Parte 1: La Tragedia

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Tutto inizia qui, 24 maggio 2018. Mi chiamo Jonny Fitzgerald, ho 23 anni e vengo dal Cambridge, Regno Unito. Ho la passione per la box e considero come persona da seguire il grande pugile britannico Nick Blackwell. Ricordo che  quando avevo saputo la sua notizia che era andato in coma, mi vennero i brividi a udire quella cosa sconcertante. Posso giurarvi che mi stavo sentendo male. Ora, però voglio dirvi come ho avuto questa passione, ma soprattutto chi me l'ha trasmessa. Torniamo indietro a 10 anni fa. Avevo 13 anni, guardai il mio primo incontro in assoluto tra Manny Pacquaio e Óscar De La Hoya. Io tifavo per Manny e quell'incontro lo vinse lui. Ero al settimo cielo. Dopo quel match, presi il mio PC, mi informai sul pugilato e presi la decisione che da grande vorrò fare il pugile. Mia madre andò contro questa decisione, invece mio padre mi disse che se mi sarei allenato duramente avrei potuto farcela. Mi faceva piacere che mio padre era d'accordo con me. Poi, iniziai a farli tante domande e lui mi rispose dandomi  degli ottimi consigli. Lui era un pugile davvero molto famoso, in gamba e davvero determinato. La sua carriera era allo spicco, fino a quando purtroppo ebbe un incidente che lo costrinse a ritirarsi. Lui era davvero frustato. Avrebbe voluto diventare il pugile più forte del mondo, ma non ci è riuscito.
-Papà, ti prometto che diventerò un bravo pugile. Proprio come te.
-Figliolo, non serve promettermelo. Il pugilato devi sentirlo scorrere nelle tue vene. Non devi farlo per dimostrare di essere figo, ma lo devi fare se ti piace veramente. Dovrai fare anche molti sacrifici..
-Si, papà lo so..
-Mamma che cosa prepari oggi per cena? Disse il mio fratellino più piccolo
-Preparo  hamburger e patatine. Ti vanno?
-Si, certo.
-Che squisitezza, disse mio padre davvero affamato.
Poco dopo, ci sedemmo a tavola e mangiammo tutta la cena in maniera veloce. Soprattutto mio padre.
-Complimenti tesoro, è venuto davvero buono.
-Sono molto contenta che vi sia piaciuto.
All' improvviso ebbi un sonno davvero inaspettato. Non so, forse a scuola sarà stata una giornata molto dura e noiosa.
Comunque, dissi a mia madre che andavo a letto, ma non mi misi a dormire subito. Anzi, accesi la televisione.
Il giorno dopo, mi svegliai molto solare. Oggi a scuola, arriverà il nuovo insegnante di motoria. Che bello, mi piace davvero tanto educazione fisica. È la mia materia preferita.
Mi accompagnó in macchina mio padre, perché lui andava a lavoro e dopo  scuola sarebbe venuto a prendermi di nuovo.
-Mi raccomando Jonny, fai il bravo a scuola.
-Certo papà.
Ad un certo punto notai Pamela, una ragazza che viene dalla Spagna. Era bellissima. Aveva persino origini giapponesi. Roba da matti.. A scuola delle voci di corridoio dicevano che era la miglior alunna. E diciamo che era abbastanza popolare. Mi avvicinai a lei e la salutai.
-Ehi ciao Pamela.
-Ciao. Ma tu chi sei?
-Ma se siamo nello stesso grado, cioè facciamo entrambi la terza media.
-Ah. Ma tu non dovresti essere Jonny Fitzgerald? Il figlio del famoso boxer Pete Fitzgerald?
-Si, esatto. Sono proprio io..
-Molto piacere, Pamela.
-Piacere mio.
-Oh Jonny, percaso tu sei nella sezione di fianco alla mia?
-Si, giusto.
-Ora devo andare. Ti andrebbe dopo di andare al bar, qui a fianco..
-Mh, non so se posso. Praticamente mio padre dopo viene a prendermi.
-Mi stai dando buca? Sai, mi interessi un pò e vorrei conoscerti.
-Anche io vorrei conoscerti. É solo che ora non posso. Ti andrebbe domani pomeriggio? E comunque non ti sto dando buca.
-Ma certo. Allora, facciamo per domani alle 2:09 PM
-Okay, a domani.
-A domani.
Le prime 5 ore di  lezioni passarono in fretta. E finalmente arrivò la mia ora preferita: motoria.
Il prof, mi disse che ero abbastanza bravo nel svolgere gli esercizi. Al lancio del Vortex ho preso un bellissimo 10 tondo.
Dopo l' ultima ora, uscì da scuola e aspettai che arrivasse mio padre. Ma stranamente non vidi la sua auto. Di solito era li prima della mia uscita.
-Ma dove è mio padre?
Papà non arrivò e così decisi di prendere il bus. Tornato a casa, su un marciapiede  trovai mio padre a terra dissanguato. Mamma non c'era perché era a lavoro. Se lo avrebbe saputo anche lei so come avrebbe reagito.
-Papà, rispondi ti prego.
-Figlio mio...
-No papà non ci lasciare.
-Mi dispiace tanto. Mi hanno attaccato degli uomini.
Io avevo le lacrime agli occhi.
-Jonny, fai vedere al mondo quanto vali.
-No ti prego. No!!!
-Addio, figlio mio é stato davvero bello. Addio...
Iniziai a sbattere i pugni per terra. Avevo tristezza e sconforto. Ero così abbattuto. Per la troppa rabbia, presi il mio zaino, misi dentro le cose che potrebbero servirmi e me andai di casa. Non vidi nemmeno mia madre, non avevo nemmeno la forza di farlo. Ero troppo traumatizzato. Ero da solo per strada, per ore stavo correndo senza fermarmi  e ad un certo punto caddi a terra, presi una forte botta e svenni. Al mio risveglio, mi ritrovai in un luogo che sembrava sconosciuto. Non sapevo nemmeno dove fossi. Ad un certo punto, mi ritrovai di fronte un uomo muscoloso, pelato con gli occhi azzurri e aveva uno sguardo serio, molto serio.
-Tu chi sei? Che posto é questo? Dissi davvero spensierato.
-Ragazzo, ti trovi in una palestra di Boxe. Ti ho trovato per terra e ho deciso di portarti qui.  Io sono un amico di tuo padre. Mi chiamo Amadeus Jorgetown.
-Tu conoscevi bene  mio padre? Ormai, lui é morto.
-Si. È morto?
-Si, l'ho ritrovato a casa mia morto pieno di sangue.
-Hai idea di come è morto?
-Mi ha detto che lo hanno assalito dei tipi che fanno parte di una gang. Voleva dire altre cose ma purtroppo non c'è la fatta.
-Capisco.
-Io a mio padre gli ho persino detto che vorrei diventare un grande pugile.
-Ti allenerò io. Ti farò diventare un grande pugile.
-Davvero hai intenzione di allenarmi?
-Ma certamente.
-Ti insegnerò lo stile che mi ha insegnato il mio vecchio  allenatore.
Da quel momento, vidi la luce negli occhi.
A casa mia ovviamente continuai a vivere,  ma durante il pomeriggio mi allenai da Amadeus. In famiglia ormai ci sono solo mia madre e il mio fratellino. 
Infine, l'appuntamento con Pamela riuscì a farlo e mi divertí  tanto. Dopo quella giornata iniziammo a parlare ogni giorno. Le dissi che mio padre era morto e lei mi rispose che le dispiaceva molto e che purtroppo ha visto il tutto al telegiornale. Due anni dopo, mi ritrovai in seconda superiore. La mia vita ormai era ragazze, compiti e box. Mio papà é sempre con me anche se ormai è lassù. Papà posso garantirti che mi vendicherò di quella gang che ti ha ucciso.
Passano 8 anni e ora ho 23 anni.  Ormai io conosco solo il ring della box. Ho comprato una casa vicino il mio paese natale. Il rapporto con Pamela direi che va alla grande.  Ogni tanto ci vediamo, ma lei mi ha detto che è già impegnata. Sto frequentando un università di Oxford e piacerebbe laurearmi in geografia. Come pugile ho iniziato a seguire Nick Blackwell.
Anche se ormai si è ritirato perché ha avuto un imprevisto. Durante gli allenamenti come musica di sottofondo metto sempre Embu di Tekken 3. Una canzone che secondo me è adatta per qualsiasi tipo di allenamento. Amadeus sta notando un grande potenziale in me. Sto diventando sempre più bravo.
-Dai avanti Jonny colpisci quel sacco più forte che puoi..
-Ora le farò vedere di che pasta sono fatto.
-Bravo. Ricorda che quando farai il tuo primo vero incontro sarà il giorno che non dimenticherai mai.
-Hai ragione Amadeus.
-Amadeus ha sempre ragione.
-Se solo mio padre fosse qui, sarebbe fiero di me.
-Ascolta, lui è fiero di te.
-Tornerei indietro nel tempo  per poter cambiare molte cose.
-Ah ragazzo. Lo avrei voluto fare anche io, ma purtroppo non cè alcuna possibilità.
-Questo lo so anche io.
-Ora puoi anche andare. Ti sei preparato  molto bene. Penso che tu sia un pò stanco.
-No.. Non sono ancora stanco.
Terminati gli allenamenti, feci una doccia, misi una camicia che ho messo dentro la mia sacca d' allenamento e me ne ritornai a casa. Un pò dopo sentì il mio telefono squillare. Ma chi era?
Lo presi e vidi che mi stava chiamando un numero sconosciuto. Molto incuriosito risposi.
-Pronto? Ma chi è?
-Ciao Jonny, sono io Dean, il tuo vecchio compagno delle medie.  Sono riuscito a recuperare il tuo numero grazie a Pamela.
-Ah, mi ricordo di te. Ciao Dean.
Quindi il mio numero te lo ha dato Pamela?
-Esatto.
-Ah okay. Ma comunque lei non mi ha detto niente.
-Qualche volta dobbiamo organizzare. Non trovi?
-Si, Dean. Però dobbiamo vedere per che  giorno possiamo, dato che ho gli allenamenti di box.
-Dimmi tu quando sei disponibile.
-Va bene. Ma ora devo andare. A presto.
-A presto Jonny.
Dopo la telefonata "inaspettata", mi preparai una buonissima pasta al pesto. Ah, il mio piatto preferito italiano. Intanto, mentre mi stavo godendo il mangiare, accesi il televisore e mi guardai un film che ho visto e rivisto. Si chiama Project X- Una Festa Che Spacca. Una pellicola che è un botto demenziale, ma contemporaneamente fa stra ridere.
Finito ll film, me ne andai a dormire. Stavolta ero assonnato. Se non lo ero, sarei rimasto sveglio ancora.

Mi scuso se ci sono errori. Spero che questa prima parte vi possa piacere. Un saluto da Samuele Massariello.

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⏰ Last updated: May 25, 2018 ⏰

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Un Giovane Pugile (A Young Boxer) Where stories live. Discover now