I Really Want To Love ~Dramione~

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Mancano 24 ore all'inizio degli esami M.A.G.O. Nel pomeriggio tutti i corridoi sono deserti.

- Allora proviamo a ripetere come arrivare ad una profezia- dice Ginny

- Bene. Una profezia è...-

- Hermione! Cavolo l'abbiamo ripetuto due minuti fa! - esclama

- Lo so lo so ma non mi entra in testa divinazione! Non sono mai riuscita ad apprenderla- dico chiudendo il libro

- È una materia d'esame quindi devi per forza saperla, andiamo Hermione. Non puoi pensare ad "altro" mentre studi-

La guardo e mi rendo conto che ha capito perfettamente a chi stavo pensando.

- Uff d'accordo. Riproviamo!- dico decisa

Io e Draco non ci vediamo più nei pomeriggi. Mi aveva promesso che ci saremmo rivisti. Ormai Narcissa viene a fargli visita tutti i giorni.
L'ho incontrata nei corridoi ieri e mi ha riferito che purtroppo ha perso il lavoro a Diagon Alley.

-Hermione!! Stai fantasticando ad occhi aperti!- dice Harry durante l'ora di cena.

-Oh scusatemi, vado in bagno torno subito- 

Mentre percorro il corridoio mi imbatto casualmente nella conversazione tra Draco e sua madre. Mi appoggio al muro cercando di ascoltare il più possibile 

-No, non è possibile!- esclama Malfoy

-Caro vieni via con me ho paura che tuo padre..-

-Non mi farà niente mamma. Io non sarò come lui-

-Draco non voglio perderti, sei tutta la mia vita ora- singhiozza Narcissa 

-Non mi perderai, te lo prometto mamma-

Il rumore dei loro passi si dissolve e la loro conversazione rimane impressa nella mia mente. Malfoy è in pericolo adesso. Prima o poi suo padre verrà e lo costringerà ada andare con lui .

-Che fai Hermione?-

-Oh per la miseria Neville mi hai spaventata!- dico riprendendomi  dalla sua improvvisa apparsa

-Scusa volevo solo salutarti. Sono appena tornato da Londra - dice

-Sono felice per te, con Luna come va? Gia avvisata del tuo ritorno?- domando

-Oh no no, preferisco farle una sorpresa infatti ora devo proprio andare- saluta alzando la mano

- Ci vediamo nella sala comune!- esclamo

Quanto mi piacerebbe vederlo. Mi appoggio al muro pensando a tutto quello che era successo fin'ora. Dall'incontro infermeria al quasi bacio dell'altra sera.
I miei sentimenti ora sono chiari. Decido di andare da lui.

Le scale sembrano infinite e più salgo più il mio battito aumenta. Apro lentamente la porta senza far rumore. Lo osservo girato di spalle, mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla

-Sei sempre qua Granger? I tuoi amici si preoccuperanno se non ritorni a cena- mormora voltandosi verso di me

Lo abbraccio. Mi mancava stare tra le sue braccia.

-Questo non me lo aspettavo Granger- sorride

-Che ci fai qui?- domanda

-Avevo voglia di vederti, tu invece cosa fai qui? Non sei a cena stasera- 

-Sto aspettando un gufo dal ministero- risponde

- Posso restare qui con te?- chiedo con voce timida