Hinata Shoyo x Reader

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"A posto" conclude.
"Grazie mille veramente, non so come ricambiare il favore" dici tu tutto ad un fiato.
"Puoi rispondere a delle domande?" dice il piccoletto di cui non sai ancora il nome.
"Certo! Qualunque cosa, spara."
"Hai mai praticato pattinaggio?"
"Si... Perchè?"
"Sei molto brava..." dice mentre le sue guance iniziano a diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
"G-grazie... Anche t-tu..." diventi rossa anche tu.
"Grazie, ma lo fai ancora ora?"
"No ho mollato"
"COSA?! Come mai?"
"Beh... Colpa di un infortunio..."
"Mi dispiace... Com'è successo?"
"Stavo gareggiando, ero alla fine dell'esibizione, mi mancava solo l'ultimo salto, l'Axel, ma cadendo presi una storta che mi fece restare ferma per 4 mesi... Ormai sono passati 2 anni, ma dopo quello che è successo oggi, credo che non metterò più piede in pista..."
"NO! Non puoi rinunciare così! Ti aiuterò io! Continuerai a pattinare." ti scese una lacrima a quelle parole: ti mancava l'adrenalina che provavi quando eri in pista, i podi, l'allenatore e le tue compagne. Poco dopo senti una mano che ti accarezza il volto asciugando le tue lacrime. Il piccoletto si avvicina a te e, dopo averti dato un'occhiatina curiosa, ti abbraccia.
"Scusa non volevo..." dice lui con voce complice.
"N-non è colpa t-tua" cerchi di rendere la frase il più comprensibile possibile mentre singhiozzi.
"Per per-" il vostro abbraccio viene interrotto da un rumore molto forte. Vi guardate a vicenda "Stai qui" dice lui.

Passano 5 minuti e del rosso non c'è traccia. Poi vedi arrivare un'ombra. Prendi la prima cosa che ti capita sotto mano e, appena l'ombra diventa una persona, gliela tiri addosso. Era il piccoletto. "Ma che fai?!" urla.
"Ommamma, scusa!"
"Fa niente. Fatto stà che ci hanno chiuso qua dentro." dice lui
"EH?!"
"Hai capito bene, fino a domani mattina non possiamo uscire"
"E ora cosa facciamo?!" dici un po' ansiosa.
"Ci accampiamo! Sarà una bella avventura, no?"
"Sì...?"
"Massì dai qualcosa ci inventiamo"
"Ok..."
"Ah non ti ho ancora detto come mi chiamo, scusami, sono davvero maleducato" dice lui.
"No tranquillo anche io non ti ancora detto come mi chiamo"
"Io sono Hinata Shoyo, piacere"
"[t.n.] [t.c.], piacere mio"

Così inizia una chiacchierata dove vi siete detti di tutto: dalle vostre amicizie, alla vostra scuola, dai vostri idoli, alle battute più squallide che conoscevate. Erano le 2.00 ed eravate sdraiati sui lettini dell'infermeria, li usavate come letti. Shoyo ti propone una domanda inaspettata:
"Sarai sicuramente fidanzata no?"
"Eh?! No! Sono single... Perchè dovrei essere sicuramente fidanzata scusa?" chiedi curiosa.
"Ma perchè sei bellissima, hai un bel fisico e sei anche simpaticissima! Ops... Forse non dovevo dirlo..." si gira e si copre la faccia con il cuscinetto. Diventi rossa come non mai, non avevi mai ricevuto così tanti complimenti da un ragazzo in una botta sola.
"Ah... Eh... G-grazie...?" non riesci più a formulare una frase, ma alla fine dalla tua bocca escono queste parole "Anche tu non sei male..."
Perchè l'ho detto continuavi a ripeterti mentre Hinata si stava togliendo il cuscino dalla faccia. Eravate entrambi seduti uno di fronde all'altro in silenzio. Che imbarazzo.

Ad un certo ti avvicini a lui e gli dai un bacio sulla guancia. Non sai il perchè di quel gesto, volevi solo darglielo, se lo meritava dopo quello che aveva fatto per te con la caviglia. Poco dopo ti ritrovi il tuo viso tra le sue mani fredde e morbide, come le sue labbra, che... ASPETTA COSA?! Non ti eri resa conto che ti aveva appena baciata a stampo. Ricambi. E continuate così fino a quando lui ti sussurra "Mi piaci un casino" con un sorriso che percorreva l'intero volto. "A me piaci di più" finisci tu per poi dargli un altro bacio.

Vi mettete sdraiati sui lettini e dormite abbracciati l'uno all'altra fino a quando non si sente la porta della struttura riaprirsi facendovi svegliare.
"E CHE CI FATE VOI DUE QUA?!" dice il proprietario.
"Ci ha chiuso dentro" risponde Hinata con un tono seccato
"Mi dispiace! Per oggi vi lascio la pista gratis, non pagherete l'ingresso... Spero che questo possa bastare per scusarmi" conclude.
"Fammi pensare... Ok ci sto, ma la prossima volta guardi prima di chiudere se c'è qualcuno ancora" dice il rosso, il TUO rosso.

"Senti Shoyo io devo andare, i miei saranno preoccupati, non li ho avvisati" rispondi te.
"Ma non mi puoi lasciare così piccola!" risponde per poi baciarti come la sera precedente.
"Ti prometto che questo pomeriggio vengo a vederti ok?" cerchi di contrattare ancora tra le sue braccia.
"Mh... Va bene... Tieni, questo è il mio numero... Ma quando la tua caviglia sarà a posto, verrai a pattinare in pista con me, vero?"
Prendi un respiro profondo per poi rispondere "Farei di tutto pur di vedere il mio ragazzo felice"
Lo avevi sorpreso con quella risposta, ma proprio quando te ne stavi andando, Hinata ti blocca per il braccio si avvicina e ti dice "Ti amo tanto amore mio" arrossisci.
"Anche io"

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Sciao bella gente!
Sono tornata hihi. Questa storia è un po' così, non c'entra niente con la pallavolo, infatti mi sono andata a cercare TUTTI i salti di pattinaggio per trovare quelli più "facili" e quelli più DIFFICILI. Se qualcuno che fa pattinaggio legge questa storia probabilmente potrebbe uccidermi, perchè non so niente di pattinaggio, ma mi andava lo stesso di farla.
COMUNQUE stavolta il protagonista è il nostro piccolo grande sole Hinata! Non potevo farla troppo sdolcinata perchè non è da lui... Insomma questa storia la descrivo con una sola parola: STRANA.
Spero che comunque sia stata di vostro gradimento e... Alla prossima!
~Jiobh

Haikyuu!! ~ One ShotsWhere stories live. Discover now