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Rick

Eseguo gli ordini del capitano e svolgo un giro di ricognizione intorno ai confini del regno. Individuo quasi subito Orchidea nei pressi di una scogliera sottomarina, d resto è impossibile non notarla. La vegetazione intorno a lei è rinsecchita ed è impegnata in un teatrale rito di evocazione delle creature oscure. Lo scenario è spaventoso. Gli spiriti maligni escono dalle spaccature createsi nell'arido fondale e fluttuano tra le acque fino a penetrare nel regno di Thot; si muovono lentamente, non sembrano ancora pronte ad attaccare.

Individuo anche Naja. È accucciata dietro uno scoglio con le ginocchia raccolte sul petto, sembra nascondersi dalle oscure figure. Orchidea continua a pronunciare la macabra cantilena e mantiene un'espressione terrificante, come di chi è posseduto dal male. Vorrei intervenire ma devo restare calmo, da solo non ho alcuna possibilità di vincere. Neppure posso portare via Naja, non riuscirei tenerla in vita con la mia magia e, tra l'altro, è sorvegliata dalla tre sirene ancelle e da un muscoloso tritone che riconosco essere Rabyt; quel tonto osserva estasiato la sua adorata regina.

D'un tratto, uno scossone sotto i piedi mi fa perdere l'equilibrio e il fondale vicino a Orchidea inizia a gonfiarsi fino a rialzarsi di parecchi metri. Temo ciò che sta per accadere.
Anche Naja è terrorizzata. La osservo mentre si tocca lo stomaco come per reprimo un conato di vomito.

"Ancelle," urla furiosamente Orchidea, facendole trasalire.

Le tre si precipitano al suo cospetto, mantenendo il capo chino in segno di reverenza. Orchidea rivolge lo sguardo verso Naja rimasta a terra accanto a Rabbyt.

"Naja, anche tu sei una mia ancella. Quando ti chiamo devi correre subito." Il tono di Orchidea è sempre più odioso.

Naja si alza e inaspettatamente affronta la sua tiranna.

"Non sono una tua ancella. Non abbiamo ancora perso."

"Mia cara, la ciurma di capitan Andy è entrata senza resistenza nel regno di Thot. Ciò vuol dire che il capitano ha occupato il trono o che ha stretto un accordo con Nathan. In ogni caso, i pirati mi hanno escluso dal gioco e, pertanto, sono libera di cambiare i patto."

Orchidea si avvicina a Naja con aria maligna, ride di lei e la contempla attentamente. Ho un brutto presentimento.

"Devi rassegnarti al fatto che sei diventata una mia ancella," prosegue Orchidea con perfidia, "ma prima che il tuo destino si compia, voglio rivelarti che quando hai chiesto la mia protezione hai realizzato una parte importante del mio piano. Solo grazie a te potrò completare l'evocazione del Demone Supremo relegato al centro della terra da centinaia di anni."

"Puoi usare le altre ancelle per il tuo oscuro rituale," replica Naja, stringendo i pugni con rabbia.

"Se usassi quelle tre dementi il demone mi si rivolterebbe contro. È uno spirito esigente ed è attratto solo da cuori puri. Tu sei perfetta."

Sotto lo sguardo terrorizzato di Naja, Orchidea, inizia a cantilenare un inquietante rito evocatore, agitando le braccia con frenesia.

"Suprema creatura, ascoltami. Questa giovane donna ha vissuto una vita di stenti e di fame, eppure non ha mai smesso di sorridere al prossimo; ha subito violenze orribili, eppure ha perdonato i suoi carnefici in nome di Dio; hanno ucciso sua madre come una bestia, eppure non brama vendetta; ha assistito a crimini cruenti e hanno cercato di piegarla a un altro Dio in cambio della salvezza, ma lei è rimasta integerrima e non ha mai perso la speranza."

"Non ho mai perso la speranza?" sbotta Naja, interrompendola, "ma se mi sono vigliaccamente suicidata. Non vado bene per il tuo rituale."

Orchidea ride con fare maligno e afferra Naja per un braccio, conficcandole le unghie nella carne, col chiaro intento di diffondere il suo sangue tra le acque; poi le parla lentamente procurandole ferite molto più dolorose.

DARK STAR 2 Where stories live. Discover now