CAPITOLO 15

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LORENZO

  - Dove vuoi andare?- le chiedo quando saliamo in macchina. Lei alza le spalle- Non saprei, non in posto elegante

  - Perché no?- chiedo.

  - Ho addosso dei vestiti bruttissimi. Potevi avvisarmi, così mi mettevo qualcosa di decente.

La guardo per vedere come si è vestita: la maglia è quella di una sagra di paese e i pantaloni sono larghi e sformati, ma è comunque bellissima.

  - Scusa, ero sicuro che, se ti avessi avvisato, non saresti mai uscita con me. Ho ragione?

Lei non risponde e guarda fuori dal finestrino con lo sguardo assorto nei suoi pensieri. Decido di non insistere perché mi accorgo di essere stato troppo duro con lei.

MARGHERITA

Ha perfettamente ragione: se mi avesse avvisata in anticipo avrei sicuramente trovato una scusa per non uscire con lui. Ma non posso dirglielo, non voglio si offenda.
Sento la sua mano calda stringere la mia. Il primo impulso è quella di toglierla, ma la sua presa è forte così lascio perdere.

  -Ti va bene se andiamo a casa mia?- mi chiede. Annuisco. Lì sarò meno in imbarazzo vestita così. Quando Francesca è venuta a chiamarmi pensavo che fosse venuta a trovarci una delle ragazze, non mi immaginavo di trovarmi davanti a lui. Dopo dieci minuti ci fermiamo davanti ad un appartamento alto otto piani, giallo chiaro con le finestre bianche. Lui mi lascia la mano e scendiamo dalla macchina. Saliamo fino al quinto piano in ascensore ed entriamo nel suo appartamento.

  - Accomodati pure sul divano, torno subito- mi dice prima di sparire in un'altra stanza. Mi siedo e mi guardo attorno curiosa. La stanza è un po' spoglia, ma è comunque accogliente. Me la immaginavo totalmente diversa.

  - Ciao, non sapevo che tu fossi qui- dice Matteo sedendosi in fianco a me.

  - Ciao, mi ha invitata Lorenzo.

Anche se non mi piace cerco di essere gentile con lui.

  - Come te la cavi a scegliere mobili?- mi chiede.

  - Perché?

  - Prima rispondi alla mia domanda.

  - Non lo so, penso bene- rispondo confusa.

  - Lore! Ho trovato chi sceglierà i mobili insieme a te- grida lui. Lorenzo torna in salotto con due bicchieri di succo di frutta.

  -Di chi stai parlando?- chiede lui. Matteo mi indica-È una ragazza ed è tu amica

  - Hai voglia di venire con me a comprare mobili per la casa? Matteo odia andare all'ikea e non si fida a mandarmi da solo- Lore mi porge uno dei due bicchieri.

  - Lui non ha per niente buon gusto e io voglio che la mia casa sia bella- spiega Matteo.

  - Em, ok- rispondo e poi bevo un sorso di succo, è alla pesca.

  - Ti faccio fare un giro della casa così vedi cosa manca- mi dice Lore.

LORENZO

Per un istante temo che si rifiuti di venire con me a comprare dei mobili. Vedo l'incertezza dipinta sul suo viso d'angelo, ma per fortuna accetta così le propongo di fare un giro della casa.

Per prima cosa le mostro la cucina, la stanza che mi piace di meno.

  - Io e Matteo odiamo questi mobili.

  - Se vuoi possiamo prendere le misure e comprarne di nuovi.

  - Ok, doveri avere un metro da qualche parte. Questa sera misuro quanto é grande- dico.

Le mostro anche le altre stanze, lei prende nota di ciò che manca su un foglio di carta. Sembra di diverti ad arredare l'appartamento e io le lascio carta bianca. Mi fido dei suoi gusti.

  - Mancano solo camera mia e la sala giochi,  quale vuoi vedere per prima?- le chiedo quando usciamo dal bagno.

  - La sala giochi- risponde lei senza incertezze.

La porto nella stanza in cui io e Teo abbiamo sistemato un tavolo da pin pong e uno da calcetto. Un sorriso smagliante le compare sul viso e entusiasta mi chiede- Facciamo una partita a calcetto?

  - Certo- dico prendendo una pallina.

  Giochiamo una partita e vince lei, non immaginavo fosse così forte. All'inizio volevo farla vincere solo per farla contenta, ma fin da subito ho capito che è più brava di me.

  - Sei proprio una schiappa!- mi dice ridendo.

  - No, sei tu che sei troppo forte!

-Ho un fratello, da piccoli giocavo contro di lui.

- Vuoi fare un'altra partita?- voglio osservarla ancora mentre si diverte.

  - Dopo, prima devo insegnarti a mettere le lenzuola.

  - Lascia stare, ci penso io più tardi.

  - Ci vogliono solo dieci minuti

L'accontento e la porto nella mia stanza. Margherita raccoglie le lenzula da terra e con grande facilità inizia a farmi il letto, mentre mi spiega cosa bisogna fare. Vedere lei all'opera fa sembrare tutto più facile.

  - Hai visto come si fa?- chiede quando ha finito.

  - Si, grazie mille

  - Dovrai imparare da solo.

  - Già- dico avvicinandomi.

É così bella che vorrei baciarla. Le prendo una mano e la tiro dolcemente verso di me,  avvicino il mio viso al suo, ma lei arrossendo si scosta bruscamente e mi dice- Si è fatto tardi, mi potresti riportare a casa?

  - Va bene- dico dispiaciuto.

Mi dispiace portarla a casa così presto, volevo stare ancora un po' in sua compagnia. Sapevo che non avrei dovuto tentare di baciarla, ma non ho resistito. Non faccio altro che pensare alle sue labbra immaginando quando siano morbide e belle da baciare.

  - Scusa- dico una volta saliti in macchina.

  - Per cosa?

  - Per prima, ho sbagliato. Non avrei dovuto provare a darti un bacio.

  - Non importa

  - Restiamo comunque amici, vero?- chiedo. Non posso rinunciare a lei.

  - Si, ma per favore non provarci più.

  - Sono così brutto?

  - No, non è per quello.

  - Mi puzza l'alito?- tenti di buttarla sul ridere.

  Lei ridacchia e mi dice di no.

  - Allora qual é il problema?

  Lei sospira e non risponde subito.

  - In passato ho sofferto parecchio per alcune storie finite male e non voglio stare ancora male- dice seria.

  Io non ti farò del male, bellissima Marghe. Anche se ti sembrerà strano io tengo a te come se fossi il tesoro più bello del mondo perché non troverò facilmente un'altra ragazza come te. Tengo tutti questi pensieri per me è mi limito a dire- Mi dispiace

  - Resteremo sempre e solo amici?- chiede.

  - Si- dico provando a sorridere. Mi sono fregato con le mie stesse mani. Ho appena promesso che fra noi ci sarà solo amicizia. Fantastico, mi sono innamorato di lei e non posso dirglielo.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora