Per la campagna
camminavo andando
la terra calda, bruciante,
lo scalzo piede
rendea veloce.
Anche l'aria
immobil stava.
Chi non conosce
di pomeriggi
l'accecante sole
dell'estate
non ne conosce
il volto.
Quercia amica
al tuo tronco
spalle fisse
ad occhi aperti
sognavo il mondo,
l'eroina d'esser
di tante storie.
Dal drago rosso
le gonfie spighe
ingoiate erano
poi
colata d'oro
sputava il mostro
nei sacchi aperti.
Il cianciare allegro
d'indaffarata gente
allegria
in cuor poneva.
A sera
la grande tela
di faville punta
nuovo orizzonti
alla mente dava,
domande nuove
a nuovi perché.
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Poesie di una vita
PoetrySono stata incaricata di sottoporvi le poesie di una signora di 82 anni, mia amica, che ha iniziato a scrivere da bambina. È non vedente, perciò mi ha chiesto di proporvi in una raccolta i componimenti scritti durante la sua vita. Carmen Trevisan n...