Capitolo 2

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2 Anni dopo...

La sveglia fa il suo solito rumore assordante, ma sono già sotto la doccia, quindi come quasi tutti i giorni Amanda, la mia tutrice, entrerà nella mia stanza tra 3, 2, 1... "Alexx! Lo capisci che se non ti serve, la sveglia, non sei obbligata a metterla, vero?" Non sentendo la mia risposta esce dalla stanza sbuffando e so già che starà distruggendo la sua vestaglia di seta. Finita la doccia scelgo di indossare dei pantaloncini neri e una canotta anch'essa nera per fare il mio giro di corsa, come d'abitudine, prima di andare in palestra.

Dopo un'ora di corsa arrivo in spiaggia, la mia ultima meta, e come al solito trovo Tomas, lui con Bianca sono le mie ancore, li ho conosciuti appena trasferita e tra le chiacchiere ho rivissuto il legame che avevo con Hanna.

"Ehi Tom, prendimi!" gli urlo mentre gli corro incontro, e come sempre lui è pronto a girarsi e prendermi sulle spalle, per poi correre verso il bar per la nostra colazione. Una volta seduti al nostro tavolo noto che Tom si sta uccidendo le mani, lui nota il mio sguardo e decide di prendere la parola "Come sta la mia ragazza questa mattina?" "Come sempre Tom, ma leggo nei tuoi gesti che devi dirmi qualcosa, quindi sputa il rospo" lo anticipo. Mi guarda e mentre sta per parlare, veniamo interrotti da Linda, la cameriera, che ci porta il nostro ordine "Ciao Tommy caro, ti trovo in forma oggi, ecco a te il cappuccino doppio al caramello" gli dice facendogli l'occhiolino e andando via senza guardarmi.

"Non ha ancora capito che avete gli stessi gusti sessuali?" la derido, lui mi sorride e poi diventa serio "Ieri sera mi ha chiamato lo Studio delle Belle Arti di NY per offrirmi una borsa di studio e un tirocinio retribuito per la fine dell'anno" dice tutto d'un fiato, e mi tremano le gambe per quello che ha detto, ma non posso farglielo capire, è il suo sogno e deve inseguirlo a tutti i costi. Così decido di indossare la maschera che vedono tutti "Allora voglio un tuo autografo, sarò la prima ad averlo, anzi fammene due così il secondo lo vendo e ci guadagno un po' di soldi" e sfoggio il mio sorriso migliore. Ma lui riesce a leggere i miei occhi come un microscopio e mi abbraccia forte sussurrandomi la nostra frase "Mai divisi, siamo un'anima in due corpi".

Dopo aver salutato Tom, organizzando un'uscita per festeggiare, sono corsa in palestra dove Ethan mi stava già aspettando al sacco. Ethan è l'unico figlio di Eddy, capo della polizia della città, appena arrivata ricordo di sentirmi così spaesata da rimanere in casa tutto il giorno, e dopo una settimana proprio Eddy mi ha portato da suo figlio in palestra dicendomi che dovevo affrontare la vita e non subirla. Quindi eccomi qui a riversare su un sacco da box tutta la mia vita, e per due ore circa rivivo tutto quello che è successo fino a questo momento. Quando sono qui non esiste più niente, mi annullo completamente e mi colpevolizzo della morte della mia famiglia, ma no, non è la colpa di ciò che successo che voglio, ma vorrei fare uno scambio, riavere loro al mio posto, o almeno essere li con loro e non rivivere ogni momento quell'incubo.

Sento una mano sulle mie spalle e per poco non colpisco Ethan. "Scusami, sai che non devi toccarmi quando mi alleno. Dimmi pure" lui mi guarda per qualche secondo "Volevo avvisarti che sono passate due ore e mezza e so che non puoi fare ritardi in lavanderia. E' meglio che vai a casa e ti dai una ripulita, puzzi e non poco, in più mi stai spaventando i novellini" mi prende in giro. Gli faccio una linguaccia e torno nello spogliatoio per correre a casa.

Il tempo nella lavanderia passa in fretta, non ho il tempo di pensare alla vita, devo lavorare e assistere i clienti. Alle 21.30 saluto i proprietari e mi dirigo verso casa sentendo la vibrazione del mio cellulare, così decido di rispondere senza guardare "Ciaoooo Lexi, Tom mi ha detto di NY, così ho pensato di organizzare domani sera una serata al Cocco, non voglio un no come risposta va bene cucciolotta?! Benissimo a domani, ti chiamo poi per scegliere l'outfit. Baci!" e chiude la chiamata senza lasciarmi parlare. Bianca è un fulmine ed è quasi impossibile interromperla. Quindi non posso fare altro che assecondarla. Arrivata casa mi fiondo in doccia e poi subito a letto sperando di dormire.

Lacrime di Cristallo NeroWhere stories live. Discover now