capitolo 36

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Summer
Io, Mattia, papà e i suoi amici siamo a pranzo fuori.

Ed io mi sto annoiando.

Da quando mamma non c'è, per me niente ha più senso, le mie giornate sono noiose e non provo più interesse per niente.

Stefano, un amico di papà, ha portato un'amica. E ho capito le sue intenzioni: vuole riuscire a metterli insieme per poter 'distrarre' papà dalla morte di mamma.

La cosa non mi va giù perché per me mamma ha un posto speciale, li ho amati come coppia e non solo perché sono i miei genitori.

Non riuscirei a vedere papà con un'altra donna, anche se so che ha bisogno di felicità. Ed è egoista da parte mia, però so che mamma resterà nel cuore di papà per sempre.

Ma a mio parere nessuna riuscirà a prendere il posto della mia mamma.

Dall'indifferenza di papà, capisco che non è interessato, e che nella sua testa c'è solo una persona.

"Mangia qualcosa" dice il mio ragazzo.

Ormai è sempre la stessa storia, sia con me sia con papà.

Giro la testa verso di lui e sporgo il labbro inferiore.

Lui alza le sopracciglia e prende una forchettata del mio cibo, porgendomela davanti alla bocca.

Scuoto la testa e mi copro con le mani.

"Dai, Summer" dice "Lo sai che non mi arrendo finché non ti vedo mangiare qualcosa"

"Non ho fame, Mattia" dico.

"Ho capito, ma devi mangiare qualcosa" dice "Sei dimagrita tantissimo"

"Almeno sono pronta per la prova costume" ironizzo.

"Lo sei sempre stata. Hai un bellissimo corpo, non hai bisogno di dimagrire" dice "Anzi, ingrassa"

Fortunatamente per lui mangio qualcosa, anche se poca.

"Dopo passo a casa e mi preparo per questa sera, vieni con me?" chiede il mio ragazzo, ed io annuisco.

Oggi è il 31 dicembre, ciò significa che è capodanno.

Passerò questa sera insieme al mio ragazzo, al mio gruppetto, a papà e i suoi amici.

Il tempo del pranzo passa, e né io né papà abbiamo mangiato granché.

L'amica di Stefano ha continuato a provarci con mio padre, ma lui non ha mostrato un minimo di interesse.

"Papà, vado con Mattia a casa sua che si deve preparare, ti raggiungo dopo a casa" dico.

"Va bene, fate attenzione" dice lui, davanti alla sua macchina.

Ormai si fida di me sull'argomento 'sesso', sa che non sono pronta e sa che Mattia neanche ci pensa.

Così io e il mio ragazzo entriamo nella sua macchinetta e andiamo a casa sua, dove ci sono i suoi genitori, sua sorella che ha la mia età e il fratellino più piccolo, di 7 anni.

"Summer! Come stai?" mi dice sua madre, abbracciandomi.

"Sto bene, Agnese, grazie" ricambio l'abbraccio e sorrido.

Saluto anche suo padre, Samuele, e il piccolo Alessandro.

Quando dobbiamo andare in camera di Mattia, passiamo per la sala da pranzo, dove si trova Matilde, la sorella, intenta a studiare con le auricolari.

Summer - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora