Capitolo 33 - Fiducia

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Lea

River si ferma nel solito parcheggio fuori dalla casa. Oggi il tempo è perfetto; cosi abbiamo guidato con il tetto dell'auto abbassato.

E sfortunatamente, oggi ho perso la mia fascia per capelli, quindi per tutto il viaggio ho avuto i capelli in faccia. Quando la macchina si ferma non c'è più il vento che possa attaccarmi i capelli. Mi levo i capelli dalla faccia e cerco di pettinarli un minimo con le dita.

Mentre il motore si spegne, mi viene in mente la busta rettangolare poggiata sulle mie ginocchia. Dentro, ci sono i risultati degli esami. Sebbene la busta sia leggera e pesi come una piuma, mi sembra una tonnellata di mattoni.

Ho davvero, davvero, davvero bisogno di aprirla.

«Non credo che i tuoi genitori siano a casa, potresti anche aprirlo ora.», dice River, gesticolando verso la busta. È divertito dal mio nervosismo.

Una lieve brezza ci sfiora e riesce a spostare leggermente la busta. A causa dell'adrenalina che ho in corpo, con le mani premo, automaticamente, sulla carta, impedendole di volare via con il vento. Lancio un'occhiata al foglio schiacciato sotto la mia mano e a River, che mi sta sorridendo.

«No, no, no, per l'ultima volta, no.», rispondo, perché non è la prima volta che tenta di farmi aprire la busta con i risultato. Sollevo la busta con le dita e la stingo al petto, premendola contro come se fosse Marissa. «I miei genitori devono essere con me quando aprirò la busta.», finisco.

Una piccola risatina gli esce dalla bocca. «Come mai?», solleva un sopracciglio, in attesa di una risposta.

«Perché...», dico, girando le spalle e guardando altrove.

Ride. Le vibrazioni della risata mi mandano brividi nelle vene, infiammano il mio stomaco con il fuoco, che innesca una serie di fuochi d'artificio in me. Lancio un'occhiata nella sua direzione e i miei occhi si posano sulle sue labbra. Vederle, mi riporta a questa mattina - il bacio, il suo abbraccio, le mie gambe intorno alla sua vita.

Vuoi essere la mia ragazza?

La voce soave e pacata di River riempie la mia mente, le parole sono in circolo continuo nella mia mente. Io? La sua ragazza?

Stai arrossendo, Lea.

Tolgo rapidamente alcuni capelli da dietro l'orecchio, nella speranza di nascondere il rossore a River. Sono ancora sconvolta dal fatto che River Parker voglia come la sua ragazza; Lea Wilson, la ragazza dall'aspetto ok con il corpo a posto. È tutto okay... sono nella media.

Quindi perché si accontenterebbe di una nella media, quando può facilmente avere di meglio?

«Allora, rimaniamo qui finché i tuoi non tornano? O torniamo dentro?», mi chiede River, interrompendo la mia scia di pensieri.

Annuisco.

«Andiamo.», dice, togliendo la chiave dal cruscotto e uscendo dall'auto.

Lo seguo a ruota ed esco dall'auto. Dopo aver bloccato la macchina, infila le chiavi nella tasca dei pantaloni e mi si affianca per raggiungere la porta d'ingresso.

Oggi tutto sembra essere più luminoso, e non è solo il tempo.

Sono sorpresa quando River mette un braccio introno alle mie spalle, tirandomi al suo fianco, e di conseguenza unisce i nostri corpi. Sorpresa da questo movimento, faccio un passo indietro, ma i nostri corpi sono ancora a pochi centimetri l'uno dall'altro. Il suo braccio muscoloso si allenta leggermente ma non mi lascia andare.

Mr. Popular And I (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora