Lazari [Ita]

Lazari Natalie Swann

Questa non è una vera e propria creepypasta, ma l'introduzione al fumetto di Chibi Works (penso possiate trovarlo su DeviantArts).

Mia mamma è morta: l'ho uccisa io e il mio nome è Lazari.
Ho otto anni e ho ucciso la mia madre.
Diceva che ero un mostro.
Mi odiava.
Ora è appesa ad un albero.

[...]

Camminavo col mio coniglietto di peluche nella fredda e oscura foresta. Vidi un uomo alto ed ebbi voglia di diventare la sua amica.

Non aveva espressioni facciali ed indossava un completo.

"Ciao! Io sono Lazari!"

Dissi alzando la mano per salutarlo. Mi prese per mano e mi alzò fino alla sua spalla.
Era un pò alto.
Era alto circa otto o nove piedi.
Intanto io continuavo a ridacchiare sulla sua spalla.

Mi portò in una dimora che sembrava logorata e crepata.
Mi piaceva.
Aprì la porta e vidi un ragazzo grigio che aveva una maschera blu.

"Jack!
Stai mangiando sul mio divano?!" Disse l'uomo alto.

"Uh...no" rispose il ragazzo mentre azzannò un boccone di chissà cosa dalle sue mani.

Annusai profondamente l'aria. L'odore della cosa che teneva in mano era simile alla carne putrefatta.

L'altra parte di me stava uscendo.

"Buon odore" disse l'altra mia parte e subito scesi dalla spalla dell'uomo in nero, scaraventandomi verso l'altro uomo che penso si chiamasse Jack.

Afferrai il suo braccio e lo azzannai.

"Oh cazzo!"
Urlò Jack.

Realizzai dopo cosa avessi appena fatto.
L'altra parte di me scomparve e pian piano lasciai stare il braccio ferito del ragazzo.
Mi scese una lacrima sul viso e corsi dietro l'uomo alto a piangere.

"Mi dispiace!
Non volevo!"
Dissi.
L'uomo alto mi alzò e mi diede delle pacche sulla schiena mentre piangevo sulla sua spalla.

"Shh.
Va tutto bene" sussurrò.

"Ehm..."
Disse il ragazzo tenendo stretto il suo braccio

"Slendy, dov'è il kit di pronto soccorso?"

"Aspetta, adesso ti aiuto"
disse l'uomo alto, o dovrei dire Slendy, mentre mi fece sedere sul divano.
Lui e Jack se ne andarono e riuscii a sentire ciò che stavano dicendo nel corridoio.

"Ma che cos'è?!"
Sussurrò Jack.

"Di sicuro non un umano" bisbigliò Slendy.

Peccato, ho probabilmente rovinato il mio soggiorno.
Spero di no.