CAPITOLO 1

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3 anni dopo
Mi sveglio per via della luce del giorno che entra prepotente dalla finestra della mia stanza del College di Boston. La testa gira vorticosamente e la nausea per tutto l'alcol che ho bevuto la sera prima alla festa di Hannah, mi spinge ad alzare il mio patetico culo dal letto e correre in bagno. Sbatto la porta dietro di me, non so se Steve è tornato a dormire in stanza questa notte, non ho nemmeno notato se la porta della sua camera fosse chiusa o meno ma spero per lui che non abbia bisogno del bagno per un bel pò di tempo. Mi accascio sul pavimento prendendo la testa fra le mani e ripenso a cosa sto combinando nella mia vita. Alcol, sesso, mi circondo di persone false solo perché sono popolari ed io lo sono diventato con loro. Gli unici miei cari amici in questi tre anni di college sono Steve, il mio coinquilino e Peter il mio amico d'infazia.
Peter ha deciso di frequentare il mio stesso college e trasferirsi anche lui qui a Boston. È l'unico ad aver visto la parte più bella di me, mi ha anche visto toccare il fondo e riemergere a fatica pieno di merda proprio come sono rimasto. Eccomi qui, Sono Aiden Williams frequento il mio secondo anno di College e so che sto sprecando la mia vita ma non riesco a svegliarmi e guardarmi allo specchio ed essere fiero di me stesso come mi succedeva tempo fa quando avevo Lei. Solo pensarla mi provoca una fitta lancinante al cuore, come se un Dio al quale non credo più, si divertisse ad impalare il mio pupazzino Wodoo per punirmi, per ricordarmi che è meglio se non la penso, perchè non sono nemmeno più degno di pronunciare il suo nome. "-Aiden!Sei qui dentro?!" La voce di Steve mi riporta alla mia merdosa realtà.
"-Sì amico! Non entrare, non è un bello spettacolo."
"-Sono in cucina, se hai bisogno di una mano chiamami! Ti sei spaccato di brutto alla festa di Hannah, ieri."
I ricordi iniziano a riaffiorare, è mio solito bere fino a perdere i sensi o da non distinguere nemmeno chi sia la ragazza di turno con la quale scopo ma ieri sera, quei capelli, quegli occhi, quel sorriso mi hanno fatto impazzire. La casa di Hannah era piena zeppa di gente ed io giuro su Dio che l'ho vista. Ho visto Lei, non era uno dei miei soliti sogni, quelli che mi tormentano la notte, nei quali la vedo felice mentre mi sorride e poi si trasformano in grida, fumo e terminano nel mio incubo peggiore. No! Era reale, così reale che mi sono fatto largo tra la folla, sono persino inciampato più volte ma quando sono arrivato nella parte esterna della casa dove l'avevo vista, LEI non c'era. Si era dissolta nel nulla proprio come nei miei sogni e per me era come essere tornato a quel giorno, quando l'ho vista piena di sangue sul sedile della mia macchina, a quel giorno in cui l'ho vista l'ultima volta, al giorno in cui l'ho persa. Un dolore acuto allo stomaco mi colpisce fortissimo e le lacrime minacciano di farsi strada dai miei occhi, guardo il tatuaggio sul mio bicipite, quello che ha la sua iniziale, la lettera "A" scritta di rosso, come se fosse la lettera scarlatta impressa sulla mia pelle per marchiare i miei modi di merda di trattare le donne ma che in realtà rappresenta solo e soltanto l'iniziale del suo nome "Amy". Sfioro con dita tremanti quella lettera per me amara e subito dopo svuoto tutto il contenuto del mio stomaco nel water.

Il filo rosso del nostro amore ☆Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum