La lettera

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Tra le mani stringevo una lettera scritta da Rebecca e firmata di suo pugno in cui mi intimava, senza tanti giri di parole, di allontanarmi da Kelly o sarebbe "stata costretta" ad intervenire lei per dividerci.
Sentii un brivido percorrermi la schiena quando lessi l' ultima frase: <Non dimenticare ció che è successo a Shay>

Rimisi il foglio nella busta con le mani che ancora tremavano.

Che cosa avrei dovuto fare? Rientrare e avvisare Kelly? No, non volevo farlo preoccupare.

Chiamare Boden? Mi sembrava fuori luogo disturbare il capo, forse era solo la provocazione di una donna mentalmente instabile.

Mi misi a guidare, ma la mente viaggiava confusa.

Stavo per arrivare a casa quando la mia attenzione fu attirata da qualcuno, una donna forse, che si aggirava tra gli ingressi dei palazzi. Decisi di accostare ed attendere in auto; qualcosa dentro di me mi diceva di non proseguire oltre.
Quando tolse il berretto per sistemare i capelli non ebbi più dubbi: era lei, Rebecca.

Presi il telefono e chiamai Gabriela, non sapevo a chi altri rivolgermi in quel momento.

-Leslie come va? Novità su ieri sera? Dai racconta!!- disse non consapevole di quello che mi stava accadendo
-Gaby...- dissi con voce spezzata -Rebecca è sotto il palazzo dove abito, sta cercando il mio cognome sui campanelli ne sono sicura..-
-Rebecca...lei cosa?? Tu Dove sei?- chiese concitata
-Sono nella mia auto ho accostato prima che mi vedesse... poco fa ho anche trovato una sua lettera di minacce,  non so cosa fare...-
-Vattene subito da lì, quella donna è pazza! Vieni a casa nostra, penseremo al da farsi, allontanati fai presto!- concluse frettolosamente.

Come aveva fatto Rebecca a trovare l'isolato in cui vivevo?
Ero ancora convinta che le sue minacce fossero "solo" una sciocchezza?

Arrivai in pochi minuti da Matt e Gaby e restai con loro per il resto della giornata. Avvisammo Boden di quanto successo pregandolo di non dire nulla a Kelly.

Gabriela chiamó suo fratello Antonio, faceva parte della squadra investigativa a cui più volte si erano rivolti in passato. Ci raggiunse subito, gli raccontai ció che era successo nel dettaglio consegnandogli la lettera imbustata.
Mi diede il suo numero di telefono pregandomi di usarlo in caso di necessità... in cuor mio speravo che non ce ne sarebbe stato bisogno.

-Che dite, birra al Molly's?- chiese Matt dopo cena stemperando la tensione
-Sì ci sta- rispondemmo io e Gaby in coro.

Quel locale era davvero un'isola felice; varcando la soglia della porta cercai di apparire tranquilla... mi lasciai coinvolgere dai discorsi di Otis e Cruz riguardo strani film di avventura, qualsiasi cosa pur di non pensare a quello che era successo.

Ero persa nei miei pensieri quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla

-Hey bellezza perchè sei così pensierosa?- era Kelly.
-Sono solo un po' stanca- risposi
-Puoi mentire con la voce ma non con gli occhi Leslie- ribattè -che cosa ti preoccupa tanto da toglierti il sorriso?-

Avrei voluto buttargli le braccia al collo e raccontargli cosa era successo, farmi stringere nel suo abbraccio per sentirmi al sicuro.
Invece finsi di nulla.

-Niente di grave- risposi cercando una scusa per quel mio malessere -domani mi diranno se mi confermano in Caserma e sono un po' agitata...-
-Vorresti dirmi che sono già passati tre mesi dal tuo arrivo?!- chiese incredulo -come vola il tempo, sembra ieri che Boden ti ha presentata in sala riunioni.-
Gli sorrisi sforzandomi di apparire tranquilla.

-Hey Hermann ti rendi conto, domani ci diranno se confermano Leslie!- gridó Cruz
-Ma certo - disse -di che stiamo parlando, le vogliamo tutti bene.. ci provi il Capo a non riconfermarla , non lasceremo che se ne vada! Vero ragazzi??-
Ci fu un grande sì pronunciato da tutti all'unisono.

Il Fuoco della SperanzaWhere stories live. Discover now