Capitolo 40

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<<Sono d'accordo>>, aggiunge il coreano. 

<<Tu che sei d'accordo con me?>>, gli dico stupita. 

<<Fatico a crederlo anch'io. Ma se per una volta hai ragione...>>, replica sollevando le braccia come a giustificarsi. E' inutile, non riesco a trovarlo antipatico come dovrei. So benissimo che non ha nulla di simpatico, eppure. 

<<Per una volta? Sempre vorrai dire!>>, ribatto polemicamente facendolo sorridere.

<<Visto che stiamo parlando di cucina, ritengo sia il caso di darti il mio regalo! Devi aprirlo. Almeno il pacchetto più piccolo>>, dice Gabriele, carico di entusiasmo. Ho quasi paura di trovarci un libro di ricette, del tipo 1000 modi per fare la pizza all'ananas, ma quando lo scarto si rivela essere una coppia di guanti da forno con su dei piccoli orsetti adorabili. 

<<Perché ogni chef che si rispetti deve avere dei guanti da forno personali. Giusto?>>, chiede rivolgendosi a Isa che annuisce divertita, <<In tutta onestà, volevo regalarti qualcosa relativo a Star Wars, visto quanto ti piace, ma poi mi sono ricordato che tutto quello che so su quei film, l'ho imparato da questo nerd che si nasconde dietro le fattezze di un noioso avvocato>>. 

Andrew lo fulmina con lo sguardo e non può fare a meno di difendersi. <<Non  sono un noioso avvocato!>>, poi guardando me aggiunge serio, <<E nemmeno un nerd>>. 

Ma Gabriele non si arrende: <<Ma piantala! Hai comprato anche l'accappatoio di Star Wars. E non negarlo>>. E, per la prima volta, sotto il mio sguardo sbalordito, vedo Andrew arrossire. È divertente vederlo in difficoltà, sembra quasi vulnerabile.

<<Posso confermare!>>, esclama Lorenzo rincarando la dose. E la risata che cercavo di trattenere si trasforma, ancora una volta, in una specie di grugnito che viene immediatamente ripagato con un'occhiata di fuoco. Se fosse un Sith, il coreano mi strozzerebbe usando la Forza. Ma chi l'avrebbe mai detto che condividiamo anche questo interesse. 

<<Hai poco da ridere!>>, si intromette Michela, <<Tu hai pure le mutande di Star Wars... più nerd di così>>. 

Io spalanco la bocca indignata, incredula del fatto che la mia sorellina abbia appena sbandierato ai quattro venti questo mio segreto. Preferisco far credere alla gente che indosso un intimo più ricercato, completini seri. Insomma, qualcosa di più sexy dei mutandoni di Star Wars. Il coreano mi guarda di sottecchi sollevando leggermente un angolo della bocca. Oh mamma.  

Michela sta per continuare a parlare, ma Isa si sente in dovere di intervenire: <<Bene, direi che è chiaro che siamo a tavola con dei fans di questa saga. Non c'è bisogno di entrare nei dettagli, Miki>>. 

<<Sì vediamo di non entrare nei dettagli>>, borbotto imbarazzata.
<<Ma ve lo devo chiedere...>>, domanda Davide, il ragazzo di Michela, <<Vecchia, nuova o nuova- nuova trilogia?>>.
Io ed Andrew rispondiamo all'unisono, anche se il mio tono è molto meno annoiato del suo: <<Vecchia!>>.
Lui mi guarda stupito prima di rivelarmi cosa sta pensando: <<Ok, inizio seriamente a preoccuparmi se siamo d'accordo anche su questo!>>.
Io mi metto a sghignazzare e gli faccio presente che si tratta di un caso, prima di aggiungere: <<Però Kylo Ren è affascinante!>>.
<<Vabbè come se quel figo della nuova trilogia non lo fosse>>, replica Michela.
E capisco subito che sta pensando ad Anakin. 
<<E parlando di Anakin, direi che è arrivato il momento del dolce. Vado a prepararlo>>, dico alzandomi.
<<Non vogliamo sapere perché parlare di Anakin ti fa pensare al dolce>>, mi canzona Davide facendo ridere tutti quanti.

In cucina inizio ad armeggiare con la mia torta e la poso su un piatto adatto. E siccome il piatto è scuro, si presta perfettamente alla decorazioni che voglio fare con il latte condensato.
Mentre cerco di raggiungere il tubetto riposto in un ripiano troppo alto per me, vengo sorpresa da dei passi alle mie spalle. Giro la testa quanto basta per capire che si tratta di Andrew che, senza dire niente, si avvicina. La mia schiena percepisce il calore del suo corpo attraverso i vestiti ed è come se una leggera scossa di corrente mi percorresse. È vicinissimo. E, per un attimo, mi illudo. 
Almeno finché non vedo che, anziché passarmi il tubetto che stavo tentando di prendere, lo mette in un ripiano ancora più alto. 

<<Ehi!>>, mi giro inviperita.

Il coreano mi ignora completamente e si allontana per tornare in sala. Se pensa che lo lascerò andare così si sbaglia di grosso.

<<Ma insomma, che cosa ti ho fatto? Perché sei sempre così?>>, sbotto. 

Lui si gira e torna sui suoi passi, afferra il tubetto e me lo rimette tra le mani.

<<Stupido da parte mia, veramente infantile. Il tuo ragazzo potrebbe arrabbiarsi>>, borbotta. 

<<Il mio ragazzo? Ma di che diamine stai parlando?>>, ribatto sempre più irritata. 

<<Sì, beh, ti ho vista con Gabriele. Eravate abbracciati, non serve nasconderlo>>, replica tagliente, <<Potevate almeno ringraziarmi>>.

<<Ma che problemi hai? Se non ti conoscessi penserei che sei geloso>>. 

<<Io geloso. Figuriamoci>>. 

<<Appunto. E che sia chiaro: non ne avresti alcun diritto! Tu hai la tua Noemi, quindi che ti importa se anch'io mi faccio una vita?>>. Mi rendo conto che il mio tono di voce è molto più alto del normale. Sono incavolata! Ma come osa! 

Il coreano spalanca i suoi occhi a mandorla: <<Io ho cosa? Noemi?>>. 


A sorpresa No Other è nella longlist dei Wattys 2018. Non è niente di che, ma sapere che la mia storia, scritta come passatempo, è tra le 600 che hanno superato la scrematura (iniziata con 11.412 storie)... non è male!

Grazie a voi per essere arrivati quasi alla fine di questa storiella :)

No OtherOù les histoires vivent. Découvrez maintenant