Ed eccola lì, documenti distesi sulla sua scrivania in mogano insieme a delle matite, penne e forniture. I suoi occhi di ghiaccio come sempre. Ma non fu la sua presenza ad intimorirmi; fu la stanza a farlo. Era tutto troppo familiare. Rabbrividii non appena i miei occhi si fermarono su quella cassa. La cassa piena di diverse fruste. Riuscii quasi a sentire il violento bruciore del cuoio lacerare profondamente la mia pelle.

Si prese il suo tempo, finendo di scrivere qualcosa sui documenti, prima di alzare lo sguardo con degli occhi indifferenti. C'era della tensione tra di noi, come se l'oppressione delle sue orrende azioni incombesse nell'aria della stanza.

"Cambia la guardia di Rose," dissi, ignorando l'atmosfera tesa, senza neanche sedermi.

"E perché dovrei farlo?" Chiese cupamente.

"Cambiala e basta. E scegli una decente, non James o merde simili."

"Non hai risposto alla mia domanda."

Presi nota del fatto che non avesse difeso suo figlio.

"Perché la sua guardia, Kevin, è uno schifoso stupratore."

La Signora Hellman sbuffò letteralmente, come se tutto questo la stesse divertendo. Iniziai a camminare su e giù, per trattenermi dal strappare quel sorrisetto sul suo viso. "Lo dubito fortemente."

"Beh, invece è vero," dissi.

"Come faccio a crederti?"

"Lo ha fatto a Jane. . . l'ho visto." L'ultima parte era ovviamente una bugia, ma la Signora Hellman non mi avrebbe creduto se le avessi detto che era stata Jane a dirmelo, così dovevo darle una ragione in più per credermi.

"Hai visto Kevin aggredirla?" Chiese come se non riuscisse a crederci, come se avessi appena detto una specie di barzelletta.

"Sì, esatto. Quindi cambia la guardia di Rose. E fallo adesso," dissi fermamente, facendo ancora su e giù.

"Per prima cosa, Harry, tu non mi dici cosa fare. Per quello che ne so io, tu lo hai solo immaginato. Voglio dire, chi sa quale malattie mentali potresti avere. Forse ti sei inventato tutta questa faccenda. E seconda cosa, non rimpiazzerò semplicemente una guardia solo per proteggere quella specie di storia d'amore ridicola che tu e Rose pensate di avere."

Fu difficile mantenere la mia compostezza, la mia pazienza era al limite. "Fallo e basta, cazzo. Sono stanco di fare questi giochetti, di essere il tuo burattino, ne abbiamo già passate tante. Per favore, fammi solo questo piacere. Cambia la guardia di Rose, è il minimo che tu possa fare."

Le sue sopracciglia si aggrottarono con divertimento, come se la mia rudezza fosse divertente. Come se fossi inferiore a lei in qualche modo, come se sapesse qualcosa che io non sapevo. "Ciao, Harry."

Rivolse un cenno a Brian. E questo successe; delle mani afferrarono le mie braccia, forzandomi ad allontanarmi dalla scrivania dietro la quale sedeva il diavolo. "Cambia la guardia," dissi un'ultima volta.

Dal suo volto, non riuscii ad estrarre nessuna risposta. C'era una piccola possibilità che lei avrebbe ascoltato. Forse avrebbe cambiato la guardia di Rose. O forse avrebbe mantenuto Kevin il più vicino possibile a Rose solo per fare un dispetto a me. Tutto ciò che potevo fare era pregare che la prima supposizione fosse vera.

"Cazzo," sussurrai non appena sentii la porta pesante chiudersi dietro di me. Ancora una volta il tempo sembrava essere volato. Tutto era così veloce, e sembrava come se non avessi mai il tempo di concludere pienamente qualcosa. Prima che io potessi finire di fare qualcosa, o arrivava James a mettermi contro la Signora Hellman, o quando finalmente riuscivo a passare del tempo con Rose, venivo bloccato nelle mie azioni. Sempre. Ovviamente, tranne per la fuga. Quest'ultima sembrava prendersela con comodo, come se avesse tutto il tempo di questo fottuto mondo.

Psychotic [h.s.] (Italian translation) *EDITING*Where stories live. Discover now