14 - IL RITORNO DEL VIEUX

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[PREMESSA AUTRICE. Questo romanzo è ancora in costruzione, il che vuol dire che non è stato ancora mai sottoposto ad attento esami di editing professionale. Non escludo, quindi, che la versione definitiva cartacea ed elettronica potrebbe in futuro presentare delle migliorie o differenze di trama...ciò promesso...buona lettura <3]

Il ritorno del Vieux

<< Manette forgiate con la polvere d'Osiride...e poi il vigliacco sarei io, lurida traditrice>> fisso Febe sputando quelle parole intrise del peggior veleno mentre lei cammina a fianco del cavallo dove sono stato issato con la forza. Charlotte siede tra sacchi di juta su un piccolo calesse che procede lento avanti a me, almeno a lei hanno avuto il buon gusto di non mettere nessun ferro ai polsi già martoriati, solo due ceffi che le stanno accanto vigilando con cura maniacale su ogni sua massa. Quello alla sua destra soprattutto, una cappa dello stesso ocra indossato da Febe, il volto imberbe da ragazzino, lo sguardo sagace, pungente, oserei dire inquietante, ma quando torna a fissare il volto di mia sorella improvvisamente si addolcisce, e la sua espressione seriosa si lascia conquistare dall'ombra di un sorriso beato.

<< Solo una piccola precauzione per evitare che tu facessi una delle tue proverbiali puttanate malakàs. Non sei un prigioniero, a meno che tu non faccia qualcosa di molto stupido per diventarlo>> si volta e non mi piace per niente il modo in cui mi scruta, quel ghigno soddisfatto sulla faccia che strapperei a morsi come un cane rabbioso se solo potessi liberarmi. << So che sei impaziente di tornare dalla tua bella, ma vedi non ho rischiato il culo e quello della mia famiglia per permetterti di coronare il tuo sogno d'amore. Tutti noi abbiamo dei doveri d'assolvere, tu per primo, ma sembri essertene completamente dimenticato perché l'amore malato per la tua Yamala non ti consenti di essere lucido, non ti consente di ragionare come dovrebbe fare un Lughiano della tua stazza. L'amore per Geneviève ti ha reso debole e prevedibile, lo dimostra il fatto che Edward non ha dovuto faticare poi molto per metterti in gabbia. Per tua fortuna nessuno di noi può permettersi di perdere uno come te, il Signore Oscuro è stato molto chiaro, NOAH LEVEFRE RAPPRESENTA UNA PARTE IMPORTANTE DELLA RIUSCITA DEL NOSTRO PIANO, SENZA DI LUI TUTTO SAREBBE PERDUTO. Perciò rassegnati malakàs, prima di tornare nel futuro dovrai affrontare il tuo destino qui nel passato, che ti piaccia o no.>>

<< Scordatelo, io non mi rassegnerò mai e questo Signore Oscuro non sa di cosa parla, è solo l'ennesimo pazzo invasato di questa stirpe di mitomani. Se ripenso che ho dedicato i migliori anni della mia vita a perseguire la causa del Gran Consiglio, cercando in ogni modo di mantenere in vita la razza pura dei Viaggiatori mi viene da vomitare...sarebbe meglio per tutti noi estinguerci, mischiare il nostro fottuto sangue con il DNA umano e, finalmente, appartenere a questo mondo senza più lottare, senza più soffrire....>> non sapevo di pensarla così fino a questo momento, fino all'istante che la rabbia provata verso Febe e il suo deplorevole tradimento non mi hanno spinto a riflettere affondo sulla mia condizione, sulla condizione di un uomo che ha combattuto una guerra non sua, indossando la bandiera di una causa già persa in partenza, senza fede e soprattutto senza cuore. Perché ora io so, sa che il mio cuore non era spento, era solo in attesa di quegli occhi color smeraldo in grado di accenderlo di una speranza nuova, e di un nuovo desiderio.

<< Vedremo se dopo oggi la penserai ancora così Naoh il Lughiano >> si volta puntandomi contro i suoi inquietanti occhi eterocromatici che brillano di una eccitazione febbrile che di certo non fa nulla per nascondere << Vedremo...>> conclude tornando a fissare la strada innanzi a lei, prima di chiudersi in un inaccessibile silenzio.

La sera ormai è alle porte quando arriviamo all'accampamento. Le ultime miglia percorse Febe ha ordinato ad i suoi di bendarci, un'altra delle sue irritanti precauzioni. Come se potessi ricordarmi un intrigo di sentieri tra boscaglia ed altopiani immersi nella tenue luce del crepuscolo che si accende della luce delle prime stelle.
Una notte senza luna. Penso sospirando deluso. La luna mi fa pensare a lei, sulla luna possi rivedere il suo viso, perdermi nel suo ricordo. La luna è il nostro amuleto, la nostra muta consigliera. La luna è stata l'unico, silenzioso testimone del nostro amore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2018 ⏰

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BEYOND THE TIME Volume II - IL RITORNO DEL VIEUXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora