Lisa non aveva mai compreso a pieno quelle parole, ma sapeva che erano state incise per un motivo in particolare, doveva solo cercare di scoprirle in qualche modo. Il Signor Albert fermò la macchina e solo in quel momento lei si accorse di esser arrivati in un piccolo paese tra delle montagne le cui strutture moderne sembravo trovarsi fuori luogo circondati dagli alberi. Lei di fretta infilò l'orologio nella tasca e si coprì il capo con il cappuccio della maglia scendendo dalla macchina un po' rivoltante nel dover affrontare l'ennesimo incontro. Per quello che era riuscita a capire dal racconto del Signor Albert nella macchina, avrebbe vissuto insieme ad una lontana cugina del padre ritornata da poco nella nazione. Il Signor Albert prese la valigia dal cofano e si incamminò verso i tre scalini che conducevano d'avanti ad una porta di legno. Lisa lo raggiunse e si guardò intorno notando che quella casa era abbastanza vecchia rispetto alle altre, una volta che il campanello suonò la porta si aprì all'istante mostrando una donna altissima dai lunghi capelli castano scuro legati con una coda bassa. I suoi lineamenti erano delicati, la sua carnagione chiara metteva in risalto i suoi occhi color ambra coperti dalle lenti degli occhiali da vista. La donna portava abiti abbastanza normali: un jeans, una camicia di seta bianca ed un lungo camice bianco. Lei li fece entrare, Lisa si guardò intorno notando delle foto appese ad un muro. Si avvicinò riconoscendo la donna nelle fotografie, ma non c'era nulla che la legasse principalmente ad una famiglia ma solo a gruppi di studi. Il Signor Albert si avvicinò alla ragazza e dandogli un abbraccio le riferì le solite regole e le solite raccomandazioni. La donna si presentò con il nome di Caroline, mostrò la casa a Lisa e la invitò a prendere un caffè nel suo studio. Al primo impatto Lisa girò per la stanza osservando e notando che era ornata da moltissimi libri ma soprattutto di pietre e gemme messe in mostra su degli scaffali. Caroline si sedette sulla sedia della scrivania ed afferrò la sua tazza di caffè.

«Quindi Lisa com'è andato il viaggio?»

Lisa si fermò d'avanti ad una pietra osservandola volteggiare all'interno di uno strano liquido.

«Classico...» Rispose lei un po' titubante.

«Se ti serve qualsiasi cosa non preoccuparti a chiedere.»

Lisa si voltò verso Caroline scrutandola a dovere mentre il suo falso sorriso si stampava sulle labbra della donna.

«La finisca con questa messinscena, i miei nonni non avevano sorelle o fratelli il ché è impossibile che i miei genitori avessero dei cugini. Chi è lei veramente?»

«Sei più intelligente di quanto pensassi... Io conoscevo tuo padre, abbiamo lavorato insieme molte volte, era uno scienziato straordinario proprio come tua madre. Tu sai cos'è l'HS9?»

Lisa si girò verso Caroline notando che fosse diventata particolarmente seria, lei conosceva l'HS9. Lisa aveva sempre pensato che un incendio non potesse scoppiare da solo facilmente, tanto meno che in un momento critico come quello si manifestasse un black out del sistema. Per molti anni aveva pensato che ci fosse nascosto molto di più di quello che il governo e l'istituto volesse mostrare. Così in silenzio aveva studiato e fatto delle ricerche segrete scoprendo negli appunti dei suoi genitori questo HS9.

«L'HS9 è una particella creata artificialmente per curare una particolare malattia.» Rispose Lisa mentre afferrava una gemma dai riflessi d'orati per poi rimetterla al suo posto.

«No Lisa, l'HS9 non è stata creata solo per curare una malattia. Essa è una particella che se iniettata in alcuni soggetti può andare a modificare il DNA in modo da riuscire a potenziare alcune capacità.»

«E quindi cosa centra tutto questo con me?»

«Tu sei la rappresentazione in carne che l'HS9 funziona.»

«Cosa sta dicendo?»

«Tuo padre ha fatto in modo di sottoporti a questa mutazione del DNA. Non sei l'unica bambina che al tempo fu inserita nel programma della formazione dei Blaster. Tuo padre alla fine delle ricerche sapeva che aveva creato qualcosa di pericoloso e che avrebbe portato la distruzione se fosse caduto in mani sbagliate. Ben presto la formula per creare l'HS9 venne rubata, ma la formula era incompleta e quindi difettosa. I tuoi genitori sapevano che avrebbero cercato la figlia dei creatori per ricevere il pezzo mancante. Per garantire la tua salvezza loro ti hanno resa una Blaster.»

«Una Blaster? Lei è pazza!»

Caroline si alzò dalla sedia e posando la tazza sulla scrivania si avvicinò lentamente ad un mobile, da cui aprì un cassetto e ne estrasse una cartella gialla. Poi la sollevò in modo da farla notare alla ragazza e lentamente la posò sul tavolo.

«Qui dentro ci sono tutte le informazioni che ti riguardano. Non è un caso se in tutti questi anni quando hai una crisi emotiva le cose intorno a te cambino. La tua forza è ben altro che umana, come Blaster saresti in grado di proteggere il mondo dal male.»

Lisa si avvicinò al tavolo e prese la cartella, aprendola rimase stupita nel vedere diverse informazioni sul suo conto. Al suo interno poteva leggere tutto ciò che la legasse a delle informazioni trovate di un'altra ragazza durante le sue ricerche. Le informazioni erano identiche, le foto, i timbri, tutto era completamente uguale a parte il soggetto che in quel caso riguardava lei e no un'altra ragazza. Lisa si rese conto che la donna non stesse mentendo, il che la fece precipitare in un limbo di domande ed incertezze. Negli anni ogni volta che i suoi sentimenti si manifestavano tutto ciò che le circondava andava in pezzi. Lisa nel pieno panico gettò la cartella lontano a lei, con il respiro corto le informazioni nella sua testa si legarono all'istante. Aveva sempre saputo che qualcosa in lei non fosse normale, che non fosse uguale agli altri e questo perché lei era diversa. Lei era speciale.... Lei era una Blaster. Caroline vedendola nel panico notò che le gemme, le pietre ed i fogli stessero reagendo alla forza che la ragazza stava per emanare. Per cercare di calmare la ragazza fece un passo verso di lei ma si fermò all'istante notando che lei al contrario si allontanò spaventata.

«Coloro che hanno rubato la formula incompleta hanno provato diversi modi per creare l'HS9 perfetta, ma non ci sono riusciti ed al contrario hanno creato creature mostruose. Sono stata io a chiedere al governo di cercare i ragazzi Blaster affinché possiate combattere questa minaccia. Lisa tu sei una di loro, ma il tuo potere è così grande e nessuno ti ha insegnato ad usarlo. Le tue emozioni si rispecchiano alle tue capacità, non sai gestirlo devi imparare a farlo. Lascia che io ti insegni a dominarlo, a renderlo tuo.»

Lisa indietreggiò ancora andando a sbattere con la schiena contro uno scaffale che cadde a terra spargendo i libri ed i fogli sul pavimento. Il suo respiro era diventato pesante, il cuore le batteva in petto ad un ritmo straordinario, le mani le sudavano freddo, la testa le doleva e non riusciva a tenere gli occhi aperti per lungo tempo. Non capiva cosa le stesse succedendo, ad un tratto vide Caroline puntargli contro una pistola. Lisa si paralizzò all'istante, dal volto della donna riusciva a leggere bene che non stava scherzando e che avrebbe di certo premuto quel grilletto.

«PENSA IN FRETTA LISA!»

Caroline sperò che il suo presentimento fosse quello giusto, portava sempre con se una pistola per protezione non avrebbe mai sparato contro una ragazza ma pregò sul serio che le emozioni di Lisa reagissero alla paura e al terrore. Sparandole avrebbe innescato nella ragazza la paura che a sua volta avrebbe attivato le sue capacità. Caroline premette il grilletto e dalla canna della pistola uscì il proiettile pronto a colpire la ragazza. Lisa spaventata cercò di muoversi ma le sue gambe erano diventate di pietra, completamente paralizzare dalla paura, di conseguenza il suo corpo reagì diversamente ed alzò le braccia per proteggersi il volto. Intorno a lei i fogli ed i libri si alzarono dal pavimento sorretti da una strana forza magnetica, il proiettile rallentò la sua traiettoria ed un campo di energia dai colori violacei si manifestò d'avanti a lei proteggendola dal colpo che andò invece a schiantarsi contro un muro forandolo. Lisa incredula di cosa fosse successo si lasciò cadere a terra proprio come fecero i fogli ed i libri. Era stata lei a creare quel campo magnetico e quella energia...

Lei era sicuramente una Blaster.

The BlasterWhere stories live. Discover now