TRE.

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TRE.

Mi sveglio grazie all'odore di Pancake al cioccolato, con lo stomaco che brontola dalla fame. Mi domando perché mia madre stia cucinando, al posto di essere già al lavoro, e all'improvviso la realtà mi colpisce come un pugno in pieno viso. Non sono a casa mia, con i miei genitori, loro... loro non ci sono più. Sono stati assassinati e io sono stata portata in questo posto, dove le persone che vi abitano mi hanno rivelato cose su di me e su di loro a cui non riesco a credere, nonostante una parte di me mi stia letteralmente pregando di farlo.

Caccio via le lacrime che minacciano di venire fuori e mi costringo a scostarmi le coperte da dosso e a poggiare i piedi nudi sul pavimento freddo, il quale mi fa avvertire subito un brivido su per il corpo. Mi accorgo di indossare ancora gli indumenti di ieri, eppure questa è l'ultima cosa che mi preoccupa.

Raggiungo il bagno e mi do una sciacquata alla faccia, per poi ritornare in stanza e indossare le scarpe. Vado verso la porta e la apro. Il corridoio è silenzioso, quindi suppongo che siano già tutti a fare colazione.

Cammino fino alla scala, che scendo senza far rumore. Mi metto subito in cerca della cucina, che trovo seguendo il forte odore di cioccolato.

Tris è in piedi accanto a Daniel, che sta cucinando, mentre Cameron e Annabelle stanno seduti in silenzio a mangiare. Elizabeth non c'è.

Non appena Cameron si accorge della mia presenza mi fa un sorriso dolcissimo. «Buongiorno, Alyssa! Ti vanno dei Pancake al cioccolato?» Mi domanda.

Si voltano tutti a guardarmi, accorgendosi solo adesso della mia presenza. Entro lentamente nella stanza, visibilmente a disagio, nonostante ci sia Tris.

«Buongiorno.» Saluto tutti, per poi prendere posto accanto a Cameron.

Daniel mi poggia un piatto colmo di Pancake davanti agli occhi, dopodiché torna a cucinare.

«Mangia, sarai affamata.» Mi incita Tris. Non la guardo, ancora arrabbiata per ciò che ho scoperto sul suo conto. Non riesco a credere che, per tutto questo tempo, si sia finta mia amica solo per proteggermi per conto di altri. Mi è stata accanto solo perché gli era stato ordinato di fare così, e questo mi distrugge più di quanto io non sia già distrutta.

Prendo un Pancake e lo addento, mentre il mio stomaco mi ringrazia del gesto. Non sapevo di avere così tanta fame e questi Pancake sono davvero buoni.

Mi volto verso Cameron, che mi fa un sorrisetto e mi passa il suo piatto. Lo guardo interrogativa.

«Non ho più fame, mangiali tu.»

«Sei... Sei sicuro?»
«Sicurissimo.» Si alza «Poi adesso ho una faccenda da sbrigare con Annabelle, quindi ci vediamo dopo.» Mi fa l'occhiolino e insieme corrono via.

Mi domando di quale faccenda si tratti.


                                                             🗡🗡🗡


A pranzo siamo ancora io, Tris e Daniel. Cameron e Annabelle non sono ancora tornati e ammetto che sono un po' preoccupata, mentre Tris e Daniel sembrano non curarsene.

Tris mi ha prestato alcuni dei suoi indumenti e nonostante fossi arrabbiata con lei le sono stata grata e ho deciso di accettarli, così ho fatto una doccia veloce e li ho indossati. Vedere i miei jeans intrisi di sangue mi ha stretto lo stomaco e ho dovuto trattenermi ancora una volta dallo scoppiare a piangere. Voglio essere forte, per i miei genitori, perché mi hanno sempre chiesto di esserlo, qualunque fosse stata la causa che l'avrebbe richiesto. Piangermi addosso non li riporterà in vita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 28, 2022 ⏰

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Demonhunters - L'Innaturale. [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora