Lost In Your Eyes.~Otayuri~Victuri~[Completata]

Capitolo 4

*voce sexy*
Nei capitoli precedenti:

"-Nulla di questo doveva succedere-"

"E mi incammino verso la scuola"

Yurio's POV

Lascio che il freddo mi avvolga.Il caldo del camino acceso a casa mi stava dando fastidio.

Sono l'unico ragazzo qui in giro.Gli alberi ai lati delle strade sono spogli e pieni di neve.

Sono fortunato,ho preso da mio padre e sono alto abbastanza da non sprofondare nel metro di neve,anche se in questo momento vorrei solamente lasciarmi andare e non rialzarmi più.

In poco tempo arrivo davanti alla scuola:coi i soliti stupidi professori,le solite ragazzine stupide che mi guardano e vanno in tilt,un ragazzo che mi fissa in modo idiota:ma che vuole da me?!
E...un altro ragazzo.Con gli occhi a mandorla,i capelli neri come la pece.È...attraente...oh,cacchio Yuri!Lo sai che non potresti nemmeno se volessi.

In ogni caso...mi avvicino con nonchalance e mi appoggio al muretto con una gamba piegata.Indossa un giubbotto in pelle pieno di cinghie e borchie,un paio di jeans neri attillati,che mettono in risalto le sue forme perf....AAAARGH!
Basta.
È arrivato il momento di trasgredire le regole.

Intanto non mi ha degnato di uno sguardo.Sembra impassibile.Mi deve notare.Tossico e mi alzo il cappello.

-Freddo?-

Finalmente

-Nahh...tu?-

Accende una sigaretta.

-Ne vuoi una?-

Oh,cavolo.Ho 16 anni.Non so nemmeno come si fuma.L'ho sempre promesso a mio padre....
Le regole.Ora basta.

-Si-

Mi osserva per un secondo diffidente,tira fuori una sigaretta e l'accende.
Cerco di imitare il più possibile il modo in cui la tiene.La porto alla bocca.Inspiro...
COFF,COFF
CAZZO!È una sensazione bruttissima.Come se ti portassero le mani alla gola e te le stringessero,ma sopratutto ora la vergogna è pari a mille.

Voglio diventare minuscolo.
Mi guarda indifferente.
Voglio morire.

-Otabek-

-Yuri-

-Non mi va di andare a scuola...giro in moto?-

E saltare la scuola?Trasgredire l'ennesima regola?
Accenno un sì con la testa.

Va ad una velocità incredibile.

-metti le mani attorno alla mia vita,sennò cadi-

Le...mani.
Attorno alla sua vita.Non vorrei altro.
Dio...siamo sicuri non stia sognando?
Non mi accorgo nemmeno che siamo arrivati in campagna.Scendiamo dalla moto nera appena lucidata.

-Allora...sei russo giusto?-

-si...tu non sei di qui.Si vede-

-Vengo dal Kazakistan-

Ora si spiegano i tratti stupendi.
Mi osserva.Sgrana gli occhi.

-Non hai freddo?-

-Naahh-

Effettivamente sto solo con una t-shirt,la felpa cinta in vita.
Lui,nonostante la giacca in pelle e una sciarpa rigorosamente nera,trema.Eccome se trema.

-Dove siamo?-

-Seguimi-

Arriviamo...ad una sorta di capannone.Vicino c'è un lago.Ghiacciato.