Capitolo 14

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Cande POV

Lascio un bigliettino a Ruggero che è ancora nella hall impegnato con la conferenza e mi dirigo verso la casa di questa famiglia 'misteriosa' ; riesco fortunatamente a trovare subito il palazzo, poiché si trova proprio sulla strada. Busso al citofono dove leggo il loro cognome, ma nessuno risponde e aprono direttamente il portone. Salgo le scale con una sensazione strana, quasi di paura... non so per quale motivo, ma non ho molta fiducia nel padre del bambino, soprattutto per come mi è sembrato al telefono. Suono il campanello e dopo nemmeno due secondi mi apre proprio lui, vestito molto elegante tra l'altro. 

–Ciao. Entra- mi dice facendomi spazio. -Scusami, ma c'era stato un imprevisto: devo correre a cena dalla mia compagna e l'avevo completamente dimenticato. E' la prima volta che incontro i suoi e non vorrei fare figuracce...- comincia a spiegarmi praticamente tutto senza che io gli abbia chiesto nulla.

–Ok, non si preoccupi. Ehm... il suo nome?- indico il bambino che ci sta fissando. 

–Oh, lui è Giacomo e io sono Stephan. Qualsiasi cosa, chiamami; io cercherò di rientrare per le 23 massimo. La cena è già pronta sul tavolo. E... va bene per te 10€ l'ora?- 

-Sì, credo di sì...- Non avendo mai fatto la babysitter non so quali siano gli standard di prezzo. 

–Ottimo. Allora vado. Scusami ancora, e grazie- mi sorride cordialmente. 

Appena chiude la porta cerco di capire cosa stia facendo il figlio, e mi sembra un bambino tranquillo e taciturno. 

–Allora, ehm... resteremo da soli per le prossime 4 ore. Cosa vorresti fare di bello?- 

-Guardare la tv- sussurra col capo calato.

–Ok, se vuoi guardiamo la tv, ma possiamo anche fare un bel gioco di società. Ti va?-

-Boh- continua a tenere gli occhi rivolti al pavimento. 

–Sei sempre così tranquillo o hai sonno?- 

-Mi manca mamma- 

Stavolta mi parla guardandomi negli occhi, ed è proprio nei suoi occhi che riesco a scorgere della malinconia. 

–Oh... mi dispiace... non la vedi da molto?- 

-78 giorni. Doveva accompagnarmi a scuola, ma poi la mattina dopo non c'era più.- 

Mi guardo intorno per capire se c'è qualche foto della madre e intuire se è morta oppure no; sulle mensole, però, non c'è nulla, ci sono solo foto di Giacomo o di Stephan. Capisco, a quel punto, che la donna li ha abbandonati. 

–Sai, anche io non vedo da molto tempo la mia famiglia, ma a volte mi metto a pensare ai momenti belli che ho passato con loro e lì sono felice, perché mi ricordo di tutto ciò che di bello mi ha lasciato- cerco di rincuorarlo. –Anche tu dovresti fare lo stesso. Ricordati di tutte le cose belle che hai fatto con la tua mamma, così riuscirai sicuramente a sorridere.-

-Papà dice che ora lui è felice con un'altra ragazza e che io devo accettarlo.-

-Se tuo padre è felice, sei felice anche tu, vero?- Annuisce. –Allora sii felice per lui- 

-Va bene, grazie... come ti chiami?- 

-Cande- sorrido. 

–Grazie Cande.-


Ruggero POV 

Stasera è il mio primo giorno di lavoro. Non so a che ora tornerò però. Ti amo. Ho trovato questo biglietto di Cande accanto alla tv e decido di chiamarla per sapere come sta e com'è andato il 'colloquio', ma ha la segreteria. Così, mangio qualcosa e accendo la tv per guardare un film. Il tempo vola e, infatti, a mezzanotte provo a richiamare Cande, ma ancora nulla. Comincio a preoccuparmi sul serio stavolta, soprattutto perché dovrà tornare da sola così tardi. Prendo le chiavi della moto e decido di andare a prenderla, ma è lei ad anticiparmi aprendo la porta silenziosamente. 

-Credevo stessi dormendo...- 

-Come facevo a dormire senza sapere dov'eri?! Ti ho chiamata, ma avevi la segreteria-

-Il cellulare si è scaricato poco fa.- 

-Sei tornata da sola?-

-No, mi ha dato un passaggio il padre del bambino.- 

-Non puoi ritirarti tutti i giorni a quest'ora però- comincio ad alterarmi.

–Stai tranquillo, oggi era solo un caso. Comunque ho già chiarito che andrò dal bambino solo il pomeriggio fino alle 18. Poi, se dovesse ricapitare qualcosa la sera tardi, lo potrei portare qui-

-Comunque io sono molto stanco ed è meglio se vado a dormire. Buonanotte.- 

Mi dà fastidio che lei si faccia 'sfruttare' in questo modo e non nego di essere anche un po' geloso del padre di questo bambino che la riaccompagna. Sento i passi di Cande mentre entra anche lei nella nostra camera, ma decido di non girarmi: voglio farle capire che prima ero arrabbiato sul serio.

Still I find you next to me - RuggelariaWhere stories live. Discover now