Parte 22

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-Iseul!-

Avrebbe voluto così tanto urlare quel nome, la voce della sua anima stava gridando e si sentiva svenire nel vedere quella scena. La ragazza che amava era accanto al suo più acerrimo nemico, lei sembrava non accorgersi del pericolo che trasmetteva la sua figura.

"Finalmente sei qui. Possiamo iniziare la riunione"

Si sforzò al massimo per non far trasparire nessuna emozione dalla propria voce. Si sedette al capo della tavola e guardò assottigliando gli occhi la coppia di lupi che fece lo stesso.
Inevitabile, il suo cuore e la sua più completa attenzione andarono verso la ragazza accanto a Jongin, innocente mentre passava lo sguardo su tutti i presenti.
Era bellissima, stretta in quei vestiti perfetti. Bellissima.

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Mi sentivo a disagio.
In una grandissima e sconosciuta stanza di un castello altrettanto grande, in mezzo a tantissimi ragazzi che sembravano usciti da una storia fantasy.
Deglutii sistemandomi con tutta l'eleganza che avevo in quel momento al mio posto, lo sguardo sulle cosce e le mani che tremavano.
Anche guardando tutte le persone accanto a me, non riuscii a riconoscere neanche un tratto.
Però, all'improvviso, quando i miei occhi incontrarono quelli del ragazzo a capo tavola, il mio cuore si fermò per due volte di fila. Era lo stesso ragazzo che avevo visto nella mia mente. Stesse labbra, stessi capelli...stesso viso.
L'unica differenza era che non sorrideva, era serio...e soffriva internamente.

Ruppi immediatamente il contatto visivo, abbassandolo con un leggero rossore sulle mie guance.
Chiusi per qualche attimo gli occhi, attimo che mi parve infinito. Iniziava a girarmi la testa.

"Non pensi di star giocando con delle regole sporche?" Iniziò il discorso il ragazzo con i capelli scuri.

"Tra noi non è mai esistita la lealtà. Mai" rispose Jongin, sistemandosi sullo schienale della sedia. "Non vedo il motivo per cui io mi debba comportare così"

"È semplice. Voi lupi avete una storia molto contorta...molto difficile" sentenziò l'altro con lo sguardo fisso verso l'Alpha. "Io invece l'ho capita benissimo. E so anche come finire tutta questa messa in scena"

Io, che ero vicina a Jongin, potei giurare di averlo visto trasalire e cambiare espressione, il piccolo sorriso che sembrava vittorioso si trasformò in una maschera di serietà.

"Non c'è nessuna menzogna. Smettila di attirare a te l'attenzione."

"Jongin, tutta la tua vita è una menzogna. Continui ad usare altre fonti per cercare di salire gli scalini, non sai procurarti la fedeltà attraverso le tue parole e vuoi la forza!"

Il ragazzo dai capelli neri batté con forza un pugno al tavolo, temetti che si rompesse sotto quel colpo. Sobbalzai sbattendo un paio di volte le palpebre, non dissi nulla.
La mia mente era andata in tilt già dalla prima frase, non capivo che ruolo avessi io in quel raduno. Mi sembravano scene di un film, irreali...eppure ero lì, era tutto vero.

La riunione andò avanti per altre due ore, estenuanti. Alla fine di essa, la testa mi stava scoppiando.
Avevo ancora dei dubbi, pensavo che Jongin mi avesse portata lì solo per fare bella figura, mi fidavo delle parole dell'altro ragazzo e non delle sue...qualcosa mi spingeva ad andare contro l'Alpha.
Appena finite quelle due ore, tutti si alzarono dalle sedie per tornare nelle proprie abilitazioni. Rimasimo solo io, Jongin e il giovane che doveva essere il Re dei Vampiri. Non conoscevo ancora il suo nome, durante la riunione non avevano spicciato parola riguardo le loro identità.

"Jongin" lo chiamò andando verso di lui. "Dimmi la verità: fin dove vuoi arrivare?"

"Te l'ho detto molto tempo fa"

Avevo già notato da prima che stava iniziando a rispondere con frasi vaghe alle domande molto serie del vampiro, il motivo non lo sapevo.
Con una mano mi spostai i capelli su una spalla, sospirando. Non mi interessavano più i loro discorsi, iniziai a pensare che fossero perdite di tempo.

"Comunque, Namjoon e Taehyung ti dovevano parlare. Si trovano in biblioteca" cambiò argomento il vampiro.

"Ho capito. Youngjae-ah, portala via" disse poi verso Youngjae.

Il ragazzo venne verso di me e mi prese per un braccio, stringendo il giusto per non farmi scappare. Jongin intanto andò via, da quanto avevo capito da due vampiri chiamati Namjoon e Taehyung.
Voltai il capo verso il ragazzo con i capelli neri: anche lui mi guardava e stringeva lungo i fianchi le mani in due pugni, così forte da far sbiancare le nocche.
Deglutii riprendendo a guardare davanti a me, a camminare con passo abbastanza svelto accanto al lupo.
Nessuno dei due proferì una sola parola.

"Ascoltami" ruppe lui il silenzio, appena svoltato l'angolo.

Non mi aspettavo quel rude ritorno alla realtà, quindi sussultai guardandolo, aspettando che parlasse.

"Ti farò un grande favore, ma non voglio nulla in cambio. Sia chiaro, non lo faccio perché mi fai pena o perché mi sei simpatica. Lo faccio solo perché voglio che mio fratello cambi comportamento"

Inclinai il capo fermandomi di colpo, facendo di conseguenza bloccare anche Youngjae.

"Non capisco...in che cosa mi devi aiutare?"

Portò una mano in mezzo ai capelli per spostarli dal viso, sembrava un po' preoccupato e combattuto.

"Posso aiutarti a recuperare la memoria"

||ᴛʜɪs ɪs ᴍʏ ᴠᴀᴍᴘɪʀᴇ [Park Jimin] ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora