Cocktail e olive - 1

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Steven era stufo delle provocazioni di Tony.

Perchè erano provocazioni, ne era convinto.

Non stava impazzendo.

No.

Era mezz'ora che Steve stava seduto su quel piccolo divanetto bianco, annoiandosi in quella festa di cui non si ricordava nemmeno lo scopo.

Tony, appoggiato elegantemente al bancone del bar con un gomito, reggeva un Martini nella destra, facendolo roteare di tanto in tanto con un gesto disinteressato.

Era circondato da uomini e donne in abito elegante e sorrisi finti, col fragore della musica e dei chiacchiericci in sottofondo, ma era al centro dell'attenzione, come sempre.

Sembrava che in ognuna di quelle occasioni ci fosse sempre un riflettore puntato su di lui, la luce che si rifletteva nei suoi occhi brillanti e intelligenti.

Ormai erano dieci minuti buoni che il Capitano li fissava, guardando la luce giocarci dentro.

Tony si voltò a parlare con una persona dietro di lui, dando le spalle al soldato.

Indossava un completo nero elegantissimo, che si era da poco fatto spedire dall'Italia. Il tessuto scorreva aderente lungo la schiena, tanto che Steve poteva vedere i muscoli contrarsi quando rideva. La giacca scendeva in due bottoni poco sopra i reni, poi il tessuto cadeva oltre morbidamente, inducendo logicamente Steven a guardare...

No!

Steven distolse ostentatamente lo sguardo, rosso in viso, iniziando a bere da quel bicchiere preso mezz'ora prima e mai consumato.

Su di lui gli alcolici non avevano effetto, ed era, anzi, contro il suo consumo, ma in quel momento anche la semplice azione di bere aveva lo scopo di distrarlo. Non doveva cedere.

Anche se solo il cielo sapeva quanto avrebbe voluto farlo.

Steven sapeva che Tony l'aveva fatto apposta a indossare quel vestito.

Erano settimane che Steve notava quei comportamenti.

Per esempio, due settimane prima, Steven era entrato in cucina e aveva trovato Tony ai fornelli.

Tony Stark stava CUCINANDO!

Lo aveva guardato negli occhi, tirato fuori il cucchiaio e, tenendolo dritto in mano aveva detto a bassa voce: <<Pasta stasera, ok?>>

Steven aveva borbottato un 'si', per poi uscire velocemente dalla stanza per non far notare all'inventore il suo rossore.

Ok, quei pensieri non gli giovavano in quella situazione.

Il mondo diventò immobile quando Steve aveva incrociato lo sguardo di Tony. Il volto di quest'ultimo era arrossato e brillante dalle risate, i capelli leggermente spettinati e un sorriso smagliante. Steve non potè che sorridere di rimando. Un lieve movimento del capo fece avvicinare Tony al bicchiere.

Lo scienziato prese lo stuzzicadenti con le olive del Martini, e, lentamente, se lo mise in bocca, facendolo poi uscire privo dei piccoli frutti verdi.

A Steven sembrò di cadere dalla poltrona, anche se era rimasto perfettamente immobile.

<<Uh uh, birichino Tony.>>

Il frantumarsi del bicchiere del Capitano e il suo piccolo urletto di sorpresa si persero nel casino della festa.

Natasha Romanoff, appoggiata comodamente alla parete poco dietro Steve, guardava entrambi con un'espressione di chi la sa lunga, tenendo nella mano destra un cocktail rosa.

Stony One Shots - Io ci saròWhere stories live. Discover now