Il giorno tanto atteso arrivò, quella sera nessuno dei due era riuscito a dormire, avevamo fatto l'amore, ci eravamo coccolati e sussurrati parole dolci, l'alba era giunta alle porte di Minas Tirith, mi alzai e mi coprii con la vestaglia, così fece Thranduil e senza dire una parola ci vestimmo, avevamo paura di aprire bocca e dire qualcosa di inappropriato, ci sedemmo a tavola e mangiammo, dovevano metterci in forze per la battaglia: << Erwin devo andare a parlare con Tauriel e Legolas, quando finisci raggiungimi, partiamo non appena sei pronta >> detto questo si alzò e mi lasciò da sola, lo guardai uscire dalla tenda: << Maledizione come faccio a dirglielo >> in tutto questo tempo non avevo trovato il coraggio di dirglielo: << Forse è meglio che non glielo dici >> mi voltai e trovai Mithrandir davanti a me: << Thranduil è molto protettivo e non ti lascerebbe andare incontro al tuo destino Erwin >> abbassai lo sguardo, lo stregone poteva avere ragione, ma era così difficile vivere nascondendo le cose a Thranduil: << Ho paura >> gli confessai tutto ad un fiato, mi alzai e mi legai la spada in vita: << Tutti l'abbiamo, la morte è solamente il principio, vedrete che andrà tutto bene >> posò una sua mano sulla mia spalla, come per darmi conforto: << Grazie Mithrandir... andiamo >> uscimmo dalla tenda, trovai Asfaloth già sellato, montai a cavallo e fui affiancata da mio marito: << Non fare niente di stupido è avventato Erwin... andiamo >> lo guardai senza proferire una parola.
Durante il viaggio nessuno parlò, eravamo tutti tesi per la guerra, il cui esito doveva solo essere positivo per noi, dovevamo salvare questo mondo; arrivammo al cancello nero di Mordor: << Legolas, un avvertimento >> ordinò Thranduil, l'elfo scoccò una freccia e si andò a conficcare dentro a un orco che era di guardia, attendemmo, finché non uscì il re stregone: << Pensate di batterci con quel misero esercito? Avete sottovalutato il nostro signore, dietro a questo cancello ci sono legioni di orchi che non vedono l'ora di entrare in guerra >> strinsi le redini del cavallo: << E per di più ci servite Erwin su un piatto d'argento, dovremmo essere onorati per questo, ma non vi risparmieremo >> il nazgûl fece un cenno e tantissimi orchi uscirono da quel cancello nero, come avevo previsto andavamo contro a morte certa: << Livo tangail >> gli arcieri iniziarono a muoversi insieme, presero la freccia e la posizionarono nell'arco, Thranduil alzò il braccio: << Leigooooooo!! >> e scoccarono, molti orchi caddero prima che potessero raggiungere, Thranduil si voltò verso di me e mi mimò un "ti amo", sguainai la spada e Asfaloth si alzò su due zampe: << Lelya Asfaloth >> (andiamo Asfaloth) iniziammo a galoppare verso il nemico, finché non ci scontrammo con gli orchi, la battaglia era iniziata, abbattei gli orchi uni dietro l'altro, finché non caddi a terra, avevano colpito a morte Asfaloth: << Asfaloth >> urlai, il mio amato cavallo, ripresi a combattere più arrabbiata che mai: << Non avete speranze di vincere, non avete un esercito all'altezza a quello di Mordor >> alzai la testa e i nazgûl erano tutti sul cancello: << Prova a parlare dopo aver visto questo >> urlai ai nazgûl mentre infilzavo un orco: << I tári o Gondor i caned, taethol faiti >> (la regina di Gondor vi chiama, attaccate fantasmi) e dal nulla apparvero i fantasmi: << Vediamo se ora l'esercito di Mondor è pari a questo >> lasciai i miei compagni indietro ed entrai nelle mura di Mordor, ero seguita dai fantasmi, mi voltai e dietro di me avevo Legolas e Tauriel: << Finalmente ci incontriamo >> mi girai e davanti a me avevo Sauron: << Dammi ciò che è mio e muori >> indietreggiai, stavo tremando, questo non l'avevo previsto: << Quel potere non ti appartiene Sauron >> iniziammo a combattere, era troppo forte, ogni suo colpo mi faceva perdere l'equilibrio, dovevo tenere Andúril con due mani, per non perderla, ma era tutto inutile, mi disarmava, correvo a prendere la spada e tutto iniziò da capo, dovevo far qualcosa: << Non mi farò fregare di nuovo da quella spada >> se n'era accorto, mi disarmò e persi l'equilibrio, caddi vicino alla spada, la presi per il fodero, la stavo per rialzare, ma Sauron la spezzò con il piede, a quel punto indietreggiai, finché non toccai con la schiena una roccia, respiravo a stento, si avvicinò
e mi prese per il collo e mi tirò su: << Stupida, credevi davvero di battermi? Ora prenderò ciò che è mio >> appoggiò una mano sul mio petto e iniziò a recitare una frase, non capivo ciò che diceva, sentivo le forze abbandonarmi; quando ebbe finito mi buttò a terra, estrasse la sua spada, non so perché ma il mio sguardo lo posai su Legolas che si trovava circondato dagli orchi
si dimenava per potermi raggiungere e cercare di salvarmi, ma in un attimo sentii la spada di Sauron conficcarsi dentro al mio ventre: << Stupida, credevi davvero di battermi, ora ridurrò questo mondo sotto il mio controllo >> sentivo il cuore battere sempre più piano, gli sorrisi: << S-s-sei tu lo stupido, s-s-sei c-c-caduto nella n-nostra t-t-trappola >> tossii e sputai sangue, Sauron rimosse la spada dal mio ventre: << Cosa stai insinuando? >> mi ritirò su per il collo, mi aggrappai al suo braccio possente: << T-t-tu m-m-morirai una volta p-p-preso il m-m-mio potere... v-vai all'inferno b-b-bastardo >> stavolta mi conficcò la spada dritta verso il mio cuore, mi lasciò cadere e buttò via la spada.
POV THRANDUIL
Ero riuscito a entrare dentro al cancello nero di Mordor e quello che vidi non mi piacque: Sauron che teneva su per il collo Erwin e dopo neanche qualche minuto la trafisse al cuore, mi sentii mancare, estrasse la spada e la buttò per terra, corsi verso a quel maledetto, ma una luce mi accecò, lì dove regnavano le tenebre, ora giungeva la luce e faceva brillare Sauron: << Maledetta... che mi succede? >> cercò di dirlo a Erwin, ma lei ormai era morta ed io non avevo fatto nulla per salvarla; il corpo di Sauron di contorse, ed esplose in mille pezzi, ma non era tutto, quei miliardi di pezzi del nemico andarono a fuoco, finché non rimase più nulla, corsi verso il corpo senza vita di Erwin e m'inginocchiai, l'abbracciai più forte che potevo, le lacrime iniziarono a rigare il mio volto, accarezzai il suo viso privo di vita: << T-ti prego, torna da me Erwin >> l'iniziai a riempire di baci, ma nulla, provai a farle la respirazione bocca a bocca, ma non funzionò: << Padre... è-è morta >> mi girai e trovai mio figlio inginocchiato di fianco a me che piangeva: << No, non è morta, vedi sta respirando ancora >> e indicai il corpo di Erwin, ma era fermo immobile: << Padre è solo la vostra impressione >> non accettavo il fatto che fosse morta, non volevo lasciarla da sola, così la presi in braccio e la portai all'accampamento, dove l'avrei lavata e vestita personalmente, nessuno doveva avvicinarsi a lei e cercarla di seppellirla; arrivai all'accampamento e la depositai lentamente sul letto, dove la sera prima avevamo fatto l'amore, solo dopo sentii le gambe cedermi e vidi la stanza girare, sarei caduto a terra se mio figlio non mi avesse preso in tempo, poi il nulla.Angolo autrice: ecco a voi il penultimo capitolo di questa storia... ahimè siamo giunti al termine di questa favolosa storia d'amore, ma cosa accadrà nel prossimo capitolo? Lo scoprirete stasera a tra poco lettori.
YOU ARE READING
My king's love
Fantasy[COMPLETA] Erwin, figlia di Aragorn e Arwen, viene mandata in un altro mondo quand'è ancora in fasce, per non essere coinvolta con la guerra della Terra di Mezzo. Quando farà ritorno nella sua terra natia, la guerra non è finita, farà la conoscenza...