Two

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<<signorina si svegli, il treno ha finito la sua corsa>> mi sento dire mentre vengo spinta lievemente sulla spalla. Apro gli occhi, ancora assonnata, e mi ritrovo davanti un signore in divisa, quello che mi ha chiesto il biglietto. <<siamo già arrivati?>> chiedo alzandomi per poi prendere le valigie dal portabagagli. <<sì signorina, la prego di scendere dal treno il più velocemente possibile, se non vuole andare a Manhattan>> dice sorridendomi. Come risposta gli sorrido e "il più velocemente possibile" scendo dal treno.

Cammino per un po' per le strade di Brooklyn senza sapere dove andare. Forse dovrei chiedere delle indicazioni... Perciò al primo tizio che vedo passare, che sembri almeno un po' simpatico chiedo <<scusi, mi sa dire dove mi trovo?>>. Questo tipo ha un'aria molto elegante. Porta giacca e cravatta, ed in più ha anche una valigetta. Sarà sicuramente un uomo d'affari con un ufficio tutto suo e con un mare di soldi. <<si trova al centro di Brooklyn>> ha una voce molto profonda. <<ah, bene. Grazie>> rispondo. Mi accenna un sorriso e fa per andarsene, ma lo blocco chiedendogli <<ah scusi, un'ultima domanda. Dove si trova Boerum Hill? >> lui si volta nella mia direzione e risponde <<beh... È un quartiere non molto distante da qui, ma io le suggerisco di prendere un taxi>>. Mi guardo intorno per vedere se trovo qualche taxi in giro, ma niente. Subito dopo il signore cerca qualcosa nel taschino della sua giacca e dopo aver trovato un bigliettino me lo porge. Io vado per vedere di cosa si tratta e solo adesso mi rendo conto che è un numero di telefono. Alzo lo sguardo e lo guardo confusa. <<è il numero di telefono dell'agenzia di taxi, solo che questa è un po' diversa. È un'agenzia di alta classe. Non tutti hanno la possibilità di essere in possesso di questo numero. Fatto sta che può chiamarne uno per farsi venire a prendere proprio in questo punto. Ovviamente non sparga in giro questo numero. Solo i signori di alta classe se lo possono permettere.>> mi fa un occhiolino e se ne va. Sorrido, non posso credere che è da meno di un'ora che sono qui a Brooklyn e le cose vadano già bene, anzi più che bene. Prendo il cellulare e prenoto il taxi.

Dopo meno di dieci minuti arriva. Stupendo. Ecco come definire questo taxi. È tutto colorato di un bianco lucente, sembra più una limousine, solo in versione molto più corta. Non aspetti nemmeno che si fermi del tutto che subito entro all'interno. Come immaginavo... Dentro è ancora meglio di fuori. Ha i sedili in pelle nera, i tappetini dello stesso colore ed ha anche un vetro scuro che separa il tassista dalla persona che sta dietro. Subito dopo aver sistemato le valigie nei sedili, da quel vetro scuso di apre un finestrella abbastanza grande e da lì spunta il tassista. <<dove la porto, signorina?>> chiede con voce cordiale e un po' rauca. <<a Boerum Hill>> mi limito a dire, stupefatta. Quasi, quasi mi sento una star di Hollywood, dio mio. <<ai suoi ordini, signorina>> dice chiudendo la finestrella. Mi sistemo meglio sul sedile e mi godo il viaggio guardando le strade di Brooklyn fuori dal finestrino. Ma quanto è bello questo posto? Ci sono un sacco di ristoranti alla moda e milioni di negozi di tutti i tipi. Tutto d'un tratto il taxi si ferma di colpo. Mi chiedo cosa stia succedendo, quindi mi sporgo un po' dal finestrino e noto subito che c'è una gran coda. Cavoli, ci mancava solo il traffico. Ci muoviamo a tratti, ed io inizio già ad annoiarmi. Sbuffo e mi metto a guardare fuori dal finestrino. Noto subito un negozio di abbigliamento. Sembra abbia dei vestiti molto costosi. Uno di questi giorni mi rifaccio il guardaroba, ma comprerò i vestiti in negozi magari meno costosi.

I miei pensieri vengono interrotti dal rumore della finestrella che si apre. <<siamo arrivati a destinazione. Sono 25$>> dice sorridendomi. Prendo i soldi dal borsellino e glieli porgo. Aspetto che mi dia il resto e poi lo saluto. Il viaggio è stato fantastico, a parte il traffico. "bene, sono arrivata. E ora che faccio?". Non mi resta altro che cercare la mia casa, che è il numero 329. Cammino per un po' e finalmente lo trovo. Come avevo visto dalle foto, l'appartamento, da fuori è molto carino. Vado all'interno e vedo una signora che mi raggiunge. È la signora che mi ha venduto l'appartamento. Le sorrido andandole incontro anche io. <<salve signorina Woolridge. Benvenuta in questo edificio, ma soprattutto benvenuta a Brooklyn.>> dice tutta scoppiettante. Devo ammettere che è una signora molto strana, soprattutto sul modo di vestire. Abbina cinque colori tutti messi insieme, sembra quasi un arcobaleno. <<grazie, devo ammettere che questa città è molto bella, ed è anche davvero grande.>> do come risposta. <<oh, e non ha ancora visto niente. Mi segua>> dice e mi fa cenno di seguirla. Io lo faccio e mi ritrovo davanti ad una rampa di scale. Oh no, sono troppo stanca per fare le scale. <<no, non si preoccupi. Non prenderemo le scale>> ridacchia. "Mi sa che ha notato la mia faccia non appena ho visto le scale..." penso tra me e me. Solo adesso noto che affianco alle scale c'è un ascensore. E per fortuna. Non appena l'ascensore arriva, si apre ed io entro. Si sente una musichetta in sottofondo, ha una melodia orecchiabile, ma dopo un po' stufa... L'ascensore si ferma come segno che siamo arrivati e le porte si aprono. Seguo ancora la signora e apre una porta, la numero 412.

Entro in casa ed è tutto bellissimo, anche meglio di come si mostra in foto. È fatto quasi tutto di legno, dai mobili al pavimento e al soffitto. È tutto così elegante e moderno che quasi svengo dall'emozione. Meno male che è già tutto arredato... <<eccoci arrivate. Si goda il suo appartamento. Buona serata>> "buona serata? Ma che ore sono?" penso mentre controllo l'ora. "le 18:17? Sul serio?" wow, il tempo passa molto in fretta.

Dopo le ultime occhiatine alla casa decido di prenotare un pizza. Prendo il mio computer dalla valigia e cerco il numero di una pizzeria a caso. Dopo vari minuti di ricerca lo trovo e subito prenoto. Nel frattempo ordino le cose necessarie nei vari scaffali. Il resto lo farò domani, perché sono veramente stanca.

Suona il campanello, so già chi è. Il fattorino della pizza. Corro e per poco non sbattevo il sedere per terra. Guardo dallo spioncino ed è come immaginavo. Apro e mi trovo davanti un ragazzo con la mia pizza in mano. <<sono 14$ e 60>> dice con sguardo quasi assente. Devo ammettere che ha una voce davvero fastidiosa, pur essendo un ragazzo carino. Pago e prendo la mia pizza.

"adesso si che sto bene" penso dopo aver finito anche la mia Pepsi-Cola. Butto il cartone della pizza e la lattina nella spazzatura e mi fiondo in bagno per farmi un bagno caldo. Un po' di relax ci vuole... Preparo tutto e mi immergo nell'acqua calda e piena di schiuma. Adoro il mio bagnoschiuma alla ciliegia.

Sono rimasta dentro la vasca per ben venti minuti. E devo dire che è stata la mia parte preferita della giornata. Metto il pigiama e lavo i denti per poi andare in camera da letto. Non vedo l'ora di sprofondare tra le coperte. Finalmente lo faccio e spengo la bajour. Mi addormento immediatamente.

😘😘

I think I'll miss you forever Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora