capitolo 12

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È il giorno della partenza
Ho tutti i bagagli in auto di mio padre
Tutti i miei compagni useranno l'autobus invece mio padre ha insistito per venirmi a prendere personalmente

Durante il viaggio io e mio padre non abbiamo parlato per niente,sono stata con le cuffiette e ho scritto con Alex
Si sta preoccupando molto per me,forse perché in parte sa cosa significa perdere una mamma

Siamo arrivati a casa e tutti sono nelle proprie camere nel capannone
Però alcuni ragazzi non hanno un letto,tra questi ragazzi ci sono per lo più nerd o persone scartate dalla società, guardando bene c'è anche Alex

<Papà,loro potrebbero dormire nelle camere per gli ospiti, magari in tre o quattro in una stanza ce la fanno>dico supplicandolo

Se ve lo state chiedendo sì voglio Alex nella camera accanto alla mia,mi da sicurezza ed è ciò di cui ho bisogno adesso

<Mi sembra discriminazione verso gli altri...ma se non c'è alternativa faremo così>mi sorride e io lo abbraccio felice
Lui ricambia il gesto, leggermente confuso

<Alex, cioè volevo dire ragazzi vi dirigo verso le vostre camere, purtroppo qui non c'è spazio ma voi starete nella villa con noi>dico entusiasta
E vedo i loro volti sorridere

Alex è alla mia destra con il suo bagaglio,ma non mi rivolge parola dato che ci sono gli altri che stanno guardando
Però mi fa capire che c'é
Che è lì con me
E che non mi abbandonerà se scoppierò in lacrime o se avrò semplicemente bisogno di un abbraccio
Lui sarà lì
Ed è tutto ciò che voglio

Entriamo in quella casa
Pensavo di prenderla peggio invece sto conducendo i miei compagni fino alle loro camere senza problemi
Alex avrà la camera da solo
Ovviamente tutto questo in segreto

Dopo aver accompagnato tutti lo sistemo nella stanza affianco alla mia
Davanti alla porta della camera di Alex c'è un'altra camera
Che è quella di mia madre
Mio padre ha deciso di trasferirsi al piano di sotto in una camera per gli ospiti,forse per il troppo dolore o forse per evitare di ricordare
La porta da quando è morta è sempre stata chiusa a chiave, così che le domestiche non potessero pulire nulla
Doveva rimanere tutto come prima,come quando morì...
E così fu

<Tutto ok?>mi dice per poi abbracciarmi da dietro
Sì guarda intorno con la paura che qualcuno ci veda
<Per favore,no ok?sai sono arrivata al punto in cui non me ne frega più nulla della popolarità,voglio urlare al mondo che tu per me sei importante Alex>mi giro verso di lui e lo abbraccio forte
<Ti amo Sky>dice sussurando,quasi come se non volesse che lo sentissi
<Anche io Alex>sussuro per poi staccarmi dal nostro abbraccio

Siamo entrambi imbarazzati, è la prima volta che ci diciamo un "ti amo" e sinceramente almeno per me è la prima volta che lo dico
Sono già stata con altri ragazzi ma non ho mai detto un ti amo a nessuno,non ho mai amato nessuno ma da quando ho visto quel sorriso e quelle fossette,dalla prima lezione di matematica,ho capito che lui era ciò di cui avevo bisogno

Ed è strano dirsi un ti amo,se non ho nemmeno mai sfiorato le sue labbra,ma ciò rende ancora più puro e vero il nostro sentimento

Ti amo Alex Penton

<Comunque quella è la camera di mia madre,non ci è entrato mai nessuno da quando è morta..>dico rispondendo alla domanda che mi aveva fatto inizialmente
Lui mi guarda negli occhi e mi ruba un bacio
E io sorrido

È la prima volta che mi bacia...

**ANGOLO AUTRICE**
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il mio nerd preferitoWhere stories live. Discover now