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Diretta su un aereo verso New York per incominciare una nuova vita. Lontano dal mio paese, lontano da tutto e da tutti.

Sono Lauren Harris, una ragazza di 16 anni con origine italiana, ma vissuta sempre all'estero con i propri genitori.
Sono piuttosto bassa, ma chi non lo è diciamocelo; i capelli ricci e neri; gli occhi marroni con sfumature verdi e un po' di lentiggini che mi ricoprono le guance.

Potreste conoscermi a fondo, potreste non sopportarmi alcune volte e altre, invece, potreste trovarmi adorabile.

Dopo 7 lunghe ore di viaggio, i miei genitori ed io arrivammo nella nuova città e soprattutto, non che la più importante, nella nuova casa.
Ero veramente esausta, in aereo non ero riuscita a dormire a causa del signore seduto accanto a me che parlava nel sonno.

Entrata nella nuova casa mi precipitai sulla prima cosa morbida che vidi, il divano, e mi addormentai.

Quando mi risvegliai mi ritrovai sommersa da scatoloni. Non vedevo quasi più il pavimento.

«Tesoro puoi darci una mano?» chiese mia madre con delle scatole in mano.
«Certo.»
«Porta questi scatoloni in camera tua.»
«Quale sarebbe la mia camera?»
«Al secondo piano, la terza porta a destra.»

Salii al piano di sopra. Quando aprii la porta trovai tutti i mobili montati e il letto fatto, più una parete a finestra, per accedere al balcone e una vista stupenda con tutti i grattacieli di New York.

Misi gli scatoloni sulla scrivania e uscii di casa, giusto per fare un giro della città.

Arrivai fino ad un bar, non molto distante da casa, e presi una cioccolata calda.
'Una cioccolata calda in estate? Ma sei pazza?' penserete.

Esatto, nonostante sia estate e facciano 40° sotto l'ombra io prendo una cioccolata calda.
Sì, sono un po' strana, ma non importa.

Finii di bere la cioccolata calda ed uscii.

Non avevo mai visto New York.
"È così bella di notte, inoltre trasmette così tanta positività" pensai.

Mi sedetti su un muretto a guardare tutto quello che c'era di meraviglioso intorno a me, quando d'un tratto sentii una mano sulla schiena.

«Lauren...» mi girai.
«Mason?!»
«Sono io»
Mason era un mio compagno di classe alle medie, solo che lui è più grande di me di 2 anni.

Ci stavamo molto simpatici a vicenda, purtroppo però lui era andato a vivere a Barcellona, ed ora eccolo qui a New York.

«Cosa ci fai qui?» gli chiesi.
«Sono venuto a trovare mia sorella che ormai abita qui da un annetto, tu invece?» eravamo entrambi sorpresi.
«Sono venuta a viverci, definitivamente si spera.» risposi.
«Allora qualche volta ci vedremo».
«Sicuro».

Parlammo per un bel po' finché si fece tardi e venne il momento di tornare a casa.
Cenai e andai a dormire con lo sfondo di tutta la città illuminata.

Scegli di amare me.Where stories live. Discover now