𝙢 𝙞 𝙧 𝙞 𝙘 𝙤 𝙧 𝙙 𝙖 𝙩 𝙚

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| 05th |
Migliaia e migliaia di anni
non basterebbero
per dire
il minuscolo secondo d'eternità
in cui tu m'hai abbracciato
in cui io t'ho abbracciato.
—  Jacques Prévert


Quarta lettera,
'88.

Ricordi quando ti ho raccontato del mio pancione? Il terzo figlio è stato sfornato da un po', però ha un qualcosa che mi fa dolere il petto.

È un giocherellone, ha gli occhi verdi come i miei e sorride di sghembo ogni volta che stuzzica qualcuno.

Dio, se ti somiglia. Mi ricorda te, almeno caratterialmente.
Dal padre non ha preso nulla, a differenza degli altri due. Ogni volta che guardo Noah, così si chiama, mi viene da piangere.

Sono riuscita a recuperare cinque chili e mio marito ha smesso di propormi vacanze e controlli, finalmente.

L'ha capito che non voglio niente del genere, e tu rimani ancora un segreto.
L'altro giorno ha visto le prime tre lettere che ho scritto e sono andata in panico, per un momento; poi le ho giustificate dicendo che scrivo a Simon, ma che non ho il coraggio di mandarle a Manchester dopo la catastrofe, e quindi lui ha lasciato perdere, neanche le ha lette.

Non oso immaginare che cosa avrei fatto se lui si fosse preso il diritto di leggerle, perché nessuno ne ha, se non è te.

Queste lettere sono parte di me adesso: la mia forza, la mia debolezza, il mio amore, il mio passato.

Ora sono in salvo sotto al cuscino, perché tanto lui non muove un dito in casa, quindi non c'è pericolo che le trovi.

Non ci amiamo, se è quello che ti stai chiedendo, ma ciò non ci impedisce di volerci bene. Ho amato solo te nella mia vita e lui ama un'altra donna. Pensa che io non lo sappia, per giunta. Non c'è più dell'intimo tra di noi, ma non credo di voler divorziare una volta che i miei figli si faranno una vita.

Per ora non voglio rovinare niente e la loro felicità è la mia unica priorità. Alla fine lui è un buon padre.

Io... non so perché continuo a scriverti.
Cioè, in realtà lo so bene, ma so che per qualcuno magari potrà non avere senso.

È che ti amo.
È questo il problema principale: quando si ama qualcuno, non lo si lascia mai andare in modo definitivo.

Oggi è un giorno come tutti gli altri e volevo solo parlare con te in tranquillità.
Scusa se continuo a scriverti e non puoi rispondermi, certe volte diventa inevitabile.

Mi dispiace, cercherò di non farlo più.

MémoireWhere stories live. Discover now