5. Il premio più prestigioso (I)

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«Io...» Camelie non aveva neanche prestato attenzione alla voce metallica di sottofondo. Non seguiva mai il 3Dgiornale, non c'era motivo di interessarsi alla cronaca nera del quartiere più malavitoso di Nilemouth, dove tanto non avrebbe mai messo piede.

«Vorrei dirti che mi dispiace, Camelie. Ma la verità è che questa è una lezione che ti meriti da tempo. Sapevo che prima o poi avresti pagato le conseguenze della superficialità con cui prendi tutte le tue decisioni. Quel giorno finalmente è arrivato e di certo non comprometterò il mio buon nome perché sei stata così sciocca da non conoscere prima l'uomo che hai insistito tanto per sposare».

Camelie temeva che il padre avrebbe reagito in quel modo, ma mai si sarebbe aspettata un muro tanto spesso. La sentenza di Antoine Lambert era definitiva: non solo non aveva alcuna intenzione di annullare il fidanzamento, ma era convinto che sacrificare il resto della sua vita fosse la giusta punizione per essere un pochino immatura. Gocce di frustrazione le bagnarono le ciglia folte. Non voleva piangere davanti a lui, non voleva dargli un'altra soddisfazione, così ricacciò indietro le lacrime.

«Non ti perdonerò mai se mi costringi a sposarlo» ringhiò sbattendo una mano sul tavolo.

«Me ne farò una ragione. Se non vuoi sposare Kennedy Holsen vai pure a dirlo tu ai suoi genitori. Ti consiglio di cercarti prima un'altra casa, però, perché non ho la minima intenzione di continuare a finanziare la tua sterile esistenza un giorno di più. Se avessi mostrato un briciolo di attitudine agli affari di famiglia, o quantomeno ti fossi impegnata a imparare la professione, ora non saremmo qui. Mi hai messo nella condizione di riporre il futuro dell'attività che ho sudato sangue per costruire nelle mani del tuo futuro marito. E Kennedy Holsen è il candidato perfetto, in questo avevi ragione».

«Non ci posso credere. Stai mettendo un'altra volta le piantagioni davanti alla mia felicità!»

«E io non posso credere che pensi davvero che la tua felicità dipenda da chi sposerai. Stai solo peggiorando la tua posizione, Camelie. Ripulisci l'aria da tossica che hai stamattina e torna a giocare con le tue bambole».

Per Antoine Lambert i manichini che usava come modelli per gli abiti che disegnava e cuciva altro non erano che bambole. Non avevano mai trovato un punto di incontro sulle passioni di Camelie, non sarebbe di certo stato diverso quel giorno.

«Ti giuro che imparerò il mestiere! Diventerò così in gamba che non avrai bisogno di affidare le piantagioni a...» Il ghigno di scherno sul volto del padre le impedì di terminare la frase. La ragazza sapeva benissimo che Antoine Lambert non avrebbe mai creduto alle sue parole, e se anche si fosse convinto della sua determinazione, di certo non l'avrebbe reputata all'altezza del compito.

L'uomo ingoiò l'ultima forchettata e, senza neanche guardarla, la lasciò sola con il senso di impotenza e con la consapevolezza che fosse completamente sola di fronte all'orrore che si prospettava di essere la sua vita da quel giorno in avanti.

***

Nonostante l'idea di saltare un'altra giornata di scuola fosse per Camelie estremamente allettante, le sarebbe dispiaciuto non partecipare all'assemblea annuale in cui venivano presentati i progetti vincitori del concorso extra-curricolare dell'anno precedente. Nei vaneggiamenti della notte insonne, la ragazza aveva infatti ascoltato un messaggio confuso di Mei Chen e Sheila McGowan, che le annunciavano in coro che la sua scenografia per lo spettacolo teatrale "Eco delle terre risucchiate dal mare" aveva vinto uno dei prestigiosi premi della categoria Germogli di Talento.

Gli studenti vincitori erano stati infatti annunciati nel corso della festa, e ai presenti era stata consegnata una di quelle statuette dorate su cui Camelie desiderava mettere le mani da quando era entrata alla New Hope. Il solo pensiero che per colpa di Kennedy Holsen dovesse rinunciare a uno dei momenti di gloria della sua vita scolastica la indispettiva a tal punto da darle la forza di mettere momentaneamente da parte la tragedia del suo fidanzamento. In fondo avrebbe solo dovuto evitare il fidanzato all'Assemblea e poi si sarebbe data di nuovo malata.

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