capitolo 3

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Il giorno seguente mi sveglio di soprassalto, non ho dormito un granché.
«Clarke» Raven entra nella mia tenda.
«Siamo pronti» dice, la seguo fuori dalla tenda. Sono tutti radunati intorno al falò, indecisi sul da farsi.
«Combattiamo» dice qualcuno.
«Spostiamoci» qualcun altro. Continuano così da stamattina.
«Troveremo un accordo» dico infine, placando gli animi.
«Che tipo di accordo?» chiede Raven.
«Non lo so, ma proviamoci» affermo alzandomi.
«Dove vai?» interviene Bellamy.
«A sistemare le cose» mi dirigo a passo deciso verso il bosco. Mi faccio strada fino a raggiungere il posto di ieri.
«Lexa!» grido.
«So che sei qui, ho bisogno di parlarti!» continuo girandomi a destra e sinistra. Una freccia mi passa vicino all'orecchio, per andare a schiantarsi contro la corteccia di un albero. Tiro fuori la mia pistola, non pensavo fosse così ostile con me. Vedo alzarsi da un cespuglio un uomo, un guerriero. La mia espressione cambia, completamente. In un secondo fa saltare in aria la mia pistola, per poi scagliarsi contro di me con la spada. Mi butta a terra, cerco di respingerlo, nel farlo mi taglio profondamente i palmi. Sento scoccare un'altra freccia, questa volta colpisce le mani del mio aggressore. Si accascia accanto a me. Ho gli occhi socchiusi dal dolore, non riesco a muovermi. Vedo Lexa e un altro guerriero venire verso di noi. Si fermano vicino al suo corpo.
«Jomp em op en yu jomp ai op» dice, rivolta a lui. Gli punta la spada alla gola, mentre l'altro guerriero mi aiuta ad alzarmi. La guardo confusa.
«Spetta a te ucciderlo, Clarke» conclude, porgendomi la spada. La prendo tremante. Mi rifiuto di farlo, non sono nelle condizioni. Di fatti la spada mi cade di mano poco dopo, piena di sangue. Lexa fa un cenno al suo accompagnatore che porta via il mio aggressore, per poi avvicinarsi a me.
«Devi medicarti.» mi dice, prendendomi le mani. Non le ritraggo.
«Voglio chiederti un accordo» le dico, mentre mi fascia le mani.
«Cerchiamo di vivere pacificamente» continuo, non ottenendo risposta. Alza lo sguardo incontrando il mio.
«Non è possibile» dice, riabbassando la testa.
«Si che lo è!» esclamo, questa volta ritraendo le mani. Alza nuovamente la testa.
«Avevamo un accordo»
«E io te ne propongo un altro»
«Non posso accettarlo»
«D'accordo» rispondo seccata tornando sui miei passi. Arrivo velocemente all'accampamento, sono ancora tutti seduti.
«Beh?» chiede Murphy mentre prendo posto.
«Sono ostili con noi, non accettano compromessi, l'unica soluzione è quella di andare altrove» dico massaggiandomi le tempie. Raven guarda le mie mani, poi si rivolge agli altri.
«Allora dovremo combattere» afferma. La guardo stupita mentre si alza un coro di approvazione.
«Non combatteremo!» esclamo.
«Clarke non abbiamo scelta. Camminare senza una meta sarebbe rischioso per tutti»
«Combattere non lo è?»
«Non se vinciamo» interviene Bellamy.
«Non sappiamo quanti sono, ci osservano da giorni, sicuramente siamo accerchiati» osservo cercando di far cambiare idea a tutti.
«Abbiamo armi potenti, questi problemi li risolveremo in seguito. Non vogliono la pace, allora avranno la guerra.» afferma lui procurando un altro coro di approvazione. Mi alzo stanca e mi dirigo verso la mia tenda, ho sentito abbastanza. Se attacchiamo ora, l'ultimatum si spezzerà e per inferiorità numerica perderemo, dobbiamo aspettare il resto dell'arca se vogliamo davvero combattere. Mi distendo sul mio letto e in pochissimo tempo mi addormento.

Se vi va guardate il video, è un edit su loro due, penso renda di più vedendo i personaggi muoversi e dialogare

To the moon and back Where stories live. Discover now