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Settembre arrivò in un attimo.
La scuola cominciò ed io mi sentivo così estranea dal mondo che passavo le giornate intere con la musica a palla nelle orecchie.
Non avevo voglia di parlare con nessuno, ma avevano deciso che qualcuno aveva voglia di parlare con me.
«Non ci siamo presentate prima, io sono Megan».
«Io sono Lauren» risposi quasi indifferente.
«Senti, so per certo che sei nuova e che ti senti un po' a disagio in una nuova scuola. Ti capisco tantissimo, io sono arrivata un anno fa e sono certa che ti troverai benissimo».
«Già... Ti andrebbe da mostrarmi scuola?»
«Certamente».

«Questo è il cortile, come vedi ci sono molte persone che stanno pranzando.
Quella lì è Jennifer la più odiata della scuola, ma non di certo dai maschi. Quelli lì sono invece i ragazzi della squadra di football, di cui fa parte Damon Jones, un donnaiolo assurdo. E... oh, ecco i miei amici. Andiamo!» mi prese la mano e mi portò da loro.
«Lei è Male, lui Coll, Noah, Logan e infine lei è Leah».
«Io sono Lauren» dissi facendo un segno con la mano, come per salutare.
«Piacere di conoscerti» dissero tutti quasi in coro.

Io e Megan ci unimmo al loro tavolo.
Mi trovai subito a mio agio parlando con loro, erano di buona compagnia.

Stavamo scherzando e ridendo mi girai alla mia sinistra e notai un ragazzo fissarmi.
«Damon ti sta guardando» mi sussurrò all'orecchio Megan.
«Non dargli confidenza, fidati» ripeté.
«Tranquilla».

La campanella di fine pranzo suonò e ci alzammo, ma dovemmo dividerci.
«Tu vai in classe, io passo un attimo alle macchinette a prendermi un thè caldo»
«D'accordo» rispose Meg.

Mi avviai alle macchinette della scuola, appena poco distanti dalla classe.
Sembrava tutti fossero rientrati, quando poi prelevai il bicchiere, mi girai di scatto e andai a sbattere contro il petto di qualcuno.
A quanto pare non erano rientrati tutti.

Mi macchiai completamente la maglietta con il thè bollente, così sussultai.
«Mi dispiace tanto, non volevo metterti paura.»
Quel Damon?
«Ti ho vista prima».
Ah si? Sai cosa me ne interessa?
«Ti pare il caso? Mi sono quasi ustionata» risposi con la mia faccia che esprimeva molto odio nei suoi confronti.
«Scusami..» stava ridendo sotto i baffi.
«Senti, spostati» dissi e lo scansai.
«No aspetta...» mi prese per il braccio e mi fece girare verso di lui.

«Voglio rivederti» continuò.
«Certo, da lontano però.» lo guardai soddisfatta e me ne tornai in classe.

Una volta in aula mi sedetti vicino a Megan.
«Cosa hai fatto alla maglietta?» mi chiese.
«Mi è caduto il thè»
«Che sciocca»

Finita l'ora di scienze, uscimmo da scuola insieme agli altri ragazzi e ragazze che avevo conosciuto poco prima.
Facemmo insieme un pezzo di strada, successivamente ci dividemmo, ognuno per la propria strada.

Durante il tragitto verso casa mi trovai a lato di un campo da football dove delle persone stavano giocando.

Damon, eccolo di nuovo.
Ma il fato per caso vuole che incontriamo?

«Aspettate ragazzi» urlò agli altri.
«Ei, ci incontriamo di nuovo» disse e sorrise.
Che bel sorriso...
No, basta.
«Statti zitta Lauren» pensai, ma ad alta voce.
«Lauren?» domandò sempre sorridendo.
«Certo che sei proprio strana Lauren».
Non sorridere, che cavolo.
«Ci vediamo a scuola» disse facendo l'occhiolino e correndo verso i suoi amici che lo stavano aspettando.
Feci un cenno con la testa indifferente.
Che stupida.

Scegli di amare me.Where stories live. Discover now