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Lily finì di servire uno dei soliti clienti abituali con del caffè fumante e un sorriso decisamente stanco stampato sulle labbra. Più si mostrava cordiale con quei clienti abituali — tra cui alcuni che allungavano le mani — e più loro le lasciavano una grande somma come mancia (ovviamente non così grandi, ma abbastanza da superare i cento dollari).

Una volta tornata dietro al bancone, si concesse la libertà di stiracchiarsi le braccia affaticate poi emise un sospiro fiacco nel notare come la sua migliore amica stesse tribolando con la cassa automatica difettosa. Quando il loro capo si deciderà a sostituirla era tuttora un mistero, ma stava di fatto che quell'aggeggio infernale stava facendo uscire matte le cassiere e cameriere da due anni ormai.

«Dalle una botta su un fianco, facendo così dovrebbe aprirsi», le consigliò Lily, legandosi i capelli in una coda disordinata e inumidendosi le labbra quando vide due ragazzi molto belli entrare nel bar, facendo tintinnare i campanellini appesi sulla porta.

«Ci ho già provato, ma questa bastarda non vuole aprirsi», ruggì Katherine, sferrando un altro pugno contro la cassa automatica e finalmente si aprì, facendola esultare con fin troppo entusiasmo, dato che aveva attirato l'attenzione di alcuni clienti, «Scusatemi», farfugliò infine.

Lily ridacchiò sommessamente poi si diresse verso i due ragazzi; uno era moro e abbastanza alto mentre l'altro era biondo e altissimo e si fermò davanti a loro, dopo che si furono seduti ad un tavolino libero.

«Ciao, cosa posso portarvi?», domandò con gentilezza la ragazza, abbozzando un sorriso e spostando lo sguardo dal moro al biondo e viceversa, trovandoli entrambi molto, ma molti belli.

Uno dei due ragazzi non era altri che Jason Charles Hale, ovvero il «Jace» che commentava i post di Lily mentre l'altro tipo era un suo amico di vecchia data: Colton Allen che gli stava parlando di una ragazza che voleva trovare ad ogni costo e che era quasi certo abitasse proprio lì a Maddison Town.

Jason sussultò leggermente scoprendo che la cameriera che avrebbe preso il loro ordine, era proprio Lily mentre l'amico la squadrò dalla testa ai piedi per poi scuotere la testa sconfortato, dato che non era lei la ragazza che stava cercando, «Due caffè, se possibile», mormorò infine il moro.

Lily annuì e mostrò loro un altro sorriso di circostanza, soffermandosi alcuni secondi in più su Jason per capire dove l'avesse già visto, «Arrivano immediatamente.»

La ragazza girò i tacchi e si diresse verso il bancone per preparare i due caffè, continuando a pensare a dove avesse già visto quel ragazzo, senza però trovare un riscontro.

I due ragazzi, invece, tornarono a parlare, o meglio Colton tornò a parlare di quella tipa che aveva conosciuto per puro caso ad una sua festa mentre Jason ascoltò solamente, osservando Lily con la coda dell'occhio.

«Ma almeno mi stai ascoltando?», sbuffò Colton, alzando gli occhi nocciola al cielo e picchiettando due dita sul tavolino, provando ad attirare l'attenzione dell'amico che sbattendo le ciglia, tornò a guardare lui.

«Cosa?», gli chiese Jason, beccandosi un'occhiataccia dall'amico che lo fece trasalire e ridacchiare nervosamente, «Scusa, non stavo ascoltan—»

«Ecco a voi i vostri caffè», Lily comparve dal nulla, mozzando la loro conversazione per poi servire loro i caffè fumanti e successivamente tornare dietro al bancone.

Colton schioccò la lingua contro il palato, reprimendo a stento gli istinti omicidi che provava verso il suo amico per non aver ascoltato nemmeno una parola del suo discorso, «Ti odio quando non mi stai a sentire per fissare quella che tra l'altro manco ti caga.»

«Se per questo, Tony, anche tu sei alla ricerca di una ragazza che probabilmente non rivedrai mai più e si sarà già dimenticata di te», sputò velenosamente l'amico per poi sorseggiare il caffè con nonchalance e sorridendo vittorioso contro la ceramica della tazza, quando vide l'amico sbuffare con sconforto.

«Non rinfacciarmelo, stronzo!»

«Ti ho semplicemente ripagato con la tua stessa moneta, bro», ghignò compiaciuto Jason per poi spostare lo sguardo verso Lily, la quale adesso stava parlando con un ragazzo dai capelli rossi.

«Chi cazzo è quello?», digrignò i denti dal nervoso mentre Colton si voltò per vedere a chi si riferisse l'amico e fu il suo turno di ghignare perché lui sapeva perfettamente chi fosse. Era Dylan Conway, suo fratello.

«Forse è il suo fidanzato...», mormorò il moro, sventolando una mano davanti al viso per poi incominciare a bere il suo caffè, assistendo al cambiamento d'espressione del suo amico. Ora pareva arrabbiato, sconfortato, ma soprattutto paonazzo in volto, cosa che lo fece sogghignare con compiacimento.

«Scherzo, è il fratello», bofonchiò infine, scrollando le spalle.

Jason spostò velocemente lo sguardo verso l'amico e lo incenerì con lo sguardo, reprimendo a stento gli istinti omicidi che stava provando nei suoi confronti, «Ma allora vedi che sei proprio un pezzo di merda!»

«Mai detto il contrario.»

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