Still I find you next to me - Ruggelaria

Capitolo 9

Cande POV 

Dopo che l'idraulico è andato via mi vesto velocemente pronta per la lezione di canto con Francisco. Dall' orario deduco che Ruggero non ci sia al garage, e che quindi posso tranquillamente parcheggiare l'auto lì; la lascio, infatti, al mio solito posto e poi cedo le chiavi al padre di Ruggero.

–Ciao Cande. Tutto bene?-

-Più o meno...- 

-Sì, Ruggero mi ha accennato qualcosa...-

-Non ne voglio parlare sinceramente. Ritornerò a prendere l'auto tra due ore.- 

-Va bene, tanto mi trovi sempre qui.- 

Devo ammettere che la famiglia di Ruggero mi continua a trattare come se non fosse successo nulla, e questo mi piace, perché loro non c'entrano con le decisioni del figlio. Appena arrivo in aula noto che Francisco sta già ripassando. 

–Hey, non fare troppo il secchione!- esclamo scherzando.

–Oh, no, è che non ho avuto molto tempo per ripassare in questi giorni...-

-Ah, ho capito. Allora? Vogliamo cominciare?- 

Annuisce e, dopo un'ora di lezione, gli concedo una pausa per riposare la voce e per mangiare qualcosa. –Ho letto di un concerto chitarra-voce venerdì in città. Ti va di venire con me?- chiede inaspettatamente. 

–Mi piacerebbe, ma... non posso...- 

-Sei fidanzata, vero?-

-Sì... no... non lo so... non lo so neanche io in questo momento... meglio riprendere la lezione- 

-Ok.- risponde deluso dal mio comportamento.

Ruggero POV 

Chiara ed io stiamo per entrare in casa; sono in ansia, particolarmente in ansia perché tra poco saprò se lascerà stare Cande in pace o no e se io potrò tornare da lei. Apro la porta con le chiavi, ma mia madre non fiata; così, sono io a rompere il ghiaccio. 

–Siamo a casa- annuncio, ma nessuna risposta da mia madre, che non è neanche in cucina. 

–Dov'è tua madre?- domanda Chiara. 

–Non lo so...- provo a cercarla nelle varie stanze. –Forse sarà in giardino...- 

-Credo l'avremmo vista!- comincia ad alterarsi. 

–Chiara, calmati. Fino a quando sono venuto a prenderti mia madre era qui; ora non ho idea di dove sia, ma comunque devi darti una calmata-

-Potrei anche stufarmi di aspettarla e non lasciarti libero nemmeno per domani...- 

Devo trovare mia madre in fretta; Cande mi manca da morire e non ce la faccio più a stare lontano da lei e a mantenere questa farsa. Provo a telefonare mia madre sul cellulare, ma non risponde; continuo a chiamarla in giro per la casa, ma di lei nessuna traccia. In quel momento realizzo che mia madre sia uscita di casa di proposito, e comincio a piangere per quello che mi aspetterà. Mi accascio vicino al divano e piango, piango come un bambino; Chiara mi fissa, ma non sa cosa dire. 

–Beh, dai... sarà uscita forse... non c'è bisogno di disperarsi così tanto- 

-Tu non capisci! Se mia madre non torna ora, tu mi darai il tormento per altri giorni, e rischio di perdere Cande sul serio, rischio di perdere una delle persone più importanti della mia vita-

-Lascia stare, allora. Fa' finta che non sia successo nulla e torna alla tua vita.- se ne va tranquillamente. 

Ci metto qualche secondo per realizzare che finalmente sono libero di fare ciò che voglio, di nuovo. Forse è un bene che mia madre non ci fosse, altrimenti Chiara probabilmente avrebbe avuto qualche altra idea per farmi rimanere 'legato' a lei. Metto subito in moto il motorino e corro verso il garage per dare a mio padre questa grande notizia. Sono al settimo cielo, e ora nulla mi potrà fermare. 

–Papà! Sono libero!- lo abbraccio. 

–Ma... libero in che senso?- 

-Chiara mi ha lasciato libero! Mamma non era a casa... sai dov'è per caso?- 

-No, forse sarà andata a fare la spesa...- 

-Adesso posso tornare con Cande senza problemi!- 

Appena pronuncio questa frase, però, vedo Cande entrare in garage e con lei c'è anche quel suo allievo Francisco; stanno chiacchierando e ridendo, ma quando mi nota il suo sguardo diventa ad un tratto cupo. Le sorrido, vorrei urlarle che la amo e che voglio stare con lei, e invece lei fa la cosa più brutta che potessi vedere: bacia Francisco, sotto gli occhi miei e di mio padre.