LSD

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-Insieme al trip vissuto grazie alla ketamina, quello con l'LSD è stato il viaggio più particolare, interessante e folle che io abbia mai vissuto-

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-Insieme al trip vissuto grazie alla ketamina, quello con l'LSD è stato il viaggio più particolare, interessante e folle che io abbia mai vissuto-

Ho fatto uso di LSD perché ne ero davvero interessato. Una sostanza che fa vedere cose inesistenti provenienti dal proprio subconscio non può non incuriosire. Personalmente l'ho vissuta come un modo molto efficace per psicoanalizzarmi.

Era un venerdì sera quando sono tornato a casa con un cartoon di LSD. Ricordo che vi era raffigurata una faccia di cane con la lingua di fuori, mentre nelle pupille una sorta d'illusione ottica.
Dopo cena ho detto ai miei genitori di avere sonno e gli ho dato la buonanotte. Ho lasciato che il cartoon si sciogliesse sulla lingua e ho ansiosamente aspettato, disteso sul letto, che gli effetti si manifestassero.
Non ricordo esattamente quanto tempo fosse passato ma penso circa mezz'ora: il mio trip con l'LSD comincia.
Inizialmente ho avuto una forte tachicardia e mi sono subito preoccupato. Dopo ciò la mia mente si è annebbiata e la vista offuscata, e il mio corpo sembrava schiacciato da una specie pressa; mi sentivo chiuso, di non avere una via di scampo.
Ho pensato che alzandomi in piedi questa sensazione sarebbe potuta cessare e di fatti questo è successo: tirandomi su dal letto ho avvertito una specie di sgretolarsi generale della "pressa" e ho sentito che tutti i pezzi di questa mi scendevano dal corpo rotolandomi addosso e cadendo infine a terra.
Dopodiché, ridendo stupito, sono andato in camera dei miei genitori cercando la sigaretta elettronica e, dopo averla trovata, stavo tornando in camera passando per il corridoio quando questo mi si restringe letteralmente addosso provocandomi una forte claustrofobia.
-A mente lucida ho pensato che tutte queste sensazioni di clausura siano attribuibili alla mia forte necrofobia (ossia terrore della morte, destino di eterna incoscienza da cui nessuno può scappare)-.
Appena la claustrofobia si è fatta soffocante, sono corso in camera e tornato a letto.
Ecco qui che ho cominciato a vedere in modo sempre più offuscato e il fatto che gli oggetti nella stanza avessero iniziato ad assumere forme più o meno slargate ha favorito il manifestarsi di una forte derealizzazione.
Poco dopo aver chiuso gli occhi mi sono sentito leggerissimo, sembrava quasi di volare. In pochi minuti ecco che comincio a intravedere delle forme geometriche cui si curvavano i lati. A loro volta questi hanno iniziato a svilupparsi: prima si facevano più spessi, poi più sottili, più lontani o più vicini, poi ondeggiavano a ritmo di musica.
Quando ho sollevato nuovamente le palpebre ho notato, con mio grande stupore, che queste linee si sviluppavano sul soffitto della mia camera da letto occupando sempre di più la mia visuale; dopo ciò mi sono sentito la testa davvero bollente e sono andato in paranoia. Il mio cuore è impazzito in una tachicardia allucinante.
Fortunatamente, nell'arco di pochi minuti mi ha pervaso il sonno e mi sono addormentato, per poi svegliarmi alle due del pomeriggio completamente lucido. Non ho mai avuto dei "ritorni" delle allucinazioni provate.

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