Capitolo 8

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Inizio a correre mentre il fango riempie i nostri corpi bagnati dalla pioggia,nel tentativo di fuggire Pietro cade a terra.

<<Smettila di fuggire sono io,sono Giorgio>>

<<Sta lontano da me,tu tu sei ...sei un mostro>>

<<No cosa stai dicendo? Sono lo stesso ragazzo di prima che ha fatto l'amore con te lí dentro>>

<<Finiscila,la cosa peggiore e che non ti rendi nemmeno conto della gravitá del tuo gesto...hai preso la vita di una persona,ti rendi conto che hai ordinato ai tuoi fottuti soldatini di fare fuoco su un uomo innocente,padre di famiglia,hai reso orfano un bambino e vedova una moglie,come hai potuto farlo>>

Mi fermo a pensare,che cosa ho fatto? Ha ragione sono un mostro..

<<Io..volevo solo proteggerti>>

<<Proteggermi? Ma di che diavolo stai parlando?>>

<<Poteva dire a tutti di noi>>

<<Lo aveva detto in modo ironico come faceva a sapere lui se abbiamo fatto qualcosa o meno? Ma ti senti quando parli? E al prossimo che farai? Gli schiaccerai con i piedi la testa nel fango?>>

<<Non lo farei mai>>

<<Sto iniziando a pensare che tu sia capace di questo e altro>>
Quelle parole mi ferirono profondamente

<<Hai ragione sono fatto per uccidere e non mi femeró finchè non mieteró uno ad uno la vostra specie ma Dio mi guardi e giudichi lui stesso se quello che provo per te è definibile, non ti sfiorerei nemmeno per errore e nè tantomeno permetteró mai a nessuno di torcerti un capello>>

<<Questo non cambia le cose,mi dispiace>> Ho il cuore a pezzi,non mi crede più ormai è finita. Guardiamo verso il cielo che sembra piangere anche lui,il gracile corpo di Pietro sta per essere sotterrato dal fango,lo vedo tremare e di istinto mi tolgo la divisa e gliela porgo

<<Scordatelo,preferisco morire di freddo che indossare quella merda>>

Decido di soffrire il freddo con lui,si avvicina l'inverno e chi sono io per avere indumenti pesanti addosso e lui no? Mi spoglio completamente davanti a Pietro,rimango in mutande mentre il freddo percuote le mie ossa.

<<Rivestiti e vai dagli altri Giorgio>>

<<No>>

<<Fallo ti prego,soffro troppo a vederti cosí>> Guardo Pietro con le lacrime agli occhi

<<Sei una testa di cazzo>>

Si butta tra le mie braccia,finalmente siamo di nuovo uniti,provo a baciarlo ma si scansa

<<No Giorgio,sia chiaro lo faccio solo perchè sei nudo e qui fuori fanno 0 gradi>>

<<Le tue labbra>>

<<Che hanno?>>

<<Stanno diventando viola>>

<<Si anche le tue>>

<<Baciami>>

<<Che cosa?>>

<<Ti prego,baciami>>

<<Non posso>>

<<Pietro se non ci riscaldiamo al più presto moriremo entrambi di ipotermia,baciami>>

Pietro fa come gli dico,sotto il vento glaciale,il fango e la pioggia si siede sulle mie gambe e mi bacia,il calore della sua lingua rende il tutto meno doloroso,credo di amarlo e deve saperlo prima che sia troppo tardi

<<Pietro io ti ...>>

All'improvviso un faro in lontananza ci illumina, parte l'allarme e capiamo immediatamente cosa sta per succedere ma non ci importa se moriremo,lo faremo insieme.

Un amore ad Auschwitz || MurrytekWhere stories live. Discover now