Capitolo 8

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Tadashi era certo di essersi dimenticato qualcosa di importante. Qualcosa che in quel momento doveva assolutamente ricordarsi. Ma non riusciva. Ma tutto gli tornò in mente non appena vide Afuro riemergere per poi tornare a fondo subito dopo.
«Terumi non sa nuotare» mormorò perso tra i suoi pensieri, facendo sbiancare Kirigakure.
«Che?! Hera dimmi che scherzi!» disse il rosa impanicato. Ma il castano non rispose. Si limitò a tuffarsi e andare in soccorso del biondo, mentre il professore si avvicinava preoccupato. Hera prese un braccio di Terumi e se lo fece passare attorno alle spalle, per poterlo sorreggere, e lo riportò a bordo piscina.  Alle scalette, Demete e Kirigakure lo aiutarono a portare fuori Terumi e insieme mamma e papà lo distesero sul bordo. Hera uscì e si inginocchiò accanto a lui.
Il volto di Terumi era bagnato e pallido, con le labbra schiuse.
«È necessario il primo soccorso- disse il prof. Hera esitò, fissando ancora quel volto così bello e fragile.
Era presente quasi tutta la scuola…
Dannazione! Sempre tutta colpa tua, Terumi! pensò, mentre si chinava velocemente su di lui e poggiava le labbra sulle sue per la respirazione bocca a bocca.
Dopo circa tre minuti di soccorso, Terumi cominciò a tossire e si girò su un fianco per sputare l’acqua.
Aprì gli occhi, spaesato.
«T-Tadashi?» balbettò.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo, e molte ragazze esplosero in commenti e urla di gioia nel vedere il loro beniamino sano e salvo.
Demete aiutò Terumi a mettersi seduto, mentre gli ricordava in poche parole quel che era successo.
Afuro si portò le mani alle labbra, e rivolse ad Hera un’occhiata sconvolta.
Hera si ricordò improvvisamente del momento sulla spiaggia… ecco, anche adesso pensava che Terumi era carino, proprio ora che era indifeso e rosso in volto.
«Terumi!!!» gridò Kirigakure, facendosi spazio fra Demete ed Hera.
«S-Stai bene?!»
Il biondo annuì, e il ninja crollò in ginocchio, sollevato.
«Meno… meno male» mormorò mentre alcune lacrime gli scivolavano dagli occhi.
Cercò di nasconderle asciugandole velocemente con i polsi, ma tanto se n’erano già accorti tutti.
«Saiji…» cominciò Demete, ma Kirigakure cominciò a gridare.
«Lo so che è colpa mia, va bene?! Era uno stupido scherzo, lo ammetto, ero geloso! Mi dispiace!» esplose e scoppiò a piangere più forte, gettando le braccia al collo di Terumi, che gli fece pat pat su una spalla. Hera e Demete assistevano scioccati.
«Su, su. Un ninja non dovrebbe piangere» disse Terumi sorridendo nervosamente.
«E poi va tutto bene, vedi, sto bene, grazie ad Hera… anzi…»
Si staccò Kirigakure di dosso e fece l’occhiolino, malizioso.
«Se non fosse stato per te, non avrei avuto l’onore di essere baciato da Hera…» commentò ridendo.
Hera avvampò.
«Non è stato un bacio! Era una respirazione!» esclamò.
Ecco, odiava quel suo atteggiamento.
Terumi si spostò una ciocca dal volto.
«Certo, certo» lo liquidò.
Kirigakure e Demete scoppiarono a ridere, additando Hera, che avrebbe voluto strozzarli, ma per il momento si trattenne.
-Terumi, credo sia meglio per te se ti andassi a cambiare e restassi fuori. Tornerai in aula con la classe dopo la lezione di nuoto- disse il prof. guardando il biondino che annuì e si diresse negli spoiatoi. Uscì poco dopo, vestito con una maglietta bianca e rosa e dei pantaloncini pastello. Andò fuori dalla stanza con le piscine e si sedette a terra, pensando a ciò che era successo poco prima.

«Ricordami che devo insegnarti assolutamente a nuotare» disse una voce alle sue spalle. Si girò spaventato, e vide Hera, anche lui vestito. Gli si sedette accanto, e Afuro lo guardò confuso.
«Lo faresti?»
«Si. Magari così eviti di morire la prossima volta»
Afuro guardò davanti a se, fissando il vuoto.
«Grazie... Per avermi salvato... Non me lo sarei aspettato da te... Pensavo mi odiassi...» ammise.
«Mi stai sul cazzo. È diverso. E non avrei lasciato morire nessuno»
Terumi annuì piano, prima di sospirare. Voleva far innamorare di se Hera, proprio come già tutti gli altri lo amavano. Nessuno doveva essergli indifferente. Lui doveva essere la perfezione. Però, le attenzioni di Hera lo facevano sentire diverso. E iniziò a temere che, forse, non sarebbe riuscito a farlo innamorare di se, ma sarebbe accaduto il contrario.

Famous||HerAfuOnde as histórias ganham vida. Descobre agora