Capitolo 18

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Fede
Mi sveglio di soprassalto per un incubo che ho fatto. C'ero io, seduto su una sedia di ferro tutta arrugginita, in uno scantinato. Non vedevo nulla perché era tutto buio, quando ad un certo punto si apre la porta con una figura che si avvicina minacciosamente a me ed ha una pistola. Mi punta quest'ultima alla tempia, fa un piccolo ghigno e mi saluta con la mano e poi boom... mi sveglio. Sono tutto sudato e il cuore mi batte fortissimo mentre il petto si alza e si abbassa. Mi calmo dopo svariati minuti per poi guardarmi in torno notando che non sono più sul divano ma  sopra un letto. Analizzo la stanza e riconosco gli oggetti di Ben. Prendo il telefono da sopra il comodino e al suo fianco vedo un bigliettino. La scrittura è piccola e scarabocchiata ma capisco subito che è di Benjamin. Leggo il suo interno e sbuffo, sempre da solo. Scendo dal letto e mi dirigo in cucina per un bicchiere d'acqua. Avvolte mi chiedo che lavoro faccia per mancare alle 3 di notte.

Benji
Non credo a quello che vedo. E' una stanza rossa e nera. Ci sono fruste, manette e addirittura coltelli e pinze. Sono paralizzato e delle lacrime solcano le mie guance.
Io:"ma, ma, ma tu sei fuori io in quella cosa non ci entro. Mi sono stancato dei tuoi luridi giochi"
Zambo mi guarda con uno sguardo carico di rabbia, con uno scatto fulmineo si avvicina a me e io d'istinto gli tiro un pugno. Mossa sbagliata, senza che io me ne accorgessi lui mi scaraventa sul letto e inizia a baciarmi con foga per poi trasportare le sue mani sotto la mia maglietta. Dopo svariati minuti si alza e si avvicina ad un ripiano dove ci sono fruste e manette. 
Io:"non provare a toccarmi con quelle cose... tu sei pazzo fatti curare"
Ad un tratto si gira di scatto dando una frustata sfiorandomi il busto
Zambo:" devi stare zitto, sei una puttana e devi obbedire a tutto quello che dico, non devi parlare, non devi urlare, devi solo gemere come facevi prima quando stavamo insieme"
Io ormai arreso annuisco senza proferire parola. Inizia a spogliarmi facendomi rimanere soltanto in boxer addosso e mi lega con le manette e mi mette una benda sugli occhi. Cerco di rilassarmi dato che ormai non posso impormi più. Sento una piccola risata e poi un dolore lacinante sul addome, caccio un urlo di dolore e Zambo continua senza preoccuparsi. Ormai mi sta frustando da più di 5 minuti e mi sono arreso abbandonandomi al dolore. Ad un tratto smette e io emetto un sospiro credendo che sia finito tutto. Ma Zambo mi toglie la maschera e dopo avermi bciato mi ha sfilato i boxer
Io:"no, no Zamb questo no ti prego"
Mi tira uno schiaffo in pieno viso e  ad un tratto entra in me senza avvisarmi.L'ennesimo urlo riempie la stanza cerco di dimenarmi ma lui non si ferma non ha pietà di me. Per cercare di non pensare a quello che mi sta facendo penso a Federico. Chissà cosa starà facendo? Si sarà svegliato? E avrà letto il mio bigliettino? Vorrei solo tornare a casa e dirgli che io ci sono che non lo abbandono. 
Zambo:" puttanella puoi andare per stasera ti aspetto tra una settimana che ci divertiamo... h e ricorda che dopo domani con il capo dobbiamo andare a chiudere la questione con i Siciliani" 

Mi trattengo dallo sputargli n faccia e mi vesto con molta fatica per poi abbandonare quell'inferno.


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Ragaaaaaa ho aggiornato e ho fatto un capitolo moooolto lungo, spero vi piaccia, e credo che i capitoli adesso saranno lunghi più o meno cosi. 
Baci Mery   

Perché mi fai del male se io ti amo? \\FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora