CAPITOLO 11

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LORENZO

Torno da Margherita con due grossi coni gelato.

  - Grazie- dice prendendone uno. Inizia a mangiarlo con gusto.

  - Qui fanno il gelato più buono di tutta Milano- di solito vengo sempre qui a comprarlo.

  - Io non vengo mai da queste parti.

  - Sei nata qui?

  - No, mi sono trasferita perché volevo essere indipendente. Tu invece?

  - Io abito qui fin da quando sono nato.

Restiamo in silenzio e io la osservo mentre mangia. Si è sporcata gli angoli della bocca col gelato. Invece di farmi ridere, mi fa ancora più tenerezza perché sembra una bimba piccola.

  - Hai un po' di gelato agli angoli della bocca- le faccio notare gentilmente.

Lei arrossisce e si pulisce subito con un tovagliolino di carta. -Mi succede spesso. Sono l'unica ragazza sul pianeta terra che non sa mangiare un gelato senza sporcarsi.

  Sorrido e anche lei mi sorride a sua volta.

 
MARGHERITA

  - Siamo quasi arrivati. Ora devi girare a sinistra- spiego a Lorenzo- E ora ancora a sinistra, casa mia è quella gialla sulla destra.

  - Carina. Abiti da sola?-mi chiede.

  - No, con Francesca. È la mia migliore amica da anni, si è trasferita qui con me.

Lui ferma la macchina proprio davanti alla porta - Ho chiesto perché sarebbe pericoloso per una bella ragazza come te abitare da sola.

  - È un complimento?- mi inforno.

  - Credo di si

  - Grazie- dico- per il complimento e per la bella serata che ho trascorso con te.

  - Anche io mi sono divertito. Dovremmo uscire ancora insieme qualche volta.

  - Ok, ma senza Michela e Matteo - Non voglio ci piantino di nuovo in asso.

Lui inizia a ridere, ma acconsente. 

  - Buonanotte- dico sorridendo.

  - Al massimo buongiorno-dice indicando l'orologio che segna le due e trentasette. Non mi ero accorta che fosse così tardi.

  - Buongiorno- scherzo aprendo la portiera della macchina.

  - Buongiorno- mi saluta.

Scendo dalla macchina e cerco le chiavi nella borsetta. Apro la porta e mi giro a guardare la strada. Lui è ancora lì sulla macchina che mi guarda. Lo saluto con la mano e entro in casa. Quando la porta é chiusa alle mie spalle sento il rumore  della macchina che si allontana. Che carino. Ha aspettato che fossi entrata. Salgo le scale quasi saltellando e raggiungo la porta del mio appartamento. Apro la porta con le chiavi ed entro con un sorriso stampato sulla faccia. Senza far rumore appoggio la borsetta sul tavolino in salotto e vado in bagno. Mi strucco con calma e mi lavo i denti, ma uscendo faccio cadere accidentalmente l'astuccio che contiene gli smalti di Francesca. Ovviamente fanno molto rumore. Sento la porta della camera da letto della Fra che si apre all'improvviso.

  - Scusa Fra- dico.

  - Cosa è successo?

  - Non volevo svegliarti. Per sbaglio ho fatto cadere questo- dico raccogliendo l'astuccio.

  - La solita pasticciona. Sei appena tornata?

  - Si, ma sono stanchissima quindi vado a nanna- dico sbadigliando.

  - No carina. Mi hai svegliata e ora mi racconti tutto.

  - Ma sono quasi le tre- protesto, sto morendo di sonno.

  - Se sei stata in giro fino ad adesso, vuol dire che ti sei divertita quindi mi devi raccontare tutto- dice trascinandomi in salotto e facendomi sedere sul divano. Inizio a raccontare.

  - Proprio quel Lorenzo che ti ha salvata dagli ubriachi?

  - Già, proprio lui- dico sorridendo e riprendo a raccontare.

  - Cosa? Michela ti ha lasciata da sola con uno sconosciuto?- mi interrompe di nuovo Francesca

  - Si. All'inizio mi sono arrabbiata pure io, ma la devo ringraziare. Mi sono divertita ad andare in giro con Lorenzo

  - Allora ti è piaciuto uscire con un ragazzo?

  - Mi ha pure chiesto di vederci ancora qualche volta.

  - Wow Marghe! Hai fatto colpo.

  - Ora che ti ho raccontato tutto posso andare a dormire?

  - Si, ma solo perché ho molto sonno pure io.

  - Grazie- dico ridendo.

  - Notte Marghe

  - Notte- dico e vado in camera mia. Nonostante sia molto stanca faccio fatica ad addormentarmi perché continuo a pensare a Lorenzo. Quel ragazzo fa tanto il duro, ma in realtà è dolce e gentile, mi sono divertita con lui.

LORENZO

Quando la porta si richiude dietro di lei schiaccio il piede sull'acceleratore e parto. Mi sono divertito parecchio questa sera. Margherita è una ragazza dolce e divertente. Non ce ne sono molte come lei in giro. Devo ringraziare Matteo e la sua stupida scommessa perché grazie a lui l'ho rivista. Non so cosa mi succede, ma con lei mi sono sentito diverso. Non mi importa di fare il duro in sua compagnia, mi interessa solo farla felice. Sono stato stupido a non chiederle il numero di telefono. Non importa, domani sera andró al bar dove lavora assieme ad un po' di amici e me lo procureró. Non vedo l'ora di rivederla. Quella ragazza mi attrae come un calamita, non posso starle lontano. Con la sua semplicità e la sua gentilezza mi ha conquistato.

Ti amo ma non possoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora