Capitolo 5

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Arrivano le 4:20 entro dentro il dormitorio di Pietro e gli altri

<<Avanti in piedi tutti quanti,oggi inizia il vostro percorso qui a Birkenau..alle 6 voglio vedervi tutti in riga davanti al dormitorio centrale chi manca verrá spostato in un altra area dove decideró in seguito cosa farne,tutto chiaro?>>

<<Sissignore>>

<<Molto bene>>

Arrivano le 6:20 precise tutti sono in riga esattamente come avevo ordinato iniziamo l'appello

<<Fate un passo avanti non appena il soldato Minefrecht chiamerá il vostro numero>>

Inizio a vedere tutti fare un passo in avanti N.1957,1200,23478,34276..dovrebbero esserci tutti,giá tutti tranne..

<<Perdonate il ritardo>>

Il soldato Minefrecht inizia a sbraitare a ad inveire contro di lui ma lo blocco

<<Ti sembra questa l'ora di presentarti?>>

<<Stavo facendo una doccia>>

<<Con quale acqua?>>

<<Quella>>

<<Quell'acqua serve per rinfrescare noi e non voi è chiaro?>>

<<Se vuoi vado di nuovo la sotto se continui>>

<<Mi hai veramente stancato adesso,vieni con me>> Lo tiro per un braccio e lo porto in una stanza completamente buia,alibita apposta per questo tipo di comportamento indisciplinato

<<Passerai qui le prossimo 24 ore,vediamo se cosí ti passa tutta questa arroganza>>

Mi fa male trattarlo cosí,ma non posso farmi mettere i piedi in testa da un ragazzino di 19 anni appena, sfrontato e cosí...fottutamente bello.

Sto per andarmene quando torno indietro a vedere se ha bisogno di qualcosa,mi ferma il mio Caporale

<<Generale Maurer cosa succede? Che ci fai lei qui?>>

<<Niente signore un prigioniero ha alzato la voce e l'ho punito rinchiudendolo qua dentro>>

<<È sempre quel tipetto non è cosí?>>

<<No Signore,un altro numero signore>>

<<D'accordo,allora entra anche tu con lui e non appena si permette a lamentarsi dagli con questa in testa>>

Mi passa una mazza chiodata

<<D'accordo Signore,ma non le sembra troppo signore?>>

<<Troppo poco vorrai dire>>

Entro dentro e mi chiudo con lui

<<Avanti siediti>>

<<Perchè non ti siedi tu?>>

<<Certo che hai una bella faccia tosta tu eh>>

<<Posso dire che sono sempre stato una testa calda,neanche i miei genitori mi hanno mai messo i piedi in testa>>

<<Non vorrai stare in piedi tutto il giorno vero?>>

<<Anche se fosse? Che te ne importa? ho i giorni contati qui>>

Finchè ci saró io,no di certo.

<<Si infatti è cosí>>

<<Bene allora o seduto o in piedi cosa cambia? Sempre che mi arriverá quella mazza nel cervello suppongo>>

<<Supponi bene ed è proprio quello che accadrá se non ti siedi>>

<<Perchè dovrei?>>

<<Ti ho detto niente domande>>

<<È un mio diritto parlare e non sará di certo una puttanella di Hitler a imperdirmi di farlo>>

Prendo Pietro di forza e lo costringo a sedersi,mi avvicino al suo viso

<<Stammi bene a sentire,sei molto fortunato perché mi stai simpatico ma attento a non tirare troppo la corda con me>>

<<Cosa vorrebbe farmi generale Maurer?>> Si avvicina pericolosamente al mio viso mentre inizio a deglutire a fatica

<<Vorrebbe...>> guarda sensualmente le mie labbra,sento il suo respiro su di esse

<<Baciarmi?>>

Di istinto non riesco a mentire e mi scappa un lieve e soffiato

<<Si>>

Mi prende il viso e mi bacia,non resisto e prolungo il bacio,lo abbraccio..Dio è cosí bello anche se solo coperto di un semplice pigiama a righe di flanella,le sue labbra sono come una droga per me..inizia a respirare più a fatica e anche io..ci guardiamo un secondo negli occhi e poi di nuovo ci lasciamo prendere dalla passione,Pietro continua a stuzzicarmi baciandomi il collo,mi toglie il casco e mi mette le mani nei capelli,lo denudo del suo pigiama e della sua biancheria intima,mai mi era successo di desiderare un uomo a tal punto,pensavo di essere etero ma lui mi sconvolge facendomi tornare a battere il cuore dopo anni che non lo sentivo più pompare cosí veracemente,lo prendo anche io per i suoi meravigliosi capelli color piombo e lo faccio sedere sulle mie gambe, da qui posso vedere le gocce di sudore che ricoprono la sua meravigliosa pelle bianca e candida,come puó essere lui essere inferiore? Non è possibile che lo sia, se la perfezione avesse un volto avrebbe di sicuro quello di Pietro.  

Un amore ad Auschwitz || MurrytekWhere stories live. Discover now