Dreams Of The Afterlife

6~buco nero

Come ho fatto a dimenticarmi di mio fratello? Sono un pessimo elemento.
《Scusate, ora devo andare》
Lascio i soldi sul tavolo ed esco dal bar, promettendo a Trevis di richiamarlo.
A passo svelto vado al dormitorio maschile e cerco frettolosamente la sua stanza.
Eccola, trovata! Busso insistentemente fino a quando non mi si presenta davanti lui, sempre con solo i boxer e con la faccia assonnata.
《Lyanne, sei tu?》domanda, stoppicciandosi la faccia con le mani.
《Certo idiota, chi pensavi chi fosse? Hai saltato la lezione》
《Oh...Mi sono addormentato e me ne sono scordato.》
Pensa di potermi ingannare così, lo conosco troppo bene.
《Più tardi ti mando per messaggio i titoli dei libri che dobbiamo acquistare e studiare》
Lui mi ringrazia e mi sbatte la porta in faccia.
Ritorno in camera mia e mi stendo sul letto per prendere una pausa da una nuova vita.
Quanto avrei voluto che mio padre mi vedesse, felice, all'università e fidanzata.
Tutto sommato non sta andando male questa mia nuova avventura.
Plump.
Prendo il telefono dalla scrivania e apro il messaggio da parte di Emy.
Stasera c'è una festa in discoteca e tu verrai con me. Sarò al dormitorio per le 17.30. Non osare dirmi di no perché voglio festeggiare la tua entrata all'università.
Emy.
Pensavo che la vita all'università fosse più faticosa, ma qui pensano solo a fare feste e divertirsi.
Provo a scrivere un messaggio con una risposta negativa, ma mi risponde mettendo le emoji dello spumante, di un vestito e di due che si baciano e intuisco che non accetta per davvero un no come risposta.
Il prof di letteratura inglese sin dal primo giorno vuole un saggio su Shakespeare e non ho altro da fare che iniziarlo.
Tra strofe e versi incomprensibili passano le ore e ne sono consapevole quando scatta la serratura della porta, mostrando una Emy ricoperta di libri che scarica a peso morto sul suo letto e sul mio.
《Ly, ma sai che ore sono? Perché sei ancora in pigiama?》
La guardo con occhi stanchi e assonnati.
《Io non vengo, devo studiare e poi ho promesso al mio fidanzato che non sarei andata più a nessuna festa, perciò divertiti》
Mi squadra, poi afferra il telefono dotato di cover brillantinata rosa pastello e digita qualcosa.
《Pronto? Sei il fidanzato di Lyanne?》
Non ci credo! Quello lì è il mio telefono ed Emy ce l'ha in mano mentre parla con Vale.
《Ridammelo》sussurro a voce bassissima.
《Sono Emy, la coinquilina. Ti volevo avvisare che Lya verrà con me ad una festa stasera per festeggiare il suo primo giorno nella NYU》
Si sente una voce dall'altra parte e poi lo congeda con un "non ti preoccupare".
《Che cos'ha detto?》
Dimmi che ha detto di no.
Dimmi che ha detto di no.
Dimmi che ha detto di no.
《Ha detto di si》dice prolungando l'ultima vocale.
《Sei sicura?》
《Preferisci che lo richiami e metta il vivavoce?》
Scuoto la testa e filo in bagno per farmi una doccia.
Come ha fatto a convincerlo? Continuo a chiedermi.
《Lyaaaaaaaaaa, ti muovi!》
Mi risciacquo i capelli con un gesto rapidissimo ed esco afferrando il solito asciugamano bianco.
《Allora, stavolta decido io come ti devi vestire e per l'occasione ho scelto questo abito bellissimo abbinato a queste scarpe》
Mi mostra il cosiddetto abito e le cosiddette scarpe.
Squadro l'abito come se fosse la cosa più disgustosa al mondo, è piuttosto corto, ricoperto di piccole paillettes nere e con delle maniche strette e velate anch'esse ricoperte delle stesse paillettes.
Per non parlare delle scarpe che hanno un tacco alto due volte la Tourre Eiffel.
《Non crederai davvero che mi metta quella roba?》
Mi guarda piuttosto seria e continuo ad essere convinta che sia solo un grande scherzo.
《Non sto scherzando, tu metterai queste robe, che tu lo voglia o no》afferma piuttosto convinta.
《Per prima cosa, quello non è un vestito ma uno straccio ricoperto di paillettes e quelle scarpe sono troppo alte, non riuscirei a stare in piedi figuriamoci camminarci》
《Punto secondo?》mi sta sfidando.
《Punto secondo》continuo usando un tono di voce petulante《non sarei mai a mio agio accerchiata da tutti i ragazzi di questa università》
Ride. Sta ridendo di ciò che ho detto.
《Non preoccuparti, imparerai. Su mettiti questi vestiti mentre vado a truccarmi》
Penso di non avere altra scelta, afferro lo straccio paillettato con quattro dita e provo a non pensare che figuraccia farò se dovessi incontrare gli amici di Emy.
Me lo infilo velocemente e dopo aver messo le calze color carne mi provo i tacchi.
Intanto esce Emy con un vestito azzurro come i suoi capelli legati in una coda alta.
《Scusa, hai visto la mia coinquilina?》mi prende in giro《aspetta che ti trucco, così sarai ancora più bella》
Prende un beauty nero ricoperto di perline e lo apre, rivelandomi tutti i trucchi che possiede.
Dopo ben quindici minuti finisce sia di truccarmi che di occuparsi dell' acconciatura.
Mi porta davanti allo specchio del bagno e mi guarda.
Fisso il mio riflesso nello specchio e ammetto di non essere niente male.
《Che ne pensi?》domanda tutta felice.
《Non mi riconosco》
《E ti piace?》
《Si. Quella sono io ma non mi sento tale》
Il sorriso se ne va dalle sue labbra bordeaux.
《In che senso scusa?》
Mi fisso. La fisso.
《Quella sono io e allo stesso tempo non lo sono. Fisicamente potrei essere io, ma so che non sarò mai l'immagine riflessa nello specchio》
Ci sono alcuni attimi di silenzio che vengono interrotti dallo squillo di un cellulare, per la precisione quello di Emy.
《Si? Ok! Va bene, ora usciamo》
Ripone il telefono nella pochette e si gira verso di me.
《Adriano ci sta aspettando fuori, ci conviene sbrigarci》
Sgrano gli occhi e le chiedo chi sia questo "Adriano".
《É quel ragazzo con i capelli neri che stava qui il primo giorno. Mi sa che era seduto proprio sul tuo letto》
Adriano, questo è il suo nome.
Per tutto il tempo gli ho attribuito un soprannome quando potevo chiedere ad Emy.
E dopo esserci controllate per l'ennesima volta usciamo e raggiungiamo Adriano alla sua macchina.
Lo vedo fuori dalla sua Bmv nera appoggiato alla portiera con le braccia incrociate.
In questa posizione è ancora più carino.
Lyanne ma che cosa stai pensando, sei fidanzata, felice e serena; non ti puoi rovinare la vita per un ragazzo così.
Stupida coscienza!
Gentilmente apre la portiera posteriore per Emy e quella anteriore per me.
Mi blocco. Non penserà davvero che mi sieda davanti di fianco a lui.
Io non mi muovo, lui non si muove ed Emy ci guarda preoccupata.
《Che c'è?》
Sento la sua voce per la prima volta.
È piuttosto bassa, ma sensuale.
《N-niente》balbetto entrando nella vettura.
Adriano fa il giro dell'auto ed entra, velocemente mette in moto e partiamo.
Il tragitto non dura tanto ed Emy continua a fare lunghissimi monologhi mentre io faccio finta di ascoltarla e Adriano guida concentrato.
Entriamo in un parcheggio e percorriamo un breve tratto a piedi su dei piccoli sassolini e mi sembra evidente che sia difficile camminarci con dai tacchi a spillo.
Entriamo in un locale piuttosto grande e affollato.
Continuo a non sentirmi a mio agio con questa roba e gli sguardi preoccupati di Adriano non contribuisco a darmi sicurezza; durante il tragitto non faceva che squadrarmi e poi deglutire velocemente.
Riusciamo a stento a seguirlo e smettiamo quando riconosciamo gli amici di Emy e anche mio fratello....aspetta, mio fratello?!
Che cosa ci fa lui quì? Se mi vede vestita così mi uccide sicuro!
Non avevo pensato a lui; e ora che faccio? Lo affronto o faccio finta di niente?
Purtroppo la mia decisione viene interrotta dalla sua voce.
《Lya ma che cazzo hai addosso? Ti sei vista prima di uscire?》
Arrossisco velocemente.
《Me lo ha prestato Emy e poi non sono fatti tuoi. Non impicciarti》provo a fare la dura, ma dalle risate degli altri intuisco di essere sembrata più un gattino tenero che sbuffa.
Io ed Emy ci avviciniamo al bancone e chiediamo al cameriere due sex on the beach, che ci porta poco dopo accompagnati da un "ecco a voi dolcezze"
Prima di berlo prometto a me stessa di non esagerare e lo butto giù d'un sorso.
L'ultima cosa che ricordo prima di precipitare in uno strano buco nero sono io che ballo con Emy e due ragazzi insieme a noi.