BEYOND THE TIME Volume II - IL RITORNO DEL VIEUX

14 - IL RITORNO DEL VIEUX

<< Ci siamo >> Febe ordina ad i suoi uomini di tirarmi giù dalla sella. Non sono più abituato a montare, non per così tanto tempo comunque, e ho i culo a pezzi, per non parlare delle gambe. Ma trattengo i lamenti per me evitando di mostrare un'altra umana debolezza. Quando mi sbenda fatico a mettere a fuoco l'aera circostante. Profumo di conifere, di carne che sfrigola lenta su un girarrosto, di legna che arde in un grande falò intorno al quale, uomini e donne di tutte le età, con indosso divise molto simili si dilettano bevendo idromele ed intonando di tanto in tanto cori di giubilo.

<< Stanno festeggiando la tua liberazione, non capita spesso di portare a casa un successo simile, si meritano una serata di bagordi. >> la titana osserva il chiassoso gruppo con aria compiaciuta, e se non la conoscessi bene, oserei dire commossa.

<< Dov'è mia sorella?>> le domando tagliente, me ne fotto dei loro stupidi festeggiamenti, voglio solo trovare Charlotte ed assicurarmi che stia bene.

<< Christophe l'ha portata nella sua tenda per aiutarla a...ricomporsi. Tranquillo malakàs è uno dei miei apprendisti più talentuosi e fidati, avrà cura di lei.>> sarà il modo in cui dice l'ultima frase, oppure il ricordo dello sguardo adorante di quel ragazzino su mia sorella, ma scatto in avanti putando le mani al collo della Titana, la quale non deve nemmeno muovere un passo per neutralizzarmi. Le basta mormorare due semplici parole ed io cado in ginocchio, le mani premute contro le tempie trafitte da un dolore insopportabile.

Quando smette mi sento come svuotato, inebetito, frastornato. Provo a rialzarmi ma devo compiere almeno due patetici tentativi prima di riuscire a mettermi in piedi.

<< Quando imparerai ad essere meno impulsivo Noa? Credi che ci siano speranze che tu possa, che so, fidarti quel tanto che basta di me per non rischiare di morire nell'inutile tentativo di opporti alla mia forza? >>

Ma chi cazzo si crede di essere questa qui? La vera figlia di Urano?

<< Bene prenderò il tuo silenzio come un assenso ragazzo, ora seguimi ....il Signore Oscuro vuole vederti, e lui detesta aspettare. Charlotte ci raggiungerà appena sarà in grado di farlo, te lo prometto>>

<< Puah >> spunto in terra fissandola disgustato << Ecco cosa penso delle tue fottute promesse titana>>

Stavolta sembro aver colpito nel segno perché al posto del suo solito ghigno soddisfatto vedo sorgere l'ombra sottile dell'amarezza. Peggio per te Febe, questo è quello che capita alle persone che decidono di giocare sporco con il sottoscritto.

Mi volta le spalle senza dire una parola, e anche se la polvere di Osiride mi impedisce di sentire i suoi pensieri e di vedere le sue emozioni tingersi nell'aurea che circonda il suo corpo, non ho dubbi sul fatto che ora sia tutt'altro che compiaciuta. << Seguimi>> ordina incamminandosi verso la parte più defilata dell'accampamento, immersa in una piccola radura, circondata da alberi dal fusto largo ricoperto di muschio.

Al centro un tenda circolare, di certo la più grande vista fino ad ora. All'ingresso, uno per lato, fanno bella mostra di loro due soldati dal volto nascosto da maschere di pelle nera. Quando vedono Febe scattano sull'attenti ritirando verso il petto le lance che serravano il passo. La Titana deve essere il loro luogotenente, o comunque un pezzo grasso di questo gruppo di pazzi, penso osservando il modo come tutti orbitano intorno a lei, reverenziale, timoroso, quasi spaventato. La temono, come un capo deve aspettarsi che sia. Chissà se la stimano anche, ma questo avrò modo di scoprirlo presto.

Entriamo nella tenda, illuminata dalle torce che sono state posizionate in 4 punti strategici intorno a noi. In terra una serie di alti tappeti, consunti ed impolverati, riparano i nostri piedi dall'umida terra sottostante.
Un fuoco caldo scoppietta in un braciere al centro dell'ambiente circolare. Un piccolo scrittoio di legno intarsiato fa bella mostra di se sulla sinistra, alle spalle del quale un ampio giaciglio ricoperto di pelli di animali.