Capitolo 1

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MARINA

Quando mi svegliai, soffiava quella brezza leggera che era caratteristica delle località marittime e che mi ricordava casa. Dalla finestra della mia camera potevo vedere l'oceano, splendido ma purtroppo invaso da surfisti ( brutta razza: sempre insopportabilmente sicuri di sè e circondati da ragazze esaltate).

Come tutte le mattine, mi alzai, mi vestii e preparai lo zaino per andare a scuola, nella testa ancora il ricordo del mio soffice letto. Frequentavo da ormai tre settimane il liceo classico locale, tristemente famoso per la perfidia dei professori che vi lavoravano e il cibo della mensa, probabilmente radioattivo.

Per quanto riguardava la mia vita sociale, era molto deludente: non avevo legato con nessuno, probabilmente a causa dell'etichetta di "secchiona" che mi avevano affibbiato già dal secondo giorno (veramente una brutta parola per definire una ragazza, ma tutto sommato in questo modo correvo meno rischi), perciò trascorrevo tutto il mio tempo libero in un angolo della spiaggia ad ascoltare musica e osservare le onde che si infrangevano.

Quella mattina le lezioni furono molto noiose e  per tutto il tempo guardai fuori dalla finestra (questo atteggiamento mi era concesso solamente per gli ottimi risultati nei test) quindi fui contenta quando arrivò l'ora di pranzo.

In mensa sedevo solitamente sola ma quel giorno mi raggiunse Lucia, una ragazza che frequentava i corsi di storia e matematica con me.

<< Ciao scusa se ti disturbo questo sabato organizzo una festa in spiaggia per il mio compleanno e mi piacerebbe che tu partecipassi ti aspetto là alle 7 >> disse tutto d'un fiato la ragazza (di solito le persone che non respiravano mentre parlavano mi irritavano immensamente ma per lei feci un'eccezione, in fondo era l'unica persona che mi avesse mai rivolto parola)

<< Ok, ci penserò. Grazie Lucia>>

Mettiamo in chiaro una cosa: non avevo la minima intenzione di andarci, almeno all'inizio.

Thomas

Dovevo prepararmi per la festa di Lucia. Questo era il pensiero che occupò la mia mente tutta la settimana, quando cavalcavo le onde sulla mia tavola da surf, quando accoglievo gli applausi delle ragazze che mi avevano osservato e infine quando suonavo la chitarra a casa mia per prepararmi al concerto con la band. Non vedevo l'ora di conoscerla meglio e Lucia mi aveva assicurato che ci sarebbe stata.

Da poche settimane in classe era arrivata una nuova ragazza, castana, occhi neri e impenetrabili e assolutamente bellissima. Peccato non parlasse con nessuno e fosse la classica secchiona. I miei amici non mi permettevano di avvicinarla e non volevo essere preso in giro. Tenevo alla mia popolarità quasi come alla mia stessa pelle. Lei era strana, avevo intuito che avesse un segreto perché restava sempre in disparte e non faceva mai il bagno nonostante il caldo afoso (la osservavo da diversi giorni ormai mentre facevo surf), ma ne ignoravo la portata. Dovevo scoprirlo, e la festa era l'occasione che faceva al caso mio.

Ocean's melodyWhere stories live. Discover now