Ricordi 47

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Per la campagna

camminavo andando

la terra calda, bruciante,

lo scalzo piede

rendea veloce.

Anche l'aria

immobil stava.

Chi non conosce

di pomeriggi

l'accecante sole

dell'estate

non ne conosce

il volto.

Quercia amica

al tuo tronco

spalle fisse

ad occhi aperti

sognavo il mondo,

l'eroina d'esser

di tante storie.

Dal drago rosso

le gonfie spighe

ingoiate erano

poi

colata d'oro

sputava il mostro

nei sacchi aperti.

Il cianciare allegro

d'indaffarata gente

allegria

in cuor poneva.

A sera

la grande tela

di faville punta

nuovo orizzonti

alla mente dava,

domande nuove

a nuovi perché.


Poesie di una vitaWhere stories live. Discover now