5 Capitolo

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Sto preparando le valigie.
Domani sarò al collage! Questa cosa, in realtà non mi piace per niente ma non ho scelta.
Peter entra in camera mia mentre io sto cercando di chiudere questa maledetta valigia, ma è impossibile.

<< vuoi una mano?>> mi chiede io gli faccio un sorriso e gli rispondo di sì.
<< Bene allora fottiti>> sapevi che in realtà non poteva dire sul serio, è talmente felice che io vada via.
Gli mostro il dito medio e lui ritorna in camera sua come se non fosse successo niente.

Sono pronta, esco dalla camera saluto tutti e mia zia mi fa un sorriso compiaciuto, ma io lo ignoro.
Entro in macchina di Mike.
<< pronta per passare uno degli anni più belli di scuola della tua vita?>> gli sorrido e annuisco.

                        ~•~

Prendemmo per prima cosa le camera, avrei tanto voluto stare in camera con Mike ma come dicono le regole del collage -maschi e femmine non possono condividere lo stesso alloggio per non creare spiacenti equivoci- cazzate!
Ma non voglio violare le regole per una cretinata.
Entro nella mia camera, che condividerò con una certa Amber Misson e infatti la trovo alzata davanti a me a sistemare la sua roba.
Si volta verso di me per pochi secondi e individuo, per quel he posso il soggetto.
È una ragazzina sui diciotto anni, magrolina, bassa, diciamo che non è il meglio del meglio.
Porta un caschetto castano, jeans e una camicetta rosa pallido con le converse abbinate.

<< non si saluta dalle tue parti?>> le faccio. Lei mi guarda impietrita.
<< va bene... comunque io sono Alison Parker. Tu devi essere Amber Misson?>>
Annuisce ma continua a sistemare la sua roba senza degnarmi di un secondo sguardo. Mi metto a sistemare anche io la valigia. Tutti i vestiti nell'armadio, tutte le scarpe nella cassettiera e tutti i trucchi sul mobile.
Finito di sistemare Amber è ancora a finire di organizzare la sua roba. Questa cosa mi irrita in una maniera assurda. Sistema tutto lentamente, è con un silenzio che sembra di essere da sola se non la vedessi.

<< senti, Amber. Voglio chiarire alcune regole di casa.
Primo: non occupare lo spazio dell'altra.
Secondo: chiunque può entrare in camera. Anche tu porta chi vuoi, se hai qualcuno.>> quest'ultima lo dico a bassa voce sperando che senti il meno possibile.
<<E infine Terzo: se sto parlando o facendo qualunque cosa che non implichi la tua presenza, non parlare. Tranne se non sta succedendo il finimondo. Chiaro?>> lei annuisce con gli occhi spalancati. Devo solo uscire da questa camera.
Do appuntamento a Mike di incontrarci al bar.
Lo trovo già lì con in mano due bicchieri di caffè uno per me e l'altro per lui.

<< allora come va con la compagna di stanza>> mi fa lui facendo un lungo sorso di caffè.
<< è una tizia, strana. Ma forte!
Appena sono entrata mi ha guardato e nemmeno "ciao" ha detto. E poi non parla non ha detto nulla, non sento nemmeno se respira!>> lui ride per la mia faccia sconvolta, gli tiro un pugno sul braccio e anche a me scappa un sorriso.
<<A te invece?>> fa una faccia indifferente.
<< si chiama Roger ed è... normale>> mi va storto il caffè per il modo in cui ha detto "normale".
Camminiamo per tutta la struttura e cominciamo ad orientarci. Il programma delle lezione lo hanno mandato via e-mail quindi sappiano già che abbiamo tutti i corsi in comune.


Benny's area

Ciao ragazzi,
Questo è il quinto capitolo spero che la storia vi piaccia.
Prossimamente ci saranno tanti colpi di scena.

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