NKV 6-922M14

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STORIA: NKV 6-922M14 nasce come Krystiyan Rakowski a Pyliava, un modestissimo villaggio di pescatori sul fiume Dnepr, a nord di Kiev. Krystiyan fu concepito dal romantico incontro fra la madre, Anichka, e un affascinante vagabondo di passaggio, di cui nessuno conobbe mai il nome e che si volatilizzò senza lasciare traccia.

Già dai primi anni di infanzia fu chiaro a tutta la comunità che Krystiyan soffriva di un significativo ritardo mentale. Non cominciò a parlare prima dei sette anni, e anche allora apriva la bocca solo per ripetere poche parole e frasi già sentite in precedenza. Mentre la madre passava la giornata ad arrabattarsi per racimolare qualche soldo come sarta, Krystiyan se ne restava tappato in casa, in silenzio, immerso nella semioscurità. La sua attitudine alla socializzazione, già di base estremamente scarsa, era ancor più inibita dallo scherno degli altri bambini del villaggio, incoraggiati a loro volta dalle donne del paese, che non vedevano di buon occhio il frutto di una relazione illegittima nella comunità. Con gli anni Krystiyan divenne ufficialmente lo scemo del villaggio, vittima degli scherzi crudeli che i compaesani gli giocavano per ritrovare il buonumore.

La situazione cambiò solo nel 1932, durante l'evento conosciuto come Holodomor, il genocidio ucraino; il governo sovietico, insoddisfatto dai risultati della collettivizzazione forzata dell'agricoltura in Ucraina, indusse il Paese alla carestia attraverso la requisizione di ogni bene alimentare e il divieto di commercio. Mentre la quarantena imposta dall'NKVD trasformava l'intera nazione in uno sconfinato campo di sterminio Krystiyan, allora poco più che adolescente, vide lo spettro della fame abbattersi su Pyliava. Quando anche la madre si aggiunse alle vittime dell'inedia, il giovane perse definitivamente ogni legame con la comunità. Da sempre abituato a mantenersi con poco, trovò il modo di fuggire e recarsi a piedi fino alla periferia di Kiev, percorrendo il tragitto completamente estraneo all'orrore che lo circondava, nella più totale indifferenza rispetto ai moribondi e ai cadaveri scheletrici ammassati ai bordi delle strade.

Riuscì a sopravvivere come accattone per un breve periodo e, quando le cose cominciarono a migliorare, fu assunto come bracciante in un'unità agricola collettivizzata poco fuori dalla capitale. Nel 1941 la città fu presa dai nazisti, nel 1943 fu riconquistata dalle forze sovietiche. Agli occhi di tutti il mondo pareva essere impazzito, ma Krystiyan sembrava non essere minimamente distratto dalle circostanze; continuò a dedicarsi con solerzia al lavoro, lontano dalla realtà e dal caos in cui essa era precipitata. Rimase nel collettivo fino al 1944, quando l'Ucraina, assieme al resto del mondo, vide la follia della guerra divenire completa con il Risveglio dei Morti. Quando Kiev fu invasa da un'orda di cadaveri affamati Krystiyan si salvò solo grazie all'aiuto degli altri operai, rifugiandosi nei magazzini della fattoria e sopravvivendo grazie alle scorte alimentari accumulate.

Alcuni mesi dopo la città fu ripulita dall'esercito e la popolazione superstite venne rastrellata per dare il via ai lavori di costruzione di Nuova Kiev. Krystiyan, ancora una volta in balia della sorte, partecipò all'edificazione della città di metallo. Qui venne ribattezzato col fuoco NKV 0-922M14. Nel nuovo mondo metallico e disumano, la singolarità di Krystiyan divenne meno evidente: era solo un operaio come gli altri, incollato alla catena di montaggio. Tuttavia, in questo nuovo mondo, qualcosa di sconosciuto cominciò ad agitarsi in lui.

La prima volta che Krystiyan parlò con una macchina fu in occasione del malfunzionamento di un tornio meccanico. I compagni di Krystiyan, che non l'avevano mai sentito emettere un suono fino a quel momento, rimasero attoniti nel vederlo pararsi per proteggere la macchina dall'operaio imbestialito che la stava prendendo a calci, difendendola con il proprio corpo. Senza possedere alcuna nozione di meccanica, Krystiyan riparò il guasto manualmente in pochi minuti. L'episodio si ripeté ancora, e Krystiyan fu portato all'attenzione di un supervisore. Venne messo alla prova, ed ogni volta che gli veniva presentato un macchinario guasto il giovane uomo gli si accostava, consolandolo e accarezzandolo, chiedendogli "dove gli facesse male" e poi aggiustandolo senza esitazione, a prescindere dalla gravità o dalla complessità del danno. NKV 0-922M14 fu allontanato dal suo livello, in parte per sfruttare meglio le sue abilità, in parte perché l'ammirazione e lo stupore dei suoi compagni, convinti che egli fosse davvero in grado di comunicare con le macchine, cominciava ad assumere toni fideistici. Il suo marchio occipitale fu corretto in via del tutto eccezionale per diventare "NKV 6-922M14", ed egli assunse il nuovo ruolo di Meccanico Avanzato in un'officina speciale per la supervisione e la riparazione dei congegni più sofisticati.

ASPETTO: NKV 6-922M14 è un uomo smilzo e di bassa statura. L'appariscenza della sua magrezza è ancor più amplificata dalla sua postura rigida e tesa, con le spalle perennemente sollevate a stringere il collo e i gomiti aderenti ai fianchi. Cammina con passi svelti e brevissimi, quasi senza piegare le ginocchia e, quando non ha le mani occupate, muove compulsivamente le dita, toccandole l'una con l'altra. Sul volto smunto, congelato in un'espressione ebete e indifferente, sporgono prepotentemente gli zigomi e il naso pronunciato. La carnagione è giallognola, conferendogli nell'insieme un aspetto malaticcio e cagionevole, e la pelle del viso è percorsa da diverse rughe precoci sotto gli occhi e ai lati della bocca. Sbatte di rado le palpebre, e il suo sguardo rimane fisso solo quando lavora, vagando casualmente fra il suolo e il soffitto in ogni altra circostanza ed evitando accuratamente ogni essere umano nei dintorni.

CARATTERE: NKV 6-922M14 è estremamente schivo, non parla quasi mai e, se costretto a confrontarsi con qualcuno, sposta il volto verso la spalla sinistra e si fa schermo con una mano, rispondendo a monosillabi e cercando di tagliare la conversazione il più in fretta possibile. Non comunica mai con nessuno di sua iniziativa, a meno che non sia assolutamente necessario.

In sostanza, NKV 6-922M14 è completamente estraniato dalla realtà così come la percepiscono gli altri esseri umani. Una vita di angherie e orrori l'ha segnato profondamente, compromettendo irrimediabilmente le sue già precarie capacità relazionali. In particolare, egli sembra essere del tutto avulso da qualsiasi dinamica che coinvolga un'interazione sociale e appare incapace di provare empatia a qualsiasi livello, anche il più elementare, con altri individui della sua stessa specie. É solo con le macchine che, infatti, NKV 6-922M14 si sente a suo agio. Mentre lavora intavola lunghe ed articolate conversazioni con gli apparecchi che ha di fronte, spesso blandendoli, vezzeggiandoli e cercando con essi un intimo contatto fisico.

NKV 6-922M14 sembra non aver paura di nulla, nemmeno della morte o del dolore fisico. É completamente indifferente ai sentimenti o al dolore degli altri e, anche se venisse minacciato personalmente, si proteggerebbe senza molta convinzione. Le uniche cose che sembrano scuoterlo sono i suoni forti e improvvisi, i mutamenti repentini dell'ordine degli oggetti di cui dispone (che sistema sempre con cura) o delle sue abitudini (alle quali è rigidamente affezionato) e, soprattutto, i maltrattamenti contro le macchine. In queste occasioni tende ad entrare nel panico, urlando e battendosi i palmi delle mani contro le orecchie.

NOTE: NKV 6-922M14 è autistico. La sua infermità si è aggravata sensibilmente a causa del susseguirsi degli eventi traumatici e sconvolgenti che hanno segnato la sua vita. La sua più notevole peculiarità è quella di essere in grado di comunicare empaticamente con le macchine... o almeno così sembrerebbe. Pur mancando completamente di qualsivoglia formazione in campo ingegneristico, NKV 6-922M14 ha la capacità di individuare immediatamente la fonte di un guasto e ripararlo dopo aver interrogato il macchinario sul suo "malessere". Grazie a questo "dono", NKV 6-922M14, subnormale in qualsiasi altro contesto, si è adattato perfettamente a un grottesco mondo di metallo in cui le macchine pensano per gli uomini e gli uomini lavorano per le macchine.

Ultimamente NKV 6-922M14 è stato notato dal dottor Ivelitsch, un tempo psichiatra responsabile di un progetto militare di ricerca sulle facoltà extrasensoriali nell'ormai defunta Unione Sovietica. Ivelitsch vorrebbe estrarre il cervello di NKV 6-922M14 per poterlo studiare, allo scopo di capire se egli è davvero in grado di comunicare con il metallo o se si tratta semplicemente di un idiot-savant, un ritardato provvisto di doti straordinarie; tuttavia esita ad eseguire l'operazione, perché teme di rovinare le sue capacità nel processo. Nel frattempo, la voce di un uomo in grado di parlare alle macchine si è diffusa anche fra le cellule ribelli di Nuova Kiev, che progettano di rapire NKV 6-922M14 e sfruttare le sue doti per la loro causa. Ignaro delle dinamiche che ruotano intorno alla sua persona, ingenuo e indifferente, Kristiyan continua a svolgere il proprio lavoro con solerzia e dedizione.

TAROCCO DOMINANTE: L'Eremita

Visioni di MorteWhere stories live. Discover now