C.2

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-È davvero inquietante- disse Minho.
-Cosa? Il fatto che abbiano preso Teresa, Flora e Sophia in disparte o che un laboratorio segreto nel mezzo del nulla si occupa di portare le persone in salvo?- disse Aria guardando il legno grigio del tavolo a cui erano seduti.
Avevano preso in disparte le femmine lasciandola da sola con i restanti ragazzi.
Affianco a lei, vi erano seduti Frypan e Jacob, mentre davanti Minho, Winston, Newt e Thomas.
Tutta la attenzione della mensa venne rapita da Janson, che entrò nella stanza con una cartellina.
Iniziò a chiamare diverse persone. Una ad una si alzarono vittoriose camminando fino all' uomo.
-Dove vanno?- chiese Thomas.
-Lontani da qua- dissero un paio di ragazzi sedendosi al nostro tavolo.
Ricevettero dalla solo un occhiata. Quella situazione non la convinceva molto, era surreale, non aveva quasi senso per lei.
La mensa era enorme, tavoli ovunque. Da un lato distribuivano il cibo e dall'altro vi era un'enorme vetrata, dove si potevano vedere passare i ragazzi appena chiamati.
Aria stava per distogliere lo sguardo poco interessata, ma d'un tratto vide Teresa, Sophia e Flora. Ci sono anche loro, e stavano passando dietro a quel vetro.
Lei e Thomas si guardarono a vicenda, per poi alzarsi contemporaneamente, come se si fossero letti nel pensiero.
Camminarono fino alla porta in cui erano entrati tutti gli altri ragazzi, ma due uomini della sicurezza li bloccarono subito.
-Non siete stati chiamati- disse uno impugnando la sua arma che teneva vicino alle gambe.
-Io non voglio problemi, voglio solo le mie amiche- disse Aria con un tono sicuro.
Spinse cercando di entrare, ma in tutta risposta, i due uomini fecero lo stesso, facendola cadere su Thomas.
Si alzò uccidendoli con lo sguardo, prima di girarsi e tornare al suo posto con un espressione fredda.
Era abbastanza arrabbiata, in più sentiva che quella situazione non era delle più leggere al mondo.
Se le altre fossero state portate in salvo sarebbe stata una notizia fantastica, ma lei senza Sophia non sarebbe andata da nessuna parte.
-Tornate nelle vostre camerate!- urlò qualcuno e tutti i ragazzi presenti, iniziarono ad andare nelle loro camerate.
Nervosa mi alzai da tavola aspettando gli altri e camminando verso la nostra camerata. Una volta lì Jacob chiuse la porta e tutti si misero nei propri letti. Probabilmente non si facevano problemi a far rimanere una ragazza in una camerata con altri ragazzi, in più Aria non aveva alcun tipo di imbarazzo o problema. Ricordiamo che è stata la prima ragazza della radura.
Stava per salire la scala che portava al suo letto, ma la porta si aprì cigolando e attirando l'attenzione di tutti. Era la stessa donna che aveva medicato Aria poco prima di mandarla alle docce.

-C'è Aria?- chiese dolcemente entrando dalla porta di un quarto, guardandosi attorno.
-Sono qui- disse avvicinandosi lentamente. Quello stupido ginocchio non le dava tregua.
-Ti ho portato un po' di cose- disse aprendo la sua borsetta beaige senza che cappissi -questa è una ginocchiera, dei pantaloni più comodi e queste- disse elencando tutto e passando alla ragazza anche un pacchetto di...medicine?
-Cosa sono?- chiese scettica guardandole per bene.
-Antidolorifici- rispose passandole una bottiglia di acqua.
-Me ne aveva già dati- disse guardando la scatolina bianca e azzurra.
-In realtà non potresti averli ma ho fatto un eccezione- disse sorridendole.
-Ah, un ultima cosa- esclamò la donna mentre Minho si era avvicinato ad Aria ascoltando la dottoressa parlare.
La donna diede ai due ragazzi 4 di schemi trasparenti, cosa fossero era una bella domanda.
-Magari vi aiuteranno a ricordare- sorrise infine la donna per poi allontanarsi chiudendo la porta a chiave.
-Che diavolo sono?- si avvicinò Jacob prendendone uno dalle mani di Minho.
-Non ne ho idea- rispose la ragazza dandone uno a Newt dirigendosi verso il suo letto con il cambio di vestiti.
Si sfilò non curante dei ragazzi i pantaloni togliendosi la fascia, e mettendo al suo posto la ginocchiera. Sospirò liberandosi dalla stretta su tutta la gamba, constatando che era davvero troppo stretta dato che le aveva lasciato il segno.
Accanto a lei si sedette Newt, con quel piccolo affare tecnologico.
-Mi aiuti...io non ho idea di come si faccia- ridacchia porgendolo ad Aria accanto a lei. Cercava di sembrare spensierato ed alleggerire la tensione tra tutti.
La ragazza prende in mano quello strano aggeggio sbuffando.
-Hem...- schiaccia un tasto rotondo a lato dello schermo, e questo si accese facendo un piccolo suono.

inserire nome

-

-Metti prima il tuo- disse Newt facendo un piccolo sorriso avvicinandosi di più alla ragazza.
Aria annuisce con la testa, inserendo il suo nome. Una volta fatto, sul piccolo schermo comparirono diverse voci da selezionare.

Video presentazione
Video esperimenti
Genitori
Familiari importanti
video competizioni migliori
Video infortunio 1
Video infortunio 2

-Presentazione- indica Newt per poi cliccare lui la prima icona.
Il video inizia con una giovane Aria, dai capelli corti e boccolosi, un viso più curato ed una sgargiante maglietta rossa.


-Cosa devo dire?- ridacchia la ragazzina
-

Mi chiamo Aria, ho 15 anni e studio pasticceria. Può bastare?-
Disse ad un ipotetica persona dietro alla telecamera.
-Sono qui per salvare il genere umano...almeno, credo. Così mi dicono i dottori- diventò d'un tratto più seria iniziando a sorridere a malapena
-salve, sono la salvezza dell'umanità!- salutò poi la telecamera sforzando un sorriso che si, era triste.
-Da dove inizio...cosa mi manca di più? La pizza di mia mamma. Dio quanto mi manca, darei qualsiasi cosa per un pezzo di pizza. Vorrei riavere i miei pattini solo per 10 minuti ma lo trovo difficile. Trovo difficile camminare, quindi fuguriamoci pattinare-
Guardò infine la telecamera.
-E niente- sorrise leggermente di più.
-Accanto alla mia stanza c'è quella di un ragazzo coreano. Parliamo spesso. O per lo meno, bussiamo sul muro e aspettiamo che l'altro risponda- disse portando alcuni capelli dietro ad un orecchio.
Si appoggia meglio allo schienale della sedia per poi sbuffare appena.
-È noioso qua. Non ce niente da fare e passo la maggior parte del tempo ad urlare mentre dottori mi fanno stupide punture o mi prelevano del sangue...tutti i giorni- diventò improvvisamente sempre più triste, fino al termine della registrazione.

Aria rimase ferma ed impassibile. Beh quella era lei, non ci era dubbio, ma era tutto strano, troppo strano.
-Cosa...cosa vorresti guardare?- balbettò guardando Newt. Lui sembrava essere più tranquillo di lei, ma era pur sempre abbastanza stranito.

-Questo cos'e...?- indica il biondo la scritta subito sotto a quella precedente.
-Video infortunio 1- bisbigliò la ragazza prendendo lo schermo tra le mani e guardando le immagini.
Era lei. Questo almeno l'aveva capito e ne era certa. Stava... pattinando? Non vedeva niente di strano in realtà, e la canzone stava per finire.
Ad un certo punto la figura di Aria nel video, esegue un salto come tutti gli altri ma d'improvviso cadde a terra.
Era talmente presa dal video che sobbalzò appena, portandosi una mano alla bocca.
Era a terra.
Sul ghiaccio.
Due uomini la soccorsero, e la musica si fermò. Due donne dalle divise rosse entrarono con una barella nella pista.
Dal video non si poteva vedere bene, ma sembrava le stessero facendo delle domande.
Era sdraiata sul freddo ghiaccio, gesticolava con le mani. Piangeva. Gridava.
Avrà avuto 13/14 anni.
Un altro uomo corse verso la figura della ragazza a terra accovacciandosi accanto a lei. Aria rimase in trans a vedere quelle immagini, ancora con la mano davanti alle labbra.
L'ultimo uomo che l'aveva soccorsa si alzò. Ora il suo viso era ben visibile.

Era Janson.

Maze Runner La Fuga - AriaWhere stories live. Discover now