliere tra voi e loro>>
<<Sai che quel giorno arriverà per forza>> Sputó fuori Louis, la voce strozzata.

Michelle si allontanò un poco, rimettendosi in piedi, facendo si che un sospiro uscisse dalla bocca di tutti all'interno della stanza.
Harry so precipito su Louis, sfiorandogli il collo leggermente arrossato.
Michelle questa volta lo notò.

<<Allora comportati in modo tale che quel giorno arrivi il più tardi possibile>>

Uscí dalla stanza, e poi dalla casa.
E se una testa bionda la stesse seguendo, se ne accorse più tardi.

The secret||N.H.Där berättelser lever. Upptäck nu