il valore delle cose

4.7K 175 3
                                    

mi posa delicatamente sul letto della mia stanza e mi guarda, il mio corpo ora è pieno, non solo di ferite e lividi, ma anche di ustioni, le sue mani mi hanno ustionato la pelle e io ne ho sentito il calore.

mi allungo nella posizione più comoda che trovo, cioè lungo il fianco sinistro, e lui si allunga sul suo fianco destro a guardarmi, io ho la testa poggiata sul cuscino, lui poggia il gomito sul cuscino e poggia la testa sul palmo.

Satana: "hai intenzione di dormire ora?"

Io: "perché? posso dormire ancora?"

Satana: "perché pensi di non poterlo fare?"

Io: "beh dormire era per riprendere le energie, ora che sono morta, tecnicamente, non ho più bisogno di energie, dico per il cuore che batte, per il cervello che pensa, per i polmoni che si riempiono di ossigeno"

Lui ridacchia divertito poi dice

"Sei un ragazza molto scientifica, vero?"

Io: "è così poco evidente?"

Ridiamo insieme, poi mi accorgo di una cosa

Io: "ora che ci penso, molte cose hanno perso il loro valore"

Satana: "ad esempio?"

Lo guardo negli occhi, sembrano carboni ancora rossi per il fuoco che li brucia

Io: "la mia verginità"

Sembra sorpreso, poi chiede di spiegarmi meglio

Io: "da viva la verginità aveva un valore perché era una, soltanto una volta, e per di più la prina, quindi c'è la paura di sbagliare la persona scelta a cui darla, ma ora che sarò sempre vergine non ha più senso"

Mi avvicino a lui e mi giro, poggiando la schiena sul suo petto, riesco a sentire il suo calore...

Prendo la sua mano e la poggio sul mio ventre e metto le mie mani supra la sua

Io: "è per quel motivo per cui mi sono difesa da mio padre"

Perché ne sto parlando con lui quando con gli psicologi del carcere non ho detto nulla?

Io: "io sono vergine e volevo scegliere a chi dare la mia verginità, di certo non a mio padre"

Satana: "quindi se tu non fossi stata vergine, non ti saresti difesa?"

Io: "probabilmente non avrei fatto nulla"

Lui mi stringe a se e gemi di dolore per i lividi, lascia leggermente la presa e sbadiglio.

Satana: "meglio se dormi"

Il modo in cui lo dice...non so, mi rattrista, non è solo innervosito, poi innervosito per cosa?

Mi addormento così tra le sue braccia...

Riapro gli occhi infastidita da qualcosa che mi schiaccia, cerco di spostarmi, ma non ci riesco

Cerco di alzarmi ancora ma quando alzo il bacino sento qualcosa tra le mie gambe e mi blocco sul posto

Poi sento una risata che ormai conosco forse troppo, sospiro leggermente divertita

Io: "com'è che sei ancora qua?"

Satana: "appena ti sei addormentata me ne sono andato a fare alcune cose, quando sono ritornato eri ancora addormentata"

Mi ristendo, com'è che ora ha un pene? Prima anche se era nudo non lo aveva, pensavo fosse asessuato come gli angeli

Satana: "sei silenziosa"

Dal suo tono di voce posso capire che è divertito

Satana: "sai non ho fatto altro che pensare a quello che hai detto prima di addormentarti"

Si sposta e si allunga a pancia in su affianco a me

Satana: "ho pensato che visto ora la verginità per te non ha valore, non hai scuse per dire di no a una scopata"

La normalità con cui lo dice mi fa innervosire, però solo dopo qualche secondo realizzo quello che ha detto e arrossisco

Io: "Ec..co....i...io"

Cosa dico ora? Mi sono condannata da sola

Mi guarda e dice di avvicinarmi a lui, mi stringo nelle spalle rimanendo ferma

Lui sospira divertito e mi trascina verso di lui, poggio la testa sulla sua spalla cercando di non guardare il suo membro

Beh di certo da viva non pensavo di finire col fare sesso con il Diavolo...

Io e il DiavoloOù les histoires vivent. Découvrez maintenant