Rape.

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Una volta finito di fare la doccia, indosso l'accappatoio e asciugo i miei capelli castani con un asciugamano bianco.

Sophia ha già finito di lavarsi ed è tornata in stanza.

All'improvviso sento qualcuno entrare nel bagno.

Mi volto lentamente dietro di me, sperando di non trovare nessuno.

Sospiro e mi guardo allo specchio.

-Sto diventando veramente pazza..- sussurro, abbassando lo sguardo.

In un secondo sento una mano premere sulla mia bocca, e una che mi tiene ferma.

-Shh...- sussurra nel mio orecchio.
Non riesco a vedere il suo viso poiché coperto da un passamontagna nero, con due buchi per gli occhi e uno per il naso.

Deglutisco rumorosamente e cerco di chiamare aiuto.

-Ti conviene stare zitta.- estrae un coltello dalla tasca e sfiora il mio collo con la punta.

Dalla voce capisco subito che è Chosen.

Le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi quando fa scivolare l'accappatoio, facendolo cadere a terra, restando completamente nuda davanti a lui.

Toglie una mano dalla mia bocca.

-Chosen ti prego fermati..- sussurro spaventata.

-Devi pagare le conseguenze, mia cara.- ridacchia e mi sbatte violentemente al muro.

Con il coltello traccia delicatamente una linea, partendo dal collo, fino ad arrivare alla mano.

Fatto ciò lo butta a terra e lo vedo togliersi i pantaloni.

-Chosen no..- bisbiglio fra le lacrime.

Non risponde e mi guarda soltanto.

Le lacrime aumentano quando lo vedo senza boxer.

-Ti prego..- sussurro -Io sono ancora..-

-Vergine?- chiede -Trova una scusa migliore la prossima volta.-

Afferra le mie gambe e si posiziona fra di loro, entrando con forza dentro di me.

Cerco di dimenarmi mentre spinge violentemente.

-Lasciami!- urlo, a causa del dolore che mi sta provocando.

Non mi da ascolto e continua, fino a che non viene.

-Spero ti sia piaciuto.- ghigna.

Si riveste e mi guarda un'ultima volta;
lascia uno schiaffo sulla mia guancia destra e se ne va, lasciandomi lì da sola.

Scoppio a piangere disperatamente solo dopo essersene andato.

Cerco di rivestirmi e noto la macchia di sangue in terra.

🖤

SUOR CLAIRE'S POV
-Suor Claire, vuole che vada a controllare le signorine Lillis e Smith?-

-No, ci andrò io. Grazie lo stesso.- sorrido leggermente e mi alzo dalla sedia per andare nelle stanze di Sophia e Chloe.

Il tragitto è breve e in pochi minuti arrivo.

Vedo la cella della stanza di Chloe vuota.

-Sophia, dov'è Chloe?- cerco di svegliare la rossa che sta dormendo.

-Eh?- apre lentamente gli occhi -Era andata a farsi la doccia, credo..-

Corro verso il bagno e spalanco la porta: lo spettacolo che mi ritrovo davanti è alquanto sconvolgente.

Chloe è seduta in terra che piange, con alcuni segni rossi sulla spalla e una guancia leggermente arrossita.
Inoltre, accanto a lei, c'è una macchia di sangue sul pavimento.

-Chloe! Chloe Smith che diavolo ti è successo?!- esclamo preoccupata.

-Io..- cerca di parlare ma ricomincia a piangere.

-Alzati, mi spieghi nel mio ufficio.- la aiuto ad alzarsi e a vestirsi, poi usciamo dal piccolo bagno.

Avvolgo un braccio attorno alle sue spalle, è così spaventata da non riuscire quasi a camminare.

-Chloe!!- Finn la vede dalla sala comune e cerca di raggiungerci.

-Finn, vai via.- rispondo seriamente salendo le scale.

-Che ha?!- chiede, riferendosi alla ragazza.

-Non sono affari tuoi! Torna dentro!-

💧

CHLOE'S POV
-Quindi mi stai dicendo...-

-Si.- deglutisco -Sono stata..violentata.-

-Perchè è successo..?- chiede, guardandomi.

-Io...- sospiro -Non lo so.-

Ripenso un attimo alle sue mani sul mio corpo e qualche lacrima percorre la mia guancia, così mi affretto ad asciugarla.

-Sappi che sei fuori dell'isolamento per l'accaduto. Avrai una guardia che ti proteggerà quando sarai sola.- sorride.

-Oh..bene.- sforzo un sorriso.

-Vuoi qualcosa da bere? Un caffè, una cioccolata..- si alza e va verso la macchinetta del caffè.

-Una cioccolata va benissimo.- rispondo.

-D'accordo.- inserisce una moneta e aspetta che sia pronta.

-Grazie dell'aiuto, comunque.- le sorrido sinceramente.

-Figurati Chloe.- risponde.

Poco dopo estrae un bicchierino scuro dalla macchinetta, contenente la cioccolata calda.

-Ecco a te.- si avvicina per darmi il bicchierino di plastica.

-Grazie.- soffio un po' sulla bevanda.

-Ora..- si risiede nella sua sedia
-Potresti dirmi chi è stato a violentarti?-

Spalanco gli occhi e deglutisco rumorosamente.

-Allora?- mi richiama.

Bevo un sorso di cioccolata calda.

-Chosen.- abbasso lo sguardo
-Chosen Jacobs.-

SPAZIO AUTRICE
Voi non potete capire quanto è stato difficile per me scrivere questo capitolo💔
Anyway, spero di non avervi "sconvolto" 💖💘💕💞💗💝
Lasciate una stellina e un commento se vi è piaciuto 🌝🌸
/franci✨
*Se ci sono errori ditemelo*

𝐚𝐬𝐲𝐥𝐮𝐦 ; 𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝 Where stories live. Discover now